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Discorso senza titolo

M

Mirco

Guest
Ah, signore e signori, coi vostri discorsi mi avete stimolato a scrivere qualcosa, ma cosa? Cercare
un parallelismo fra amore per la natura e desiderio di amicizia, bisogno di recuperare una
dimensione naturale continuamente disattesa dalla nostra vita quotidiana, voglia di riaffermare
quella innocenza di sentimenti e passioni relegata ormai solo nella sfera dell'esperienza infantile.
Forse tutto cio' o nulla di tutto questo unisce le persone nella comune passione per la coltivazione
di un giardino, o di un terrazzo fiorito.
.
Ho una figlia di cinque anni e, con la mia passione per le piante, ho involontariamente trasferito
in lei l'attenzione per il mondo della natura. Lei ha rielaborato queste mie attenzioni attraverso
la sua mente infantile e innocente, e mi ha restituito l'intreccio della sua propria femminilita'
associato al gusto per l'osservazione della natura. L'ho vista costruirsi collane di fiori,
emozionarsi alla vista di un bel fiore di campo sbocciato improvvisamente la' dove il giorno prima
si vedeva solo erba. Allora la mia fantasia ha immediatamente richiamato alla memoria l'esperienza
della lettura delle poesie di Saffo di cui voglio riportare un breve frammento (fr.94):
.
sinceramente vorrei essere morta;
lei mi lascio', tra le lacrime
.
e mi disse: come e' terribile,
Saffo, questa nostra sorte,
poiche' e' contro il mio volere che ti abbandono.
.
Io le rispondevo,
parti serena e ricordati di me,
sai che noi ti amavamo;
.
se no, io voglio richiamarti alla mente
.
... ...
... che bei momenti abbiamo vissuto
.
con molte corone di viole
e di rose
... e accanto a me le posavi sul tuo capo
.
e molte ghirlande di fiori
intrecciate intorno al collo delicato
... ...
.
... e di unguento profumato,
di brentio ...
cospargevi i capelli e di reale ...
.
e su un letto morbido
la delicata ...
placavi il desiderio
.
e nessun ...
sacro ...
.
ne' un bosco sacro ...
... ...
di dove noi mancassimo
...
.
Ecco, non c'e' altro. Quasi come un messaggio proveniente dall'etere, disturbato, quasi
incomprensibile, ma carico di una profonda sensibilita', quella sensibilita' che io ormai riesco
solo a intravedere, ma che mia figlia vive con lo strumento della sua fervida fantasia infantile:
originale, sincero, puro come puo' esserlo oggi solo l'animo di un bambino, e che Saffo ha avuto la
fortuna di vivere anche da adulto. Forse, nella cura meticolosa che prestiamo al nostro angolo
fiorito, c'e' il desiderio di intrecciare i nostri sentimenti in una ghirlanda di fiori, il bisogno
di fare del nostro giardino l'immagine della piu' intima parte di noi stessi, la voglia di scoprire
qualcosa di bello e puro come puo' esserlo solo un fiore che sboccia, l'intenzione di riaffermare
come prioritaria quella parte dell'animo umano che la vita quotidiana mette continuamente in secondo
ordine, o forse... mah, aiutatemi voi.
.
Ma se c'e' un nesso fra animo umano e passione per il giardinaggio ed e' qualcosa simile a cio' che
ho cercato di esprimere piu' sopra, continuiamo pure tranquillamente a coltivare le nostre piante. E
non dimentichiamo di osservare i nostri bambini e di ascoltare il messaggio che ci viene dal piu'
profondo passato, perche' da questi due insospettabili elementi potrebbe venire la risposta ai
nostri affanni e magari al perche' della vita.
.
Come le poesie di Saffo sono ancora piu' belle perche' frammentarie e incomplete, cosi' volevo che
fosse il mio componimento. L'animo umano e' pieno di segreti e misteri. Tentare di spiegarlo
attraverso i fiori e' un modo per esprimere qualcosa di questo intreccio, ma e' bene non pretendere
di districarlo. Per questo ho intitolato il messaggio: "Discorso senza titolo".
.
E ora torniamo a considerazioni piu' semplici.
Spero che le insegnanti che popolano il forum non mi diano un bello zero spaccato mentre giudicano
questo mio componimento, ma che siano un pochino clementi considerata la difficolta' dell'argomento.
8

Volutamente ho cercato di non tirare le conclusioni perche' cio' sarebbe semplicemente stato
ingiusto.
.
Ciao.
. =(O_O)= Mirco
 

Clizia

Aspirante Giardinauta
Caro Mirco, non sono un'insegnante e per questo non sono in grado di giudicare il tuo componimento che comunque ho apprezzato molto e mi sembra scritto benissimo.
Al di là di tutto questo ti rispondo subito, rubando tempo al lavoro che sta per cominciare, perchè qualche giorno fa avevo in mente anch'io di lanciare sul forum un messaggio che suggerisse agli amanti del verde e della natura in genere, di coinvolgere i bambini in questo loro sentire perchè chi si educa fin da piccolo a convivere con le meraviglie della natura sarà sempre un essere speciale.
Purtroppo nelle nostre scuole si va dalla parte opposta e tutto è lasciato alla sensibilità di qualche insegnante dal pollice verde che comunque deve sempre sottostare ai programmi ministeriali e via dicendo.
Io ho imparato da piccola a coltivare viole, margherite, insalata e rapanelli perchè mio nonno un giorno mi ha chiamato nell'orto e mi ha detto" questo pezzetto di terra è tuo per farne un orticello o un giardino"
Io li ho fatti entrambi anche se in tutto la superficie era di 2 mq.
Ho ancora in mente adesso, e di anni ne sono passati tantissimi, le emozioni che ho vissuto su quel fazzoletto di terra e penso che nessuno avrebbe potuto regalarmi un "gioco" così prezioso ed educativo come quello che mi aveva dato mio nonno.
Quindi, caro Mirco, sei sulla strada giusta con la tua bambina e per una volta tanto possiamo dire che su questa strada tutti i genitori possono andare sul sicuro: non sbaglieranno mai nell'educare i loro figli.
Ciao, la scrivania mi reclama a gran voce
Clizia
 
A

ALBERTA

Guest
Caro Mirco, mi hai sublimato, e non mi vergogno di dire che mi sono quasi commossa leggendo. Io ancora non ho figli , pur desiderandoli moltissimo, e se posso dire una mia idea (sembra semplicistica ma non vuole esserlo!), esiste una correlazione tra il seguire una pianta, un fiore, ed educare un bimbo. A me il giardinaggio aiuta moltissimo soprattutto per questo motivo... e tu scrivendo quello che ho letto hai estrapolato tante cose che ho chiuse nel mio cuore, e che condivido pienamente. Credo che la mia felicità piena sarà nel momento in cui riuscirò, come fai tu, ad "abbinare" questi miei 2 istinti viscerali (fiori e maternità), facendoli crescere e intersecare.
Ciao :rolleyes:
 
R

Roberta

Guest
Mirco il tuo "discorso senza titolo" mi ha fatto riflettere e sono andata indietro nel tempo, quando bambina, mentre ero in vacanza con i nonni in Umbria...mi alzavo presto per vedere il sorgere del sole e andare nel bosco sola soletta per gustarmi il canto degli uccellini e l'erba bagnata di rugiada che inumidiva le mie gambe.
In quel bosco mi sentivo tranquilla, protetta...la vista del verde mi dava una sensazione di pace. Sentivo che in quel bosco niente e nessuno poteva farmi del male.
Qualche anno fa, alla vigilia dei trenta, ho scoperto nuovamente quella sensazione di benessere, questa volta però non più solo come spettatrice, ma contribuendo in prima persona allo spettacolo della natura.
Il coltivare le piante, vederle crescere, germogliare...mi ha immediatamente riportato alle mie vecche sensazioni, ai miei ricordi di bambina, alle mie passeggiate solitarie.

La frase nella quale dici che:" Forse, nella cura meticolosa che prestiamo al nostro angolofiorito, c'e' il desiderio di intrecciare i nostri sentimenti in una ghirlanda di fiori, il bisogno di fare del nostro giardino l'immagine della piu' intima parte di noi stessi, la voglia di scoprire
qualcosa di bello e puro come puo' esserlo solo un fiore che sboccia, l'intenzione di riaffermare come prioritaria quella parte dell'animo umano che la vita quotidiana mette continuamente in secondo
ordine..." per me è vera.
Coltivando il giardino mi riapproprio di quella parte bambina che è dentro di me
e che nella vita di tutti i giorni sono invece costretta a mascherare. :cool:
 
I

Isabella

Guest
Ho da poco scoperto la passione per il giardinaggio, e lo stupore che ho provato al vedere sbocciare i bulbi da me piantati mesi prima o lo schiudersi dei boccioli di camelia visti crescere tutto l'inverno ha incredibilmente risvegliato in me il desiderio di essere veramente partecipe dello spettacolo meraviglioso della vita che nasce e continuamente si rinnova, in poche parole un desiderio di maternità fino a poco tempo fa sotterrato da paure ed egoismi.
Spero di essere in grado di realizzare questo sogno, per ora accudisco le mie piantine.
Isabella :cool:
 
G

Gloria2

Guest
caro Mirco, compagno di consociazioni e di lotta alle lumache dell'orto, dopo aver riso dei tuoi esperimenti fantozziani con i pesticidi biologici, ora scopro la tua vena poetica e la tua sensibilità e mi fa molto piacere.
Anch'io ho una bambina, ha quasi 4 anni e dall'anno scorso possiede il suo rastrello e la sua pala (non quelli da spiaggia, quelli da giardino per bambini, alti circa 1 metro) di cui va molto orgogliosa. Passa molto tempo con me mentre lavoro nell'orto o con le piante, può pasticciare nelle prose non seminate, ha imparato a riconoscere le erbacce e mi aiuta ad estirparle ( con qualche piccolo errore di... riconoscimento, a volte! E allora strappa tenere pianticelle...) e io la guardo felice, sperando che tutto ciò le farà sempre compagnia, almeno nella mente.
Pasticciando con la terra recupera quella dimensione dello "sporcarsi" così importante per i bambini, ma che tutti noi siamo stati costretti a perdere poco dopo aver imparato a parlare.
Ieri abbiamo comprato delle fragole al supermercato e lei non capiva perché dal nostro orto fossero arrivate fin lì e poi com'era che nell'orto erano verdi e lì erano già rosse e grandi? E dice con orgoglio alle sue maestre della Scuola materna che lei aiuta mamma e papà a raccogliere l'insalata e che la mamma è arrabbiata perchè le lumache ce la stanno mangiando tutta ma lei le prende e le schiaccia sotto ai piedi però il nonno le ha detto di non schiacciarle, di prenderle e di farle crescere un po', così poi lui le mangia e allora lei non ci capisce più niente... Ecco, io adoro mia figlia quando parla di queste cose e sono felice perchè so che ha già visto con i suoi occhi il seme nella mia mano, il seme sottoterra, lo abbiamo innaffiato insieme, siamo andate ogni giorno a controllare se aveva germinato ed abbiamo applaudito quando abbiamo visto un po' di verde spuntare dal terreno.
Anche per questo noi ci siamo trasferiti in campagna.
Ciao a tutti e buona Pasqua!
Gloria
 

alex

Giardinauta Senior
Ciao a tutti, condivido pienamente con voi, davvero mi avete fatto tornare alla mente i ricordi di bambino, che come ho letto anche alcuni di voi, avevo dei piccoli fazzolettini di terra che zappettavo, rastrellavo e seminavo, erano soprattutto viole e margherite, ma anche semi di granoturco, girasole e fagioli!
Sono stato davvero felice di abitare in campagna, di imparare realmente le cose come vanno, di vedere sbocciare i fiori o nascere i pulcini o le paperelle dalle uova covate con tanto amore dalle loro meticolose mamme, come costruivano pazientemente il loro nido, insomma ho imparato molto, più di quanto qualsiasi insegnante avrebbe potuto fare, anche se alle elementari ne ho avuta una che a dir poco era splendida, mi ha tenuto per tutti e 5 gli anni, e ha cercato veramente in tutti i modi di avvicinarci il più possibile alle piante e alla natura, organizzava spesso una gita in una stalla di campagna per farci vedere i vitellini!
Se penso che molti bambini oggi non sanno da dove nascono i pulcini, come sono i coniglietti appena nati come batuffoli di cotone, o come sboccia un fiore, lo trovo davvero triste e poco utile, visto che dobbiamo dargli una educazione tale da sensibilizzarli, per poter proteggere il futuro del nostro e del loro pianeta!
Ed è quello che, sia io che mia madre, stiamo facendo con Lorenzo ,il nostro nipotini di 2 anni, è talmente delicato che accarezza le foglie delle mie piante e non appena vede un fiore urla e corre ad annusarlo, inspirando con tanta forza che i petali gli si appiccicano al naso,... che ridere!
Penso proprio che abbia preso da me, già ora adora pasticciare le mani nella terra dei vasi, chissà........!
Caro Mirco, condivido quando dici: il desiderio di fare di quell'angolo fiorito, l'immagine della parte più intima di noi stessi!
E proprio così, al mio giardino dò veramente tutto me stesso, senza riserbe, fino nel più profondo dei miei sentimenti, che cerco di tramutare in splendide fioriture colorate ed allegre, proprio come sono, cioè solare, allegro e che ama e si fà amare dalla vita!
Un bacione!
 

alex

Giardinauta Senior
Dimenticavo, al mio nipotino Lorenzo è arrivato il 22 Marzo un fratellino, Federico!
Visto che è nato nei primi giorni di Primavera, sarà un piccolo giardinire anche lui?
Mah.......vedremo!
Ciao!
 
M

Mirco

Guest
razie per avere collaborato con me a dare un senso diverso del giardinaggio, un senso che non sia
quello di una semplice
coltivazione di piante. Se sono riuscito a suscitare un'emozione, un sentimento, un ricordo, lo
scopo del messaggio per me e'
assolto, ma cio' e' successo soprattutto grazie a tutti voi, anzi, grazie a tutti noi.
.
Ciao.
. =(O_O)= Mirco
 
P

<Pietro Puccio>

Guest
Caro Mirco, so di essere una nota stonata, ma confesso che la tua conclusione mi lascia molto perplesso. In particolare le parole "...collaborato con me a dare un senso diverso del giardinaggio, un senso che non sia quello di una semplice coltivazione di piante". Sembra di capire che Tu consideri la maggior parte di coloro che si occupano di giardinaggio, e quindi i frequentanti questo forum, degli insensibili ed aridi "coltivatori di piante". Lungi da voler dare proprio a Te lezioni, mi permetto di ricordarTi che nella sua accezione, giardinaggio significa proprio quello che intendi Tu, la "semplice coltivazione di piante" (naturalmente indispensabile per la nostra sopravvivenza) ha un nome diverso, agricoltura. Ritengo invece che tutti coloro che si occupano di "giardinaggio" lo fanno, sia pure con tutte le sfumature e sfaccettature umane, con il tuo stesso spirito. Mi sembra infine eccessivamente ottimistico ritenere che con un semplice messaggio, sia pure mirabile come quello Tuo, i suddetti aridi "coltivatori di piante" si siano improvvisamente inteneriti.
Cordiali ed affettuosi saluti
Pietro Puccio
 
S

<Silvestro>

Guest
Concordo con Pietro Puccio, io penso che chiunque si occupi di giardinaggio è di per se un amante della natura e in particolare delle specie che coltiva. Non ho mai visto nessuno coltivare solo per "la coltivazione" neppure gli agricoltori che spesso, anzi, sono molto affezionati ai loro frutteti, per esempio. Credo che i messaggi inviati nel forum sono proprio indice di questo amore immenso che abbiamo per la natura, altrimenti non mi spiego perchè ognuno di noi chiede informazioni a volte anche banali per riuscire a dare alle proprie piante il meglio che possano mai desiderare. Non credo sia solo per un gusto estetico o ornamentale, in fondo, quando una talea o un seme diventano qualcosa di più, ci sentiamo un pò come padri e madri. Con la stessa dedizione dei genitori ci occupiamo del "nostro verde" immaginando un mondo migliore... anche se ristretto al nostro giardino, balcone, terrazza o finestra.
Ciao e rispettiamo insieme la Natura!
 
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