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Maestro Giardinauta
importanza della luce
Le unità di misura di riferimento
Definisce il contenuto energetico della luce tra 400 e 700 nm quindi il tipo di luce di cui la pianta ha bisogno per sostenere la fotosintesi clorofilliana si misura in Watt per m2 (W/m2)
Non sono un valore fisso ma possono variare a seconda delle dimensioni della lampada, del tipo di lampada e della distanza dalle piante, ecc.
E’ la quantità di radiazione PAR ovvero il flusso di fotoni fotosintetici (μmol/s) e misura il numero totale di fotoni rilasciati da una sorgente luminosa in un secondo e sono un valore fisso legato al tipo di lampada
PPFD
E’ la quantità di PAR ovvero la densità del flusso di fotoni fotosintetici che colpisce l’area di coltivazione (μmol/s/m2) e misura la densità dei fotoni che cadono su una particolare superficie di coltivazione. E’ quello più importante per la valutazione della lampada per le nostre piante ed è suscettibile a molti fattori quali la forma della lampada, la distanza della pianta dalla fonte luminosa, l’angolo di emissione luminosa della lampada per citare i più importanti, sono quindi dei valori variabili.
Un valore elevato in termini di PPFD non garantisce però che la pianta cresca in maniera ottimale perchè le misurazioni infatti non sono accurate, questo perché non offrono informazioni sulla intensità relativa di specifiche lunghezze d’onda. E’ di conseguenza molto valido anche il controllo dello spettro ottimale di coltivazione, nel quale sono indicati gli effetti della qualità e della quantità di illuminazione sulla fotosintesi. Quindi il fatto che una lampada offra delle alte prestazioni in termini di PPFD non significa necessariamente che le piante cresceranno in maniera ottimale
Le misurazioni che avvengono a una distanza minima dalla lampada non sono significative. È perciò essenziale misurare il valore del PPFD al livello dell’area di coltivazione in punti differenti e calcolarne una media, così da poter valutare in maniera affidabile se la lampada è sufficientemente efficiente.
Il fotone fotosintetico è una singola particella di luce e può assumere una varietà di lunghezze d'onda.
PPFD risultano molto più validi ai fini pratici di utilizzo della lampada. Possiamo immaginare il comportamento dei fotoni fotosintetici come se fossero goccioline di acqua nei vari colori dello spettro. Il livello istantaneo luminoso in μmol/s/m2 è il numero di goccioline raccolte in un metro quadro di superficie al secondo. Allo stesso modo però possiamo considerare il numero di goccioline totali che cadono in un giorno misurando alla sera il livello di acqua chiamandolo l'integrale giornaliero della luce in μmol/mq/giorno, il che ci porta ad una altra unità di misura
che è il
DLI che è la LUCE INTEGRATA GIORNALIERA che definisce la quantità di fotoni che colpiscono un’area di 1mq in 24h
Nell'ambito dell'illuminazione delle nostte orchidee oltre alle caratteristiche viste precedentemente è molto importante prendere in considerazione anche una delle più importanti proprietà di ogni sorgente luminosa che è sicuramente il suo indice di Resa Cromatica.
L'indice di resa cromatica è un valore numerico che indica la capacità di una sorgente luminosa di restituire le tonalità cromatiche e i colori degli oggetti illuminati in maniera più realistica possibile. Semplicemente: questo indice analizza in che modo appaiono i colori posti sotto una qualsiasi sorgente luminosa.
L'indice di resa cromatica viene indicata con l'acronimo CRI (Color Rendering Index) varia su una scala da 0 a 100, dove 0 è il valore minimo e 100 è il valore massimo, ovvero la resa cromatica della luce naturale del Sole.
Direi di fermarsi qui nella descrizione dei vari parametri per evitare di entrare in un vero e proprio studio di illuminotecnica che non è lo scopo di questa discussione e direi valido soprattutto per i tecnici.
Prendiamo ad esempio una lampada grow leggendo le caratteristiche che il produttore indica
+ Valori espressi in PPFD alle diverse altezze
+ Luce bianca 4000K
+ CRI >= 90 quindi elevato
+ Angolo di incidenza luminosa di 60° - 120° per avere i migliori PPFD
+ Composizione dei Led nella lampada (quantità, colore, lunghezza d’onda)
+ Le ore di illuminamento necessario per la varie situazioni di coltivazione
Non ultimo e molto importante lo spettro della luce per accertarsi che sia a spettro completo grossomodo come questi esempi
ultimo ma importante è anche la potenza reale (per evitare salassi non previsti in bolletta)
Le unità di misura di riferimento
PAR
PAR è un acronimo che sta per (Photosyntetically Active Radiation) in italiano (Radiazione Fotosinteticamente Attiva).Definisce il contenuto energetico della luce tra 400 e 700 nm quindi il tipo di luce di cui la pianta ha bisogno per sostenere la fotosintesi clorofilliana si misura in Watt per m2 (W/m2)
Non sono un valore fisso ma possono variare a seconda delle dimensioni della lampada, del tipo di lampada e della distanza dalle piante, ecc.
PPF - PPFD
PPFE’ la quantità di radiazione PAR ovvero il flusso di fotoni fotosintetici (μmol/s) e misura il numero totale di fotoni rilasciati da una sorgente luminosa in un secondo e sono un valore fisso legato al tipo di lampada
PPFD
E’ la quantità di PAR ovvero la densità del flusso di fotoni fotosintetici che colpisce l’area di coltivazione (μmol/s/m2) e misura la densità dei fotoni che cadono su una particolare superficie di coltivazione. E’ quello più importante per la valutazione della lampada per le nostre piante ed è suscettibile a molti fattori quali la forma della lampada, la distanza della pianta dalla fonte luminosa, l’angolo di emissione luminosa della lampada per citare i più importanti, sono quindi dei valori variabili.
Un valore elevato in termini di PPFD non garantisce però che la pianta cresca in maniera ottimale perchè le misurazioni infatti non sono accurate, questo perché non offrono informazioni sulla intensità relativa di specifiche lunghezze d’onda. E’ di conseguenza molto valido anche il controllo dello spettro ottimale di coltivazione, nel quale sono indicati gli effetti della qualità e della quantità di illuminazione sulla fotosintesi. Quindi il fatto che una lampada offra delle alte prestazioni in termini di PPFD non significa necessariamente che le piante cresceranno in maniera ottimale
Le misurazioni che avvengono a una distanza minima dalla lampada non sono significative. È perciò essenziale misurare il valore del PPFD al livello dell’area di coltivazione in punti differenti e calcolarne una media, così da poter valutare in maniera affidabile se la lampada è sufficientemente efficiente.
Il fotone fotosintetico è una singola particella di luce e può assumere una varietà di lunghezze d'onda.
PAR vs PPFD
PAR e PPFD e possono sembrare quasi analoghi ai fini della illuminazione delle nostre orchideema in effetti i
PPFD risultano molto più validi ai fini pratici di utilizzo della lampada. Possiamo immaginare il comportamento dei fotoni fotosintetici come se fossero goccioline di acqua nei vari colori dello spettro. Il livello istantaneo luminoso in μmol/s/m2 è il numero di goccioline raccolte in un metro quadro di superficie al secondo. Allo stesso modo però possiamo considerare il numero di goccioline totali che cadono in un giorno misurando alla sera il livello di acqua chiamandolo l'integrale giornaliero della luce in μmol/mq/giorno, il che ci porta ad una altra unità di misura
che è il
DLI che è la LUCE INTEGRATA GIORNALIERA che definisce la quantità di fotoni che colpiscono un’area di 1mq in 24h
CRI - indice di Resa Cromatica
Una illuminazione deve essere adatta e funzionale al fine di esaltare senza alterazioni l'estetica di ogni parte della pianta per valorizzarla al meglio.Nell'ambito dell'illuminazione delle nostte orchidee oltre alle caratteristiche viste precedentemente è molto importante prendere in considerazione anche una delle più importanti proprietà di ogni sorgente luminosa che è sicuramente il suo indice di Resa Cromatica.
L'indice di resa cromatica è un valore numerico che indica la capacità di una sorgente luminosa di restituire le tonalità cromatiche e i colori degli oggetti illuminati in maniera più realistica possibile. Semplicemente: questo indice analizza in che modo appaiono i colori posti sotto una qualsiasi sorgente luminosa.
L'indice di resa cromatica viene indicata con l'acronimo CRI (Color Rendering Index) varia su una scala da 0 a 100, dove 0 è il valore minimo e 100 è il valore massimo, ovvero la resa cromatica della luce naturale del Sole.
Direi di fermarsi qui nella descrizione dei vari parametri per evitare di entrare in un vero e proprio studio di illuminotecnica che non è lo scopo di questa discussione e direi valido soprattutto per i tecnici.
QUALI SONO I PARAMETRI CHE DEVO GUARDARE
PER UNA BUONA LAMPADA PER LE MIE ORCHIDEE
Quando comperiamo una lampada per le nostre piante non fermiamoci al prezzo ma si devono anche analizzare le caratteristiche fotosintetiche della lampada.PER UNA BUONA LAMPADA PER LE MIE ORCHIDEE
Prendiamo ad esempio una lampada grow leggendo le caratteristiche che il produttore indica
+ Valori espressi in PPFD alle diverse altezze
+ Luce bianca 4000K
+ CRI >= 90 quindi elevato
+ Angolo di incidenza luminosa di 60° - 120° per avere i migliori PPFD
+ Composizione dei Led nella lampada (quantità, colore, lunghezza d’onda)
+ Le ore di illuminamento necessario per la varie situazioni di coltivazione
Non ultimo e molto importante lo spettro della luce per accertarsi che sia a spettro completo grossomodo come questi esempi
ultimo ma importante è anche la potenza reale (per evitare salassi non previsti in bolletta)
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