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Eccesso di luce artificiale. Capita solo a me?

algenor

Aspirante Giardinauta
Torno (prometto non lo farò più) sull'argomento luce artificiale.
Il problema è sempre il medesimo, ossia, seguendo le linee guida relativa alla necessità di luce necessaria alle varie piante, queste restituiscono segni da eccesso di esposizione.
Ho girovagato un po' anche su siti e blog americani ma in nessuno trovo informazioni circa la minore intensità di luce che le orchidee devono ricevere se sottoposte a luce artificiale.
Nonostante una precedente esperienza negativa, luxometro alla mano, ho gradualmente aumentato le lampade fino a raggiungere i livelli di lux normalmente richiesti (per le mie intorno ai 15.000 )-
Risultato: le orchidee hanno cominciato a dare segni di affaticamento. Arrossamento, ingiallimento financo segni di scottatura.
Ho tenuto duro, pensando fosse il momento di transizione e che le piante dovessero semplicemente adattarsi ad una nuova situazione.
Quando ho visto che quasi tutte le piante pativano e che la bressocattleya (che richiede il triplo della luce rispetto quanta gliene somministro) stava fiorendo.... ho desistito e sono tornato alla vecchia impostazione che prevede livelli di luce che, da manuale sarebbero appena sufficienti a garantire la fotosintesi.
Ora, io mi chiedo, tra tutte le persone che coltivano con luce artificiale, che scrivono testi nei blog e nei forum, in tutto il mondo, possibile che questo capiti solo a me?
Qual è la vostra esperienza? Se illuminate con luci artificiali avete mai misurato i lux emessi? e con che risultati?
Ringrazio tutti per il contributo.

s
DSCN9079 - Copia.JPG
 

pNino

Maestro Giardinauta
Io ho cambria e phal sotto lampadina a risparmio energetico (13w luce bianca fredda,equivalente ad un 100watt), sono 2 orchidee che non richiedono troppe cure e sono abbastanza resistenti quindi non so se fanno testo, non ho misurato con luxmetro ma li le mie orchi crescono e fioriscono, e ti posso dire che anche con le foglie della cambria a 9cm dalla lampadina non ci sono scottature, le uniche scottature che ho avuto sono state sui fiori che sono cresciuti durante la giornata andando a toccare la lampadina.

edit: considerata l'ipotesi che il tuo luxmetro nn sia tarato correttamente?
 

DryMan

Guru Giardinauta
se i 15000 sono gradi kelvin ci credo siano affaticate sarebbero forse già troppo i normali 5600!
 

calma

Aspirante Giardinauta
Io non ho esperienza di luce artificiale ma posso dirti che a casa mia da anni fioriscono regolarmente delle phal ibride che ricevono circa 5000 Lux in estate (e quindi meno in inverno), quando sui vari siti anche le phal dovrebbero avere bisogno di molta più luce!!
 

algenor

Aspirante Giardinauta
Io non ho esperienza di luce artificiale ma posso dirti che a casa mia da anni fioriscono regolarmente delle phal ibride che ricevono circa 5000 Lux in estate (e quindi meno in inverno), quando sui vari siti anche le phal dovrebbero avere bisogno di molta più luce!!
Più o meno quello che sto notando. Cioè che la fioritura è possibile a circa metà della luce indicata in tutti i testi/siti.
grazie
 

biro46

Maestro Giardinauta
Se sono 15000 sono °Kelvin sono troppi, lampade da 6000-6500*K e da 3000°K in un adeguato mix sono più che sufficienti anche perchè oltre i 7000°K si entra negli ultravioletti che possono essere dannosi alle piante. Se sono lux sono comunque troppi, tieni presente una cosa importante che in natura c'è una alternanza di giorni luminosi e di giorni nuvolosi che possiamo interpretare in questo modo

Clipboard01.jpg
e le ore luce a livello massimo (come molte volte indicato sui testi) sono solo nelle ore centrali della giornata. Mentre noi diamo una luminosità costante per 12-13 ore giorno sempre a livello massimo.
Clipboard02.jpg

Nel tuo caso le piante avendo sempre molta luce, 15000 lux per 12-13 ore sono troppi e le tue piante sono sempre al lavoro, non entrano mai in un momento di stasi (riposo più o meno lungo) che si ottiene proprio con una riduzione delle ore luce e si stressano, inoltre scottature e arrossamenti sono un tipico segno di eccesso di luce come foglie eccessivamente verdi e eccessivamente grandi rispetto allo standard sono segni di poca luce. Allora devi sicuramente ridurre la quantità di lux che dai alle tue piante e stare molto attento al trinomio Umidità (sempre molto alta le mie zattere hanno una umidità che va dal 65% al 85% anche fuori dall'orchidario) - Bagnature (sopratutto in estate sempre parecchio vengono bagnate più volte al giorno ) - Temperatura (molte orchidee con temperature eccessivamente alte fermano l'attività ed entrano in stasi, per le phal ad esempio sopra i 32°C costanti fermano l'attività, se si bagna eccessivamente potrebbero avere dei problemi quindi umidità alta ma non eccedere con le bagnature).
Nel mio orchidario, che dovendo ristrutturare casa ho al momento smantellato, i lux andavano da 800-1000 in basso a 4000-5000 in alto per 12-13 ore giorno in estate e per 9-10 ore giorno in inverno e le piante stavano benissimo e fiorivano senza problemi proprio per il fatto che diamo una illuminazione costantemente alta per un lungo periodo ma come in tutte le cose non si deve eccedere e gestire correttamente tutto quanto serve perchè la luce è solo un fattore della coltivazione le altre sono umidità-bagnature-fertilizzazione ecc.
 
Ultima modifica:

biro46

Maestro Giardinauta
Poi per le vanda o per piante che hanno notoriamente necessità di molta luce se le tieni in orchidario, ci sono anche delle piccole vanda, la quantità di lux della letteratura può essere ridotta da 25 al 50% per le altre poi ridurre da 50% e anche di più rispetto a quanto normalmente citato nella letteratura
 

algenor

Aspirante Giardinauta
Ti ringrazio. molto esaustivo. A questo punto, basandomi sui livelli di lux che usavi con successo nel tuo terrario, credo di dover ulteriormente diminuire le lampade. Le terrò di scorta. Per il resto dei parametri direi che ci siamo , sopratutto in termini di UR che va dal 75 al 95%.
Quello di cui continuo a non capacitarmi è come mai tutti i testi, anche parlando di luce artificiale, riportino sempre i livelli di lux che sono necessari in natura e che , come come hai ben spiegato, si riferiscono a livelli di picco e non continuativi.
spero con questo chiarimento di aiutare chi come come me si trovasse alle prese di questo piccolo mistero.
grazie.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Come ha detto biro in natura l'illuminazione non è uniforme, ci sono nuvole e foglie che fanno ombra e tra l'altro mi pare di ricordare che le orchidee non vogliano molto sole diretto. Inoltre mattina e sera l'intensità luminosa è minore, cosa che invece non succede con le lampade accese per 10-12 ore al giorno. Io infatti nel mio piccolo terrario ho avrei dovuto usare quasi 80w di lampade e invece crescono rigogliose con meno della metà. Il mio consiglio piuttosto che fare calcoli su calcoli è diminuire gradualmente l'illuminazione e osservare la risposta delle piante.
Anche quelle in basso mostrano problemi o solo le più in alto? Nel caso potresti valutare anche delle luci accessorie a mezza altezza (poco invasive, magari negli angoli).
 

biro46

Maestro Giardinauta
Il wattaggio non dice molto quello che conta è l'emissione di lumen trasformati in lux tramite tabelle o rilevati direttamente. Potrei mettere 80 lampade da 1 watt e non ottenere niente o una lampada sola da 80 watt correttamente dimensionata nella forma ed ottenere ottimi risultati
 

algenor

Aspirante Giardinauta
Parodossalmente quelle in basso ricevono più luce di quelle in alto. la distanza dalla fonte di luce viene compensata dal fatto che più ci si allontana dai punti luce (singole lampade e non strisce continue) più i vari fasci tendono a sovrapporsi. Questo non si verifica in alto, dove la fonte è più vicina alle piante ma riceve luce da un unico fascio.
Ora ho ridotto le luci, ottenendo un'intensità più o meno uniforme intorno ai 5.000 lux. Le piante più sensibili ho cercato di metterle all'ombra delle altre.
grazie.
 

pioppoviola

Aspirante Giardinauta
Seguo con interesse le vostre discussioni, ho anch'io necessità di illuminare correttamente la mia piccola serra da appartamento e facendo ricerche ho scoperto l'esistenza di un dispositivo programmabile che simula la sequenza alba/tramonto, si imposta un orario di accensione e di spegnimento e una specie di potenziometro aumenta e poi diminuisce gradualmente l'illuminazione, seguendo quel diagramma che hai postato tu @biro46

All'atto pratico questa accortezza porta reali benefici? Oppure è solo una perdita di tempo e denaro? Me lo chiedo perché leggendo un po' in giro sul forum non ne ho mai sentito parlare
 

algenor

Aspirante Giardinauta
io utilizzo un normale timer da 5 euro. sinceramente credo che l'effetto alba tramonto sia più che altro scenografico.
Il problema più grosso sta nel riuscire a stabile il giusto rapporto tra irrigazione - illuminazione - umidità , dato che quella della temperatura non possiamo gestirlo.
se devi spendere su qualcosa io consiglio l'umidificatore. molto più del nebulizzatore che alla fine ho comprato e messo in soffitta perché non mi garantiva una copertura di tutta la superficie. ma quello è un problema di dimensione della serretta... quindi... spruzzino manuale!
 

biro46

Maestro Giardinauta
Ciao @pioppoviola, scusa se ti rispondo un po' in ritardo ma sono rientrato ora.

Luce: fare alba tramonto è più uno sfizio scenografico che una reale utilità, Considerando che in genere al di sotto di una certo valore di Lux le piante sono al buio (luce naturale siamo intorno ai 1500 LUX mentre con la artificiale si può stare tra i 500 e i 600 LUX) meglio se possibile differenziare i tempi di accensione in base alle orchidee che coltivi, cerco di spiegare con un esempio: nella mia serra che è una megagrowbox senza luce esterna ma solo con luce artificiale in base alle zone differenzio anche i tempi di illuminazione dove tengo le Vanda da circa 12-13 ore luce, dove tengo le Phalaenopsis non mi sono posto problemi queste anche con 20 ore luce vanno alla grande qui l'unico problema è la bolletta Enel, dove tengo le Cattleye (molto poche perchè non mi attirano più di tanto ma se te le regalano non le butti) vado con 10-11 ore luce perchè sono brevidiurne ovvero vanno a stelo con una diminuizione delle ore luce della giornata con in Bulbophyllum sto sulle 9 ore ovviamente questo puoi farlo se hai una zona abbastanza grande in modo che la luce di una zona non influenzi un'altra altrimenti medio mediare in modo da accontentare tutte ricorda che le piante entro certi limiti hanno una grande capacità di adattamento sopratutto per la luce. Per concludere senza spendere un capitale con dei classici timer meccanici con regolazione a 1/4 d'ora che trovi ovunque vanno bene

Umidità: In natura le orchidee fruiscono più della umidità ambientale che della pioggia sopratutto nei periodi "asciutti" dove di pioggia ve ne è davvero poca ma l'umidità sopratutto notturna e di prima mattinata (nebbie) è sempre buona e fruiscono inoltre della rugiada che normalmente si forma e anche di giorno vi è umidità di solito abbastanza oscillante. Un umidificatore a vapore freddo è molto importante per dare il giusto ambiente meglio se abbinato ad una centralina con cui puoi regolare l'umidità giorno/notte con una regolazione di massima e una percentuale di scostamento per la minima

Nebulizzatore: è anche lui un elemento importante sopratutto perchè ti svincola dal dover trovare chi ti bagna le piante quando per vari motivi non ci sei, Io adesso sono in pensione ma fino all'anno scorso per motivi di lavoro ero molte volte assente e se non avessi avuto un nebulizzatore avrei avuto grossi problemi. Il nebulizzatore se ben realizzato e studiato presenta due vantaggi: uno innegabile che in un ambiente di ridotte dimensioni ti bagna le piante, il secondo molto utile quando fa caldo con la nebulizzazione dell'acqua aiuta ad abbassare la temperatura interna alla vasca di 3-4°C e in abbinata all'umidificatore anche di più. Ovviamente deve essere un prodotto di qualità o se hai una buona manualità lo puoi realizzare direttamente tu prendendo i necessari oggetti e studiando la posizione degli ugelli in base alla dimensione della vasca sopratutto se ha uno sviluppo in altezza.

Ventilazione: chissà perchè questa viene sempre dimenticata ma è molto molto importante proprio perchè evita di avere delle stratificazioni di calore/umidità che normalmente in una vasca chiusa si ha è restando stagnante porta più danni che benefici alla pianta, la ventilazione è sempre raccomandata in tutte le casistiche di coltivazione di orchidee proprio per questo motivo (in natura vi è sempre della ventilazione). Questa la puoi ottenere o con ventole da PC o con piccoli ventilatori (meglio se funzionati a 12 volt che puoi posizionare all'interno della vasca. La ventilazione deve solo muovere l'aria interna della vasca non fare vento

Temperatura: Dipende da dove abiti e sopratutto dalla temperatura notturna invernale se si ferma il riscaldamento del locale, se resta sui 15/16°C e di giorno sale non ci sono grossi problemi, ma se di notte scende molto allora è opportuno che nel fondo della vasca rigorosamente in materiale inerte (lapillo, pomice, argilla espansa) anneghi un filo riscaldatore di quelli che si usano per i terrari e che fai funzionare solo di notte. Questo presenta oltre a vantaggio di riscaldare anche quello di far evaporare l'acqua in eccesso che è caduta nel substrato di fondo aiutando a mantenere una adeguata umidità. Per quella estiva il problema è la diminuizione ma sopra ti ho già spiegato un po' come fare
 
Ultima modifica:

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Ciao @pioppoviola, scusa se ti rispondo un po' in ritardo ma sono rientrato ora.

Luce: fare alba tramonto è più uno sfizio scenografico che una reale utilità, Considerando che in genere al di sotto di una certo valore di Lux le piante sono al buio (luce naturale siamo intorno ai 1500 LUX mentre con la artificiale si può stare tra i 500 e i 600 LUX) meglio se possibile differenziare i tempi di accensione in base alle orchidee che coltivi, cerco di spiegare con un esempio: nella mia serra che è una megagrowbox senza luce esterna ma solo con luce artificiale in base alle zone differenzio anche i tempi di illuminazione dove tengo le Vanda da circa 12-13 ore luce, dove tengo le Phalaenopsis non mi sono posto problemi queste anche con 20 ore luce vanno alla grande qui l'unico problema è la bolletta Enel, dove tengo le Cattleye (molto poche perchè non mi attirano più di tanto ma se te le regalano non le butti) vado con 10-11 ore luce perchè sono brevidiurne ovvero vanno a stelo con una diminuizione delle ore luce della giornata con in Bulbophyllum sto sulle 9 ore ovviamente questo puoi farlo se hai una zona abbastanza grande in modo che la luce di una zona non influenzi un'altra altrimenti medio mediare in modo da accontentare tutte ricorda che le piante entro certi limiti hanno una grande capacità di adattamento sopratutto per la luce. Per concludere senza spendere un capitale con dei classici timer meccanici con regolazione a 1/4 d'ora che trovi ovunque vanno bene

Umidità: In natura le orchidee fruiscono più della umidità ambientale che della pioggia sopratutto nei periodi "asciutti" dove di pioggia ve ne è davvero poca ma l'umidità sopratutto notturna e di prima mattinata (nebbie) è sempre buona e fruiscono inoltre della rugiada che normalmente si forma e anche di giorno vi è umidità di solito abbastanza oscillante. Un umidificatore a vapore freddo è molto importante per dare il giusto ambiente meglio se abbinato ad una centralina con cui puoi regolare l'umidità giorno/notte con una regolazione di massima e una percentuale di scostamento per la minima

Nebulizzatore: è anche lui un elemento importante sopratutto perchè ti svincola dal dover trovare chi ti bagna le piante quando per vari motivi non ci sei, Io adesso sono in pensione ma fino all'anno scorso per motivi di lavoro ero molte volte assente e se non avessi avuto un nebulizzatore avrei avuto grossi problemi. Il nebulizzatore se ben realizzato e studiato presenta due vantaggi: uno innegabile che in un ambiente di ridotte dimensioni ti bagna le piante, il secondo molto utile quando fa caldo con la nebulizzazione dell'acqua aiuta ad abbassare la temperatura interna alla vasca di 3-4°C e in abbinata all'umidificatore anche di più. Ovviamente deve essere un prodotto di qualità o se hai una buona manualità lo puoi realizzare direttamente tu prendendo i necessari oggetti e studiando la posizione degli ugelli in base alla dimensione della vasca sopratutto se ha uno sviluppo in altezza.

Ventilazione: chissà perchè questa viene sempre dimenticata ma è molto molto importante proprio perchè evita di avere delle stratificazioni di calore/umidità che normalmente in una vasca chiusa si ha è restando stagnante porta più danni che benefici alla pianta, la ventilazione è sempre raccomandata in tutte le casistiche di coltivazione di orchidee proprio per questo motivo (in natura vi è sempre della ventilazione). Questa la puoi ottenere o con ventole da PC o con piccoli ventilatori (meglio se funzionati a 12 volt che puoi posizionare all'interno della vasca. La ventilazione debe spolo muovere l'aria interna della vasca non fare vento

Temperatura: Dipende da dove abiti e sopratutto dalla temperatura notturna invernale se si ferma il riscaldamento del locale, se resta sui 15/16°C e di giorno sale non ci sono grossi problemi, ma se di notte scende molto allora è opportuno che nel fondo della vasca rigorosamente in materiale inerte (lapillo, pomice, argilla espansa) anneghi un filo riscaldatore di quelli che si usano per i terrari e che fai funzionare solo di notte. Questo presenta oltre a vantaggio di riscaldare anche quello di far evaporare l'acqua in eccesso che è caduta nel substrato di fondo aiutando a mantenere una adeguata umidità. Per quella estiva il problema è la diminuizione ma sopra ti ho già spiegato un po' come fare
report dettagliatissimo e molto chiaro.
 

algenor

Aspirante Giardinauta
Riprendo questo vecchio post, spero a beneficio di quanti coltivano con luce artificiale.
come più volte detto e motivato, i livelli di luce indicati nei testi, riportano i medesimi valori sia che si parli di luce artificiale che di luce naturale.
Mi sono piuttosto incaponito su questo tema, perché desideravo trovare almeno una fonte che suffragasse quella che è la mia seppur limitata esperienza personale.
ho consultato siti in italiano - spagnolo ed inglese e alla fine ne ho trovato uno di molto autorevole, per coltivatori che riporta i seguenti dati per luce artificiale:

Measuring Light
If you know how much light your various plants or orchids require, it is a good idea to test the light levels using a light meter such as the Hanna Instruments Lux Meter. Light is typically measured in lux meters or foot-candle measurements. These are not equivalent measures, but can be converted from one to the other. The conversion is provided at the end of this article. Plants thrive when they receive twelve hours of their needed light level:

Low light requirements
800-2100 lux (74-195 foot candles)

Moderate light requirements
2100-5400 lux (195-501 foot candles)

High light requirements
5400-10,800 lux (501-1003 foot candles)

Very high light requirements
more than 10,800 lux (more than 1003 foot candles)


Insomma per farla breve il suggerimento è di fornire un 10% della lce normalmente consigliato, livello che ho verificato garantire la fioritura e non bruciare le foglie. l'unico articolo su forse centinaia di consultati.
si può notare che per la piante a scarsa esigenza di luce si parte da 800 lux, che sono circa la metà di quanto si ritiene sia il minimo perchè avvenga la fotosintesi con luce naturale.
Un livello costante di luce in termini di durata ed intensità influirebbe sulle esigenze ben più di quanto si pensi.
spero sia utile a tanti che si lasciano scoraggiare dalle errate e generiche indicazioni di livelli di luce - dai 15.000 ai 50.000 lux - che sono, oltre che praticamente irraggiungibili se non piazzando una lampada tra le foglie di ogni pianta, estremamente dannosi.
un salto.
s
 

papekura

Aspirante Giardinauta
Ho letto e personalmente non mi convince. Le mie piante non vanno avanti con quei livelli di luce e da questi dati risulterebbe possibile far rifiorire cattleya sulla finestra del mio bagno, cosa che sfortunatamente non è. Inoltre tutte le serre sarebbero largamente sovra-illuminate, possibile? Quando invece le serre usano persino luci artificiali in aggiunta alla luce naturale, e non semplicemente per ragioni di fotoperiodo.
Nella mia esperienza personale, riferita quasi esclusivamente a phalaenopsis botaniche, non ho mai trovato dannosi 15mila lux. Anzi, con le giuste condizioni di temperatura e umidità sono la felicità delle piante.

In ogni modo potresti dare il link a questo articolo? Magari leggendo tutto la questione si chiarisce.
 

biro46

Maestro Giardinauta
Ciao @pioppoviola, scusa se ti rispondo un po' in ritardo ma sono rientrato ora.

Luce: fare alba tramonto è più uno sfizio scenografico che una reale utilità, Considerando che in genere al di sotto di una certo valore di Lux le piante sono al buio (luce naturale siamo intorno ai 1500 LUX mentre con la artificiale si può stare tra i 500 e i 600 LUX) meglio se possibile differenziare i tempi di accensione in base alle orchidee che coltivi, cerco di spiegare con un esempio: nella mia serra che è una megagrowbox senza luce esterna ma solo con luce artificiale in base alle zone differenzio anche i tempi di illuminazione dove tengo le Vanda da circa 12-13 ore luce, dove tengo le Phalaenopsis non mi sono posto problemi queste anche con 20 ore luce vanno alla grande qui l'unico problema è la bolletta Enel, dove tengo le Cattleye (molto poche perchè non mi attirano più di tanto ma se te le regalano non le butti) vado con 10-11 ore luce perchè sono brevidiurne ovvero vanno a stelo con una diminuizione delle ore luce della giornata con in Bulbophyllum sto sulle 9 ore ovviamente questo puoi farlo se hai una zona abbastanza grande in modo che la luce di una zona non influenzi un'altra altrimenti medio mediare in modo da accontentare tutte ricorda che le piante entro certi limiti hanno una grande capacità di adattamento sopratutto per la luce. Per concludere senza spendere un capitale con dei classici timer meccanici con regolazione a 1/4 d'ora che trovi ovunque vanno bene

Umidità: In natura le orchidee fruiscono più della umidità ambientale che della pioggia sopratutto nei periodi "asciutti" dove di pioggia ve ne è davvero poca ma l'umidità sopratutto notturna e di prima mattinata (nebbie) è sempre buona e fruiscono inoltre della rugiada che normalmente si forma e anche di giorno vi è umidità di solito abbastanza oscillante. Un umidificatore a vapore freddo è molto importante per dare il giusto ambiente meglio se abbinato ad una centralina con cui puoi regolare l'umidità giorno/notte con una regolazione di massima e una percentuale di scostamento per la minima

Nebulizzatore: è anche lui un elemento importante sopratutto perchè ti svincola dal dover trovare chi ti bagna le piante quando per vari motivi non ci sei, Io adesso sono in pensione ma fino all'anno scorso per motivi di lavoro ero molte volte assente e se non avessi avuto un nebulizzatore avrei avuto grossi problemi. Il nebulizzatore se ben realizzato e studiato presenta due vantaggi: uno innegabile che in un ambiente di ridotte dimensioni ti bagna le piante, il secondo molto utile quando fa caldo con la nebulizzazione dell'acqua aiuta ad abbassare la temperatura interna alla vasca di 3-4°C e in abbinata all'umidificatore anche di più. Ovviamente deve essere un prodotto di qualità o se hai una buona manualità lo puoi realizzare direttamente tu prendendo i necessari oggetti e studiando la posizione degli ugelli in base alla dimensione della vasca sopratutto se ha uno sviluppo in altezza.

Ventilazione: chissà perchè questa viene sempre dimenticata ma è molto molto importante proprio perchè evita di avere delle stratificazioni di calore/umidità che normalmente in una vasca chiusa si ha è restando stagnante porta più danni che benefici alla pianta, la ventilazione è sempre raccomandata in tutte le casistiche di coltivazione di orchidee proprio per questo motivo (in natura vi è sempre della ventilazione). Questa la puoi ottenere o con ventole da PC o con piccoli ventilatori (meglio se funzionati a 12 volt che puoi posizionare all'interno della vasca. La ventilazione deve solo muovere l'aria interna della vasca non fare vento

Temperatura: Dipende da dove abiti e sopratutto dalla temperatura notturna invernale se si ferma il riscaldamento del locale, se resta sui 15/16°C e di giorno sale non ci sono grossi problemi, ma se di notte scende molto allora è opportuno che nel fondo della vasca rigorosamente in materiale inerte (lapillo, pomice, argilla espansa) anneghi un filo riscaldatore di quelli che si usano per i terrari e che fai funzionare solo di notte. Questo presenta oltre a vantaggio di riscaldare anche quello di far evaporare l'acqua in eccesso che è caduta nel substrato di fondo aiutando a mantenere una adeguata umidità. Per quella estiva il problema è la diminuizione ma sopra ti ho già spiegato un po' come fare
Scusa @algenor ma nel mio commento che riporto mi sembra di avere scritto che già con 500-600 lux con piante che non hanno eccessiva necessità di luce tipo Paphiopedilum, Phalaenopsis e altre è più che sufficiente, e questo non lo dico perchè ho letto da qualche parte ma per esperienza diretta visto che da molti anni coltivo in inverno 400 e passa piante con sola luce artificiale e da qualche altra parte ho scritto che con meno della metà di quanto trovato normalmente in letteratura va bene anche per piante che hanno necessità di luce purchè si diano più ore di luce costante in modo continuativo. Con 10000 Lux fioriscono anche le Vanda.
 

algenor

Aspirante Giardinauta
https://www.gardenandgreenhouse.net...indoor-and-supplemental-lighting-for-orchids/

questo è il link completo.
Ho letto e personalmente non mi convince. Le mie piante non vanno avanti con quei livelli di luce e da questi dati risulterebbe possibile far rifiorire cattleya sulla finestra del mio bagno, cosa che sfortunatamente non è. Inoltre tutte le serre sarebbero largamente sovra-illuminate, possibile? Quando invece le serre usano persino luci artificiali in aggiunta alla luce naturale, e non semplicemente per ragioni di fotoperiodo.
Nella mia esperienza personale, riferita quasi esclusivamente a phalaenopsis botaniche, non ho mai trovato dannosi 15mila lux. Anzi, con le giuste condizioni di temperatura e umidità sono la felicità delle piante.

In ogni modo potresti dare il link a questo articolo? Magari leggendo tutto la questione si chiarisce.

attenzione. parliamo di luci artificiali. le cattleya che hanno un picco di luce naturale alla finestra pari a 10.000 lux non fioriscono ma le cattleya con luce artificiale costante a 10.000 lux fioriscono. a me è fiorita una bcattleya con 3/4oo0 lux.
 
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