Gaspe
Aspirante Giardinauta
Io ho un mio piccolo pensiero che non riguarda il royal blue in se ma il 90/10 in generale.Un piccolo aggiornamento. Questo autunno ho arieggiato il prato. Sebbene ancora molto giovane ho dovuto procedere con tale operazione in quanto, durante un tentativo di abbassamento dell'altezza di taglio da 7 a 5 cm a inizio ripresa vegetativa, il tagliaerba tirava fuori un sacco di erba secca che ingolfava la calotta del tosaerba mulching. Ho quindi deciso per la pulizia con un arieggiatore a molle cercando di essere il meno invasivo possibile. Ho rimosso parecchia erba morta e non solo, ora il prato è meno fitto di prima e gli effetti si vedono in quanto è rimasto spazio per le infestanti che sono puntualmente arrivate. Spero poi che il futuro accestimento primaverile migliorerà la situazione. Ho notato che in diversi punti l'erba viene via facilmente quindi le radici sono poco profonde, in queste condizioni credo che l'arieggiatura sia stata avventata e ho danneggiato parzialmente il prato. Con "viene via" intendo che l'erba si stacca in zolle superficiali di spessore 1-2 cm. Escludo insetti che rovinano le radici perché il prato è ancora verde a mesi dal trattamento.
Vedi l'allegato 756912
Poi è arrivato l'inverno, ma solo sul calendario, che si sta rivelando peggiore dell'anno scorso. Non ha mai fatto freddo, anzi negli ultimi giorni le temperature sono rimaste alte (tra i 5 e 10 gradi), cielo sempre coperto e umidità alle stelle. Risultato scontato: attacco fungineo in corso su diverse zone del prato, credo sia microdochium nivale come lo scorso anno.
Vedi l'allegato 756909
Finora ho sempre usato azoxystrobin ma nell'ottica di cambiare trattemento ho recuperato del tebuconazolo (FOLICUR WG GR.500). Può andare bene per la patologia? A che dose va dato? Ovviamente meglio su prato asciutto ma con il meteo di questi giorni sarà molto dura.
Data la mia breve esperienza in questi anni, sconsiglio vivamente il Royal Blue, è troppo sensibile alle patologie. L'idea che mi sono fatto è che rende bene solamente se le condizioni al contorno del tappeto erboso sono ottimali (esposizione, ventilazione, drenaggio, ecc). Nel confronto con tappeti rustici ma anche con cultivar autoctone (prati a rotoli coltivati in zona) risulta sconfitto. Se dovessi riseminare lo eviterei come la peste.
L’idea che mi son fatto e’ che in una semina da privato buona parte della poa viene persa in fase di semina.
Le più grosse avversità per la festuca sono la rhizoctonia in estate e il microdochium in inverno mentre la poa e’ pressoche immune a queste 2 malattie devastanti.
Come tutte le cose ci sono pro e contro, ma io dopo essere passato alla poa in purezza non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di ritornare a un mix o alla festuca.
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