Elyass86 ha scritto:
Finalmente te lo posso dire io....
Non è folle nè tantomeno mi sembra tale.Mi hai fatto riscoprire i veri motivi per cui amo la terra,le piante ,l'acqua che le bagna,l'aria che le sfiora.
Che tu fossi artista e che avessi una gran bella personalità...Di questo me ne ero già accorto.Ma di quanto,in modo diverso il nostro sentire sia affine...E' una stupenda sorpresa.E' bello leggerti e scoprire un pò alla volta il tuo carattere,è bello sdcorrere i post ed ammirare la poesia nelle tue parole e le ranocchie nel tuo giardino.
E' bello avere risposta ai miei mille dubbi....E alle mie mille domande.
Ora ti faccio una domanda che, fossi neui tuoi panni, mi darebbe tanto fastidio,...
ma io son cocciuto e te la faccio lo stesso.
Adesso che non ne hai più bisogno,ora che non devi più vendere la tua arte,senza che nessuno lo sappia,non sei in grado di riprendere inmano la matita e rivivere la tua istintualità?Forse azzardo ma secondo me è paura, paura di scoprire che anche se le cose son cambiate il tuo sentire è ancora lì pronto ad esplodere nella bellezza dei tuoi lavori.Sei un artista e dovrestio abbellire il mondo che ti circonda, nel modo che a te vien più consono.
Scusa se mi sono intromesso...torno alle domande più tecniche.Come hai realizzato quel muretto?secondo te potrei farlo anche io?vorrei realizzare una aiuoletta rialzata con delle pietre per metterci delle tappezzanti o ricadenti.
Grazie per aver risposto alle mie mille domande nè!Ah dimenticavo...Credo che sia bello "vivere"le infestanti come piante autoctone e come tali presenti di diritto...tanto più che sarebbe un peccato tirar via piante così belle....I
Solo l'arum, che anche qui è infestante lo odio....ne vengon su almeno venti/trenta piantine al giorno e pur volendo lasciarle....Non avrei spazio per metterci nemmeno una rosa!Bacio river.:love_4:
Bon, intanto ti dico una cosa, io sono poetica quanto irriverente, se ci fosse una domanda a cui non vorrei rispondere, te lo direi.
Niente di quel che mi hai chiesto è offensivo o invadente, semmai è interesse verso la mia persona, è questo è comunque un dono, energia che scorre da te a me.
Detto questo rispondo volentieri; non ho venduto le mie opere con questo intento, andavo in giro, magari senza giacca, ma mai senza una matita e un album da disegno, a volte, carta di giornale, carta da forno, del pane, qualsiasi supporto era idoneo, mi bastava avere le mie 4 matite, un carboncino ed una sanguigna.
E disegnavo, disegnavo, disegnavo, sul treno, aspettando il bus, ogni luogo andava bene. Poi, gli amici mi chiedevano mi fai il ritratto di questo? e di quest'altro? e così, lo facevo e nel farlo incappai in persone e personalità, che mi chiesero 'lavori' sempre più impegnativi, sotto paga.
Bè, io gli strumenti dovevo acquistarli e quindi accettai, ma dei tanti soldi arrivati, non ho conservato per me nemmeno 100 lire, perchè mi dava fastidio e non poco. Denaro in cambio di espressione di una vita, mi dava l'orticaria.
Poi, salii di livello, nel lavoro, e non mi accorgevo che facendolo, scendevo io nel cuore, nella purezza bella o brutta di ciò che ero e la fiamma si faceva sempre meno vera, sempre più indirizzata, guidata, programmata, disciplinata.Perdevo l'innocenzae la purezza. Quando si dice vendere l'anima al diavolo, secondo me, significa proprio questo, perdere sè stessi, in voce di qualcosa privo di senso, privo di spessore alcuno, asettico e sterile.
Potrei anche dirti che moltissime delle mie opere sono state valutate e non poco, e poi, rubate, soprattutto nel settore stilistico. Chisse ne frega, non aveva importanza alcuna, ma io sentii l'esilio del mio essere dal qualcosa di integro a qualcosa di corrotto.
Il mio giro di amici, di coloro che come me, vivevano e respirvano della loro stessa arte, lo avevo perso; non ero più io, il mio volto era cambiato, deturpato.
Quel tipo di fiamma si è spenta, o cova sotto, ma per il momento deve rimanere così, finchè io avrò una maschera mondana.
Rispondo alle domande tecniche, con una non tecnica, come tutto il resto e poco è distante da quanto dettoti poc'anzi.
L'ho fatto e basta, quello nel bunker armando con tavole di legno, immettendo dentro dei tondini di ferro in verticale e poi orizzontale a legare gli altri muri, e poi, grazie all'impastatrice ho riempito di cemento grasso.
Per quel che riguarda i muretti fatti di sole pietre e malta (acqua e argilla presente nel terreno), il modello è quello romano antico, pietra su pietra, unite da malta.
L'intento non è la perfezione, ma fare. Gli eventuali fallimenti non mi spaventano nè mi coinvolgono direttamente, così come i successi, tutto effimero, rimane il fare, questa è la fiamma e motore di tutto.
Il laghetto, non sapevo, ho chiesto un po' quì e poi, bando alle ciance ho cercato di seguire le dritte più sensate, ma dubito perfino che sia in bolla, sebbene a primo acchito ne fossi sicura.
Mi sono messa lì ed ho scavato, poi ho riempito il letto di sabbia, circondando di una prima fila di pietre, unite con la malta.
Poi ho sistemato un secondo anello di pietre e pietrone, riempiendo di terra argillosa e pesante e sabbia.
Posto lafoto dell'unica opera rimastami che ha conservato un mio amico, che aveva conservato un mio amico, che mi ha restituito suo padre, quando lui è morto.
E' il retro di una cornice a giorno, lavorata con una lametta da barba e matita per occhi, più fard, rossetto e illuminatore bianco.