importanza della luce
I colori dello spettro della luce ed i loro effetti sulla pianta
LUCE ULTRAVIOLETTA
e relative variazioni
La luce ultravioletta se ben dosata può essere utile alla pianta. I componenti che interessano sono gli UV-B e gli UV-A.
+ Gli
UV-B costituiscono il 5% della radiazione ultravioletta che raggiunge la Terra. Agiscono come regolatori della crescita, miglioramento del colore e del contenuto in pigmenti, del profumo, ecc. permettendo alla pianta di produrre sostanze quali polifenoli e antociani
+ Gli
UV-A presenti tutto l'anno rappresentano circa il 95% della radiazione ultravioletta che arriva sulla superficie terrestre. Assieme alla luce blu stimolano i Criptocromi anche se in modo meno efficace
+ Gli
UV-C fortunatamente non raggiungono la superficie terrestre in quanto sono invece dannosi sia per le piante che per le persone
Non tutte le lampade hanno gli UV-B e gli UV-A, dobbiamo tenere presente che se non ben dosati possono essere dannosi, inoltre il costo di lampade contenenti gli ultravioletti è elevato.
LUCE BLU
e relative variazioni
Con la luce blu la clorofilla sia A che B registrano il massimo assorbimento di luce, ideale per la fase vegetativa e per la fotosintesi, in particolare attorno ai 430 – 470 nm sono le punte di maggior assorbimento.
I recettori, oltre a quelli relativi alla clorofilla, che vengono attivati da questa luce sono:
+ i
Criptocromi con una punta intorno ai 450 nm che evitano l’allungamento dello stelo e della vegetazione per carenza di luce,
+ le
Fototropine che regolano il fototropismo della pianta ovvero la capacità di orientarsi al meglio in funzione della sorgente di luce oltre a regolare l’apertura e chiusura degli stomi
+ le
Cis-Zeaxantina carotenoidi associati alla regolazione dell’apertura e della chiusura degli stomi, inoltre aiutano le molecole di clorofilla ad assorbire la luce per la fotosintesi. Assorbono anche la luce in eccesso quando questa raggiunge livelli pericolosi
La luce blu agisce prevalentemente all’alba come un segnale che prepara le piante a condurre la fotosintesi
LUCE VERDE
e relative variazioni
Il cui picco utile sta intorno ai 530 nm.
Vero che le piante riflettono la luce verde (5-10% circa), ma importante è notare che la luce verde (in quantitativi inferiori al 50% della luce totale) promuove la fotosintesi per le foglie inferiori che ricevono meno luce sia blu che rossa.
Penetrando più in profondità nelle cellule delle foglie viene utilizzata in modo più efficiente rispetto alla luce blu e rossa nel promuovere la fissazione della CO2 sulla pagina inferiore delle foglie.
Tiene ancora attivi i
Criptocromi e soprattutto le
Cis-zeaxantine per inibire eventuali effetti eccessivi della luce blu. Quindi la luce verde continua ad aiutare alla regolazione del corretto sviluppo della pianta.
LUCE GIALLA
e relative variazioni
La luce gialla viene assorbita dalle foglie della pianta, ma non è utilizzata direttamente ai fini della fotosintesi.
Praticamente i fotoni gialli “rimbalzo” all’interno delle foglie e perdono energia sotto forma di calore fino a diventare fotoni rossi che la pianta può assorbire.
La luce gialla risulta quindi utile nel portare le foglie alla loro temperatura metabolica ideale quando la temperatura dell’aria non sia sufficiente al metabolismo della pianta e partecipa successivamente con la trasformazione in fotoni rossi alla fotosintesi clorofilliana
LUCE ARANCIO
e relative variazioni
La luce arancio partecipa alla fotosintesi clorofilliana con un miglior assorbimento della clorofilla b e alla fotomorfogenesi grazie alla prima attivazione di fotorecettori che regolano la crescita e lo sviluppo delle piante quali i
fitocromi ed attiva la segnalazione ormonale
LUCE ROSSA
e relative variazioni
La luce rossa è più facilmente assorbibile e risulta più efficiente rispetto alla luce blu per la fotosintesi. Si ha ancora un picco di assorbimento della clorofilla di tipo a e di tipo b.
Si ha una maggiore attivazione dei
Fitocromi fotorecettori che regolano la risposta della pianta alla luce rossa come ad esempio la germinazione, l'induzione fotoperiodica alla fioritura, la senescenza fogliare e la perdita delle foglie, la fruttificazione.
La luce rossa come si vede è forse la più importante per la nostra pianta ma senza l’aggiunta di luce rosso cupo (rosso lontano) e blu la crescita della pianta sarebbe stentata, mentre assieme alla luce blu e rosso cupo alza il tasso di fotosintesi ottenendo di conseguenza un miglior accumulo di risorse per una crescita vegetativa importante che in seguito consentirà una fioritura rigogliosa.
LUCE ROSSA SCURO
(rosso lontano) e relative variazioni
Aumenta il tasso di fotosintesi dopo che i
cloroplasti sono stati esposti alla luce rosso intenso (680 nm).
Attiva maggiormente i
Fitocromi aumentando quindi la possibile formazione di fiori e la fruttificazione.
In generale si può dire che le piante associano lo spettro rosso scuro all’ombra profonda (che equivale per la pianta al rischio di morte per effetto di un ambiente troppo ombreggiato), questo potrebbe causare una possibile accelerazione della fioritura, una velocizzazione delle riproduzione per la trasmissione genetica della specie facendo in alcuni casi anche una maggior produzione di fiori.
(Molte volte per le
Phalaenopsis consiglio di metterle per un paio di settimane in un ambiente poco luminoso e con temperature notturne intorno ai 16°C per forzare la fioritura)
Considerazioni
Da quanto visto quindi uno spettro che contenga tutti i colori detti nella descrizione (spettro completo) soprattutto nei blu, verdi (dato anche dal led bianchi), rosso e rosso cupo in una adeguato mix e che rispetti le due punte precedentemente viste per una corretta fotosintesi clorofilliana è certamente lo spettro ideale per la coltivazione delle nostre orchidee.
Conoscere quindi la correlazione fra le varie lunghezze d’onda e le risposte metaboliche, permette al coltivatore due cose importanti:
+ di influenzare le caratteristiche di una pianta; come la biomassa, la forma, i valori nutrizionali, il gusto, e la tempistica di fioritura è una cosa importante da sapere al fine di migliorare la coltivazione.
+ di poter verificare se lo spettro che i venditori propongono risponde alle necessarie caratteristiche (purtroppo non sempre c’è nella descrizione delle lampade e molte volte fanno vedere uno spettro che non è quello reale)
Le piante coltivate in uno spettro completo tendono ad avere foglie più spesse, maggiore fotosintesi e inferiore invecchiamento biologico.