• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

facciamo un po' di ordine?

lorenzino

Guru Giardinauta
Questa invece è un'ungherese:D:martello2

AndreaOsvartSanremo2008.jpg

ungherese??? a me sembra più slo...VACCA!
 
R

Riverviolet

Guest
domanda 3: io ho il nitrato di calcio in forma granulare che va interrato alla base... è lo stesso?
Prova a vedere se sulla confezione c'è scritto idrosolubile.
Anche la mia confezione presenta granuli ma sono piccolini.
Si sciolgono in acqua agitando e poi, si vaprizza il tutto direttamente sulle foglie.
Almeno, con le orchidee funziona e nemmeno poco.
 

gianfra

Guru Giardinauta
Bo!!!:confuso::confuso: ogni tanto sul forum arrivano le cantonate, scusate se le chiamo così anzi più che cantonate delle belle rintronate... della serie : 2mg della polverina di pimpirinpì +4 pizzichi della polv. di pimpirinpò e q.b. ( notabene il q.b. della polverina che un ce l'ho !!! ) ovvero che dare da mangiare alle rose???.
Della serie " se non comperi il piccolo chimico " non potrai mai sapere le carenze minerali del terreno.

Quindi benedette creature e craturi,sarà meglio l'omino bianco o il dasch ???

Pertanto pochi sofismi e prodotti più naturali possibile; ovvero per reintegrare di sali minerali il terreno si rischia di mineralizzarlo definitivamente ;

Tradotto : Troppi *****i non fanno mai bene...., ovvero poche cose, e le più naturali possibile.

P.S. mi sembra di essere in qualche vivaio sperimentale olandese.
 
Ultima modifica:

margherita 56

Aspirante Giardinauta
sono d' accordo, e ripeto, che qualche anno fa, la signora anna del vivaio " la campanella", mi aveva consigliato di non usare concimazioni azotate, ne' minerali, ma una buona concimazione con stallatico in autunno, usato come pacciamatura. basta.
in piu', aveva detto di evitare lo stallatico all' impianto, a scanso di bruciature alle radici..
ho sempre seguito i suoi consigli e devo dire la verita' che non ho avuto mai rose misere..
io metto solo , in piu' ,un pugno a spaglio , (attorno alla pianta, nn interrato)di nitrofosca , a marzo e giugno..
 
Ultima modifica:
S

scardan123

Guest
Concordo con gianfra, c'è anche la mania di smanazzare e tormentare le piante con continui trattamenti, del resto chi produce e vende trattamenti deve mangiare anche lui il suo panino la sera, quindi spinge sui consumatori (mediamente incapaci di distinguere una rosa da una melanzana) perché comprino.

SE POI per prova (malignamente) dici a un vivaista che non ne sai nulla e ti affidi ai suoi consigli, beh, hai una bella cartina tornasole dell'onestà del vivaista, vedrai cosa ti propone! Un tir di roba!

Il concime naturale migliore è probabilmente sparare a qualche umano rompiscatole e seppellirlo in giardino sotto le rose: gli elementi vengono ceduti al terreno piano piano e per molto tempo, arricchendolo. Però è illegale.

Molte piante meno si fa meglio è, anche a concimare si rischia infatti di sbagliare (periodo sbagliato, o dosi sbagliate).
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Ecco le informazioni che ho reperito in rete


BIOTRON S Biotron S, Cifo

AMMENDANTE

LEONARDITE UNGHERESE

Composizione (sulla sostanza secca):
Carbonio (C) organico di origine biologica
40%
Azoto (N) organico

1,3%
Sostanza organica totale

68%
Sostanza organica estraibile in % sulla sostanza organica totale
70%
Sostanza organica umificata in % sulla sostanza organica estraibile
93%
pH (in acqua - rapporto 1:2)
6,5-7,0

Perché usarlo:
È un prodotto naturale costituito da Leonardite, ovvero una sostanza organica umificata contenente una percentuale di acidi umici e fulvici davvero unica in natura. Estratto dai migliori giacimenti del continente europeo, è la soluzione ottimale per aumentare la fertilità del terreno delle piante coltivate in vaso, in giardino, nell’orto e nel prato. Inoltre rende più disponibile per le piante gli elementi nutritivi già presenti nel terreno, aumenta la capacità di assorbimento delle radici, favorisce lo sviluppo dei germogli consentendo così uno sviluppo più armonioso della pianta. Anche i fiori ne trarranno benefici mostrando una colorazione più vivace e intensa.

Quando usarlo:
Somministrarlo principalmente nel periodo primaverile ed autunnale, quando si eseguono le lavorazioni del terreno che precedono i trapianti e le semine o al momento dei rinvasi e alla preparazione dei terricci.

Come usarlo:
Distribuirlo sul terreno, interrandolo leggermente per rendere più immediata ed uniforme la sua azione, alle seguenti dosi:
Alberi ornamentali e da frutto: 250-500 g per pianta, distribuiti nella zona di suolo occupata dalla proiezione della chioma.
Arbusti ornamentali (es. Forsizia, oleandro, ortensia): 150-250 g per pianta, distribuiti nella zona di suolo occupata dalla proiezione della chioma.
Siepi, Cespugli fioriti, Rosai: 100–200 g per m2.
Ortaggi e Fragole: 100-150 g per m2 (prima del trapianto).
Piante e Fiori in vaso: 15–30 g per vasi fino a Ø 30cm;
Prati: 50–100 g per m2.
Preparazione di terricci: miscelare 50–100 g di prodotto ogni 10 litri di terriccio.
Trapianti: prima della messa a dimora delle piante, distribuire nella buca 100-300 g a seconda della taglia della pianta

Altre informazioni.

Gli estratti umici sono i componenti della sostanza organica che contribuiscono fortemente alla fertilità del terreno, migliorandone la struttura chimico-fisica, rendendo soffici i suoli argillosi e più consistenti quelli sabbiosi. Le numerose funzioni degli estratti umici si svolgono sia a livello del suolo sia direttamente sul vegetale. Esse infatti tengono sotto controllo i processi di mineralizzazione ed impediscono accumuli di salinità, favoriscono i processi di assimilazione di tutti gli elementi nutritivi, lo sviluppo degli apparati radicali, la germinazione dei semi, l’accrescimento degli steli, germogli e foglie. Esplica anche funzione di protezione delle flore batteriche del suolo e delle piante verso accumuli eccessivi di fitofarmaci. Gli acidi umici e fulvici contenuti negli estratti umici, sono dei complessi di molecole che si sono formate attraverso i processi di degradazione della sostanza organica presente nel suolo. Gli acidi umici sono costituiti da macro molecole ad alto peso molecolare con grande capacità di ristrutturare i suoli e mantenere alta la loro capacità di scambio; gli acidi fulvici sono costituiti da molecole più piccole con la capacità di rendere più disponibili gli elementi nutritivi. Consente di ottenere produzioni di migliore qualità, più abbondanti, buona conservabilità dei frutti, maggior robustezza delle piante, maggiore resistenza alle malattie

La leonardite è di origine organica, trattandosi di vegetali che nel corso delle ere si sono fossilizzati, come la torba e la lignite (per età geologica sta a metà tra le due), scoperta negli anni '40 nel Nord Dakota. Si presenta come polvere o scaglie nere. Ad es. quella della CIFO (si chiama Biotron) contiene il 93% di sostanza organica umificata (= trasformaz. sost. organica in humus), con un 40% di carbonio organico e un già significativo 1,3% di azoto organico (dunque concima), il pH è acido (4,1). Inoltre è ricca di acidi humici e fulvici, i quali si combinano con le particelle del terreno per formare complessi colloidali dai quali dipende molto la fertilità del terreno medesimo


Cito Echinodourus "La leonardite, che è il prodotto finale di processi di umificazione durati 70 milioni di anni, è importante soprattutto per l'elevatissima percentuale di acidi umici, fulvici e umine che contiene. E' la materia organica che ne contiene di più in assoluto ( dal 40 al 80%), molto di più del letame(5-15%), del compost(2-5%) , della torba nera(10-40%) ecc...Per cui non è un fertilizzante, ma un ottimo ammendante che apporta al terreno sia benefici chimichi (es:regolazione del ph del suolo;funzione chelante per ioni metallici, per cui rendere disponobile il ferro anche in condizioni alcaline; evitare il dilavamento di N,P,K, ridurre la presenza di sostanze tossiche ecc..) .Benefici fisici sulla struttura del suolo, migliorando sia i suoli argillosi che quelli sabbiosi e presenta anche tante altre proprietà, non ultima quella di contenere auxina o di possedere sostanze capaci di stimolare la crescita delle piante con efficacia paragonabile all'auxina ( AIA- acido indolacetico)."


Ho deciso di provare ad usarla perchè mi è stata consigliata da Echinodourus e leggendo alcune discussioni del forum ho visto che molti, tempo addietro, ne erano rimasti soddisfatti.
Inoltre, non solo Echinodourus, ma anche altri esperti di substrati davano un giudizio positivo sul prodotto.

Il prodotto è abbastanza caro, un sacco da 5 chili costa 9 euro.
Contate che con 5 chili di prodotto io ci ho fatto tutte le rose (ormai quasi cinquanta) e la maggior parte delle piante "importanti" del mio giardino.

La mia è una sperimentazione. Vi dirò se ho notato dei benefici effettivi.

Bo!!!:confuso::confuso: ogni tanto sul forum arrivano le cantonate, scusate se le chiamo così anzi più che cantonate delle belle rintronate... della serie : 2mg della polverina di pimpirinpì +4 pizzichi della polv. di pimpirinpò e q.b. ( notabene il q.b. della polverina che un ce l'ho !!! ) ovvero che dare da mangiare alle rose???.
Della serie " se non comperi il piccolo chimico " non potrai mai sapere le carenze minerali del terreno.

Quindi benedette creature e craturi,sarà meglio l'omino bianco o il dasch ???

Pertanto pochi sofismi e prodotti più naturali possibile; ovvero per reintegrare di sali minerali il terreno si rischia di mineralizzarlo definitivamente ;

Tradotto : Troppi *****i non fanno mai bene...., ovvero poche cose, e le più naturali possibile.

P.S. mi sembra di essere in qualche vivaio sperimentale olandese.

Concordo con gianfra, c'è anche la mania di smanazzare e tormentare le piante con continui trattamenti, del resto chi produce e vende trattamenti deve mangiare anche lui il suo panino la sera, quindi spinge sui consumatori (mediamente incapaci di distinguere una rosa da una melanzana) perché comprino.

SE POI per prova (malignamente) dici a un vivaista che non ne sai nulla e ti affidi ai suoi consigli, beh, hai una bella cartina tornasole dell'onestà del vivaista, vedrai cosa ti propone! Un tir di roba!

Il concime naturale migliore è probabilmente sparare a qualche umano rompiscatole e seppellirlo in giardino sotto le rose: gli elementi vengono ceduti al terreno piano piano e per molto tempo, arricchendolo. Però è illegale.

Molte piante meno si fa meglio è, anche a concimare si rischia infatti di sbagliare (periodo sbagliato, o dosi sbagliate).


1) La leonardite non è un prodotto inorganico, bensì organico e molto naturale.
2) non è un concime e non si sostituisce ad esso, anche perchè contiene solo l'1,3% di azoto. E' semplicemente un ammendante.


Comunque il prodotto non è conosciuto da oggi, ma da parecchio, visto che se ne parla in discussioni di almeno due o tre anni fa, su questo forum e con giudizi abbastanza positivi da parte di persone competenti in materia. Inoltre per il giardinaggio hobbistico è venduto solo da un marchio, ma è usata anche in ambito professionale, sia la Leonardite, sia gli acidi umici da essa estratti.
http://www.tiller.it/it/catalogue/prodotti.asp?id_cat=13
http://www.biocropitalia.it/Humicrop acici umici da leonardite.htm
A questo proposito ho trovato questo documento interessante (tra l'altro della mia Università :D) http://www.personalweb.unito.it/gabriele.ricchiardi/Didattica/Chimica_in_rete/elaborati/07/umici/

Con questo io non voglio dire che sia una cosa indispensabile, anzi, certamente non lo è
. Questo però non significa che non possa essere utile e non dia dei vantaggi. Sicuramente non è il sale di Vanna Marchi, visto che esistono studi approfonditi in molte riviste specializzate in Europa e negli Stati Uniti.
Io la sto sperimentando, non so se funzionerà, ma prima di giudicare aspetto di vedere i risultati. Magari in autunno sarò qui a dirvi che non serve a nulla. Però almeno ho provato e non ho dato giudizi a priori.

PS: Ippolito Pizzetti dice che in Inghilterra per far venire bene le rose si usava interrare il cavallo morto e che questo dava ottimi risultati.
Purtroppo non possiedo cavalli, nè morti, né vivi. Però dove attualmente ci sono le mie rose mi pare che mio padre abbia seppellito diversi piccoli animaletti domestici (coniglio, criceto, cavia peruviana). Pensate possano bastare:lol:?
 
Ultima modifica:

artemy

Giardinauta Senior
Ciao a tutti!!! :hands13:
Cavolo...leggendo questa discussione..mi sono resa conto che forse ho toppato :confuso:!!! Si insomma non vorrei aver dato troppo concime.....

io ho messo sia per le rose in vaso che quelle in terra:

il concime della compo con guano ne ho messo 40 g come indicato per ogni rosa.
poi ho messo anche un po di concime bayfolan in granuli della bayer intorno al terreno.
infine ho messo sempre intorno al terreno dello stallatico sfarinato.
poi ho coperto il tutto con un po di terriccio nuovo
poi ho messo un po di corteccia per le infestanti.

mi sa che è troppo?? e ora cosa succederà??? ho notato che alcune foglie sono diventate giallino sbiadito....oddio...le sto facendo morire??? :eek:
 
Alto