A
ambapa
Guest
Ciao... non ho letto nemmeno la metà di quello che avete scritto e perciò voglio scusarmi già da ora se per caso ripeterò cose già dette. Di solito non mi comporto così, ma.... permettetemi di esprimere un mio pensiero... più avanti con calma vi leggerò tutti.
Io noto sempre più spesso l'assoluta incapacità da parte di molti di affrontare le divergenze, le arrabbiature e i litigi che ci possono essere (ed è normale che ci siano) con gli altri. Quando c'è un atrito spesso non c'è la capacità di discuterne con relativa calma e in maniera costruttiva: o si seppelisce la questione o la si affronta troppo di petto.... in ogni caso senza risolverla e senza essersi spiegati a vicenda. In entrambi i casi si serbano dei rancori, magari per lungo tempo...
Forse potrebbe essere una delle cause... voi cosa ne pensate?
Proprio così Upendo. Era su questo che mi interessava riflettere. Stiamo diventando sempre più incapaci di ricomporre i dissidi in maniera civile, di rapportarci con l'altro ammettendo che anche l'altro possa avere le sue ragioni, altrettanto valide delle nostre. E sai perchè? Perchè è invalso un modello di pensiero secondo il quale non solo è debole chi sopporta, chi vuole parlare e capire, ma è addirittura un fesso, un perdente, un cretino. Chi invece sbraita, urla, insulta, brandisce la clava o peggio, è visto sempre più come un vincente, uno tosto, uno con le pa**e che non si fa sottomettere da nessuno! Sono questi gli atteggiamenti che vanno condannati, sempre e comunque, fin dalla più tenera età. Invece che succede? Si tollerano prepotenze di ogni sorta e anzi...sono addirittura oggetto di ammirazione, più o meno palesata.