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dubbio su testamento

ironbee

Guru Giardinauta
Apro questa discussione qui e non nella sezione dei problemi legali perché non riguarda strettamente l'argomento di questo forum.

Quando si scrive un testamento si fa riferimento alla situazione di patrimonio e di eredi del momento (salvo inserire clausole condizionate, ma lasciamole perdere).
Al momento della morte però la situazione potrebbe essere diversa:
- alcuni beni potrebbero non più essere nella disponibilità del de cuius
- alcuni legatari potrebbero essere morti
- a causa di morti/nascite/matrimoni gli eredi potrebbero essere cambiati
Se non ricordo male la nascita di un figlio invalida completamente i testamenti precedenti, ma negli altri casi cosa succede? Il testamento rimane valido per le parti che sono ancora applicabili?
 

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Master Florello
.

Quando si scrive un testamento si fa riferimento alla situazione di patrimonio e di eredi del momento (salvo inserire clausole condizionate, ma lasciamole perdere).
Al momento della morte però la situazione potrebbe essere diversa:
- alcuni beni potrebbero non più essere nella disponibilità del de cuius, in caso di alienazione regolare non ci sono più e basta. in caso di donazione, gli esclusi possono impugnare la donazione

- alcuni legatari potrebbero essere morti - entrano nell'asse ereditario i discendenti/ascendenti in vita (muore fratello ereditano i figli)
- a causa di morti/nascite/matrimoni gli eredi potrebbero essere cambiati questo solo nel caso della legittima, in caso di testamento vale quanto sopra

Se non ricordo male la nascita di un figlio invalida completamente i testamenti precedenti, ma negli altri casi cosa succede? Il testamento rimane valido per le parti che sono ancora applicabili? La nascita di un figlio modifica la parte di legittima, non invalida il testamento.
Poi chiariamo chi sono gli eredi del de cuius, se ha figli e/o moglie, in questo caso bisogna sempre considerare la parte di legittima.
Se il de non ha figli e non fa testamento, entrano in successione, fratelli, sorelle genitori, nipoti cugini, vicini e lontani
Se fa testamento si becca tutto il legatario.

Ti è utile?
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
.

Quando si scrive un testamento si fa riferimento alla situazione di patrimonio e di eredi del momento (salvo inserire clausole condizionate, ma lasciamole perdere).
Al momento della morte però la situazione potrebbe essere diversa:
- alcuni beni potrebbero non più essere nella disponibilità del de cuius, in caso di alienazione regolare non ci sono più e basta. in caso di donazione, gli esclusi possono impugnare la donazione

- alcuni legatari potrebbero essere morti - entrano nell'asse ereditario i discendenti/ascendenti in vita (muore fratello ereditano i figli)
- a causa di morti/nascite/matrimoni gli eredi potrebbero essere cambiati questo solo nel caso della legittima, in caso di testamento vale quanto sopra

Se non ricordo male la nascita di un figlio invalida completamente i testamenti precedenti, ma negli altri casi cosa succede? Il testamento rimane valido per le parti che sono ancora applicabili? La nascita di un figlio modifica la parte di legittima, non invalida il testamento.
Poi chiariamo chi sono gli eredi del de cuius, se ha figli e/o moglie, in questo caso bisogna sempre considerare la parte di legittima.
Se il de non ha figli e non fa testamento, entrano in successione, fratelli, sorelle genitori, nipoti cugini, vicini e lontani
Se fa testamento si becca tutto il legatario.

Ti è utile?
mi pare di ricordare che in caso di donazione, se dopo l'apertura del testamento, gli eventuali eredi possono impugnare il testamento e relativa donazione ma solo per quel che riguarda la loro eventuale spettanza "legittima" e non per tutto "l'ammontare di tale donazione"
mentre niente è dovuto se la donazione o vendita di beni e avvenuta con il testatore ancora in vita ( ovvero anche se da qualche parte esiste già un testamento stilato, sempre che tale testatore non fosse stato dichiarato "incapace d'intendere e volere" prima, o al momento, di tali operazioni).
 
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Master Florello
mi pare di ricordare che in caso di donazione, se dopo l'apertura del testamento, gli eventuali eredi possono impugnare il testamento e relativa donazione ma solo per quel che riguarda la loro eventuale spettanza "legittima" e non per tutto "l'ammontare di tale donazione"
mentre niente è dovuto se la donazione o vendita di beni e avvenuta con il testatore ancora in vita ( ovvero anche se da qualche parte esiste già un testamento stilato, sempre che tale testatore non fosse stato dichiarato "incapace d'intendere e volere" prima, o al momento, di tali operazioni).


la donazione può essere impugnata per l'intero ammontare se ha leso il diritto di erede, poi viene messo nell'asse ereditario e va suddiviso secondo le quote parte di legittima. Se doni un appartamento al fratello, la sorella può impugnare la donazione e chiedere la sua quota, se doni a caio chiedi la restituzione e viene suddiviso tra gli eredi legittimi. Donare non dipende dalla capacità o meno, può essere impugnato perchè si considera falsa vendita senza pagare tasse, logico che la donazione viene fatta quando il testatatore è ancora in vita, La vendita non è impugnabile, fatto salvo che non avvenga tre gg prima dalla morte e a discapito di un erede legittimo, comunque in questo caso ci sarebbero i soldi da lasciare
 

ironbee

Guru Giardinauta
Forse il mio dubbio è stato mal posto, provo a spiegarmi meglio.
Il mio dubbio riguarda il momento dell'individuazione dei soggetti beneficiari del testamento. Se con il testamento vengono lesi i diritti degli eredi legittimi, è un passo successivo.
Il mio dubbio è che se nel testamento scrivo "Lascio la mia casa a Matteo Renzi", supponendo che lo posso fare perché non ho eredi legittimi oppure ho altri beni sufficienti a soddisfare i loro diritti, se Matteo Renzi muore prima di me e non modifico il mio testamento, la mia casa va ai miei eredi o agli eredi di Matteo Renzi?
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Forse il mio dubbio è stato mal posto, provo a spiegarmi meglio.
Il mio dubbio riguarda il momento dell'individuazione dei soggetti beneficiari del testamento. Se con il testamento vengono lesi i diritti degli eredi legittimi, è un passo successivo.
Il mio dubbio è che se nel testamento scrivo "Lascio la mia casa a Matteo Renzi", supponendo che lo posso fare perché non ho eredi legittimi oppure ho altri beni sufficienti a soddisfare i loro diritti, se Matteo Renzi muore prima di me e non modifico il mio testamento, la mia casa va ai miei eredi o agli eredi di Matteo Renzi?
se lo lasci nel "pieno delle tue facoltà" ovvero in vita e sano di mente.......tuttalpiù entro venti anni e /o il beneplacido connsuale e/o accettazione dei tuoi eventuaki eredi
e/o non hai eredi legittimi sino (se non mi sbaglio) al "settimo grado" lo puoi lacsiare al Matteo
se da "qualche parte" hai eredi legittimi (più di uno) a loro spettano i due terzi delle tue proprietà (asse ereditario) impugnabile e/o risarcibile in parti di spettanza legittima
Chiaro che i discendenti (di "sangue") più stretti (figli e fratelli non moglie) possono impugnare il testamento MA DUE /TERZI vanno ai "legittimi" disivo e/a quote ed in parti uguli per tutti gli eredi..... ma genericamente e senza indicazioni ed impugnato il testamento ento 20anni due terzi ai legittimi eredi e un terzo al "testatore".
se tale donazione o altro riguarda il Matteo...........se nel frattenpo ecc ecc tale eredità/donazione va ripartita (sempre se non esiste eventuale ricorso o da altre nota entro 20anni

(puoi sempre e comunque rilevarle con "esborso in denaro e per" l'equivalente "
 

ironbee

Guru Giardinauta
Quindi, ricapitolando, non avendo io figli, se l'ipotetico Matteo muore prima di me, la mia casa va ai miei nipoti o eventualmente ai miei cugini, giusto?
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ok, grazie.
Quindi, per evitare dubbi, sarebbe meglio inserire una clausola in cui si nomina un secondo legatario in caso di morte del primo?
 
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