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Dammi una parola

Ghibli

Aspirante Giardinauta
Per farla breve è una pastella fluida, tipo la farinata, che una volta cotta si taglia a losanghe, si sbollentano e poi si condiscono con il pesto.
Poi sai che paese che vai variante che trovi, il pesto ad esempio è una variante moderna.
Se mi capita io li mangio e basta.
Mi avete fatto venire la voglia di assaggiarli, ma secondo voi al posto del testo, che qui non trovo neanche se faccio il giro delle 7 chiese, posso usare una padella antiaderente?
 

Sevi

Fiorin Florello
Ma il fatto è che anche qui si chiama schiumarola perché serve appunto per schiumare. Quello che intendevo io è che ormai mi è capitato molto spesso che usassero il termine mestolo o mestolo forato un po' per tutto...... esattamente come un tegame non è una pentola e nemmeno una padella.
Per te non sarà normale ma qui ormai si tende a generalizzare, non tutti ma molti si.

Niente di personale cmq, ma io non c'entro granché con la cosiddetta normalità ;) (per fortuna :LOL:) :tupitupi:

P.S. specifico quel che intendevo nel messaggio qui sopra: per me non c'è nulla di normale, e niente di non normale.
Ecco, questo intendevo, spero si fosse capito :X3: :V
 
Ultima modifica:

Jc123

Giardinauta
Ciao a tutti, oggi guardando una serie TV doppiata dall'inglese per l'ennessima volta ho sentito uno di quegli errori di traduzione che ti fanno rabbrividire (soprattutto perché i traduttori hanno frequentato una scuola apposita!). Il primo è il tradurre dall'inglese jealus sempre come geloso, anche quando bisognerebbe tradurlo come invidioso. In realtà questo errore sta diventando sempre più comune anche nel parlato, e non riesco proprio a comprenderne il motivo, dato che la differenza tra le due parole è netta e semplice.
 

cri1401

Florello Senior
Ciao a tutti, oggi guardando una serie TV doppiata dall'inglese per l'ennessima volta ho sentito uno di quegli errori di traduzione che ti fanno rabbrividire (soprattutto perché i traduttori hanno frequentato una scuola apposita!). Il primo è il tradurre dall'inglese jealus sempre come geloso, anche quando bisognerebbe tradurlo come invidioso. In realtà questo errore sta diventando sempre più comune anche nel parlato, e non riesco proprio a comprenderne il motivo, dato che la differenza tra le due parole è netta e semplice.
Su geloso/invidioso alle volte mi sbaglio anche io: conosco benissimo la differenza ma in piemontese per dire invidioso spesso si usa geloso e allora devo sempre pensarci bene perché geloso mi scappa in un attimo :LOL: .

Una volta ho visto una trasmissione di Nigella Lawson in cui tradussero Cornflour (che in inglese UK significa Amido di mais) in fiordaliso (Cornflower).....ma io dico ma non vedi che sta cucinando e sta usando una polvere bianca per addensare????
 

Picantina

Fiorin Florello
Jealous significa sia geloso sia invidioso
Jealous of sb: geloso
Jealous of sth: invidioso
Naturalmente possono essere usati altri aggettivi come: resentful (risentito), suspicious = sospettoso, vigilant = vigile -attento e envious = invidioso.

Da wordReference
 

Sevi

Fiorin Florello
Jealous significa sia geloso sia invidioso
Jealous of sb: geloso
Jealous of sth: invidioso
Naturalmente possono essere usati altri aggettivi come: resentful (risentito), suspicious = sospettoso, vigilant = vigile -attento e envious = invidioso.

Da wordReference

Incuriosita sono andata a controllare sul Garzanti, anche lì traduce con entrambi gli aggettivi.
In effetti non vedo molta differenza tra i due termini (geloso e invidioso) così ho cercato su Treccani il significato in italiano, e pure lì glielo attribuisce similare.

Nel senso.... geloso di una fidanzata (il classico) ma anche geloso dei colleghi (quindi al pari, o quasi, di invidioso).

Poi c'è l'esempio ancora più classico della suocera gelosa della nuora, al che ho pensato "vabbè, in effetti se una suocera è gelosa, è anche perché prova un po' di invidia verso l'amore profondo che suo figlio nutre per la propria moglie o compagna" :rolleyes:

Vabbè, quisquilie e sproloqui da parte mia, questi.
Avete mai notato quant'è bello il suono della parola quisquilie, appunto? A me piace da matti :love:
 

Jc123

Giardinauta
Incuriosita sono andata a controllare sul Garzanti, anche lì traduce con entrambi gli aggettivi.
In effetti non vedo molta differenza tra i due termini (geloso e invidioso) così ho cercato su Treccani il significato in italiano, e pure lì glielo attribuisce similare.

Nel senso.... geloso di una fidanzata (il classico) ma anche geloso dei colleghi (quindi al pari, o quasi, di invidioso).

Poi c'è l'esempio ancora più classico della suocera gelosa della nuora, al che ho pensato "vabbè, in effetti se una suocera è gelosa, è anche perché prova un po' di invidia verso l'amore profondo che suo figlio nutre per la propria moglie o compagna" :rolleyes:

Vabbè, quisquilie e sproloqui da parte mia, questi.
Avete mai notato quant'è bello il suono della parola quisquilie, appunto? A me piace da matti :love:

Sono simili per quanto riguarda il contesto, ma opposti per quanto riguarda la situazione. Come dicevi si può essere gelosi di una persona o di una cosa che già si ha e che non si vuole condividere con altri; si è invidiosi quando gli altri hanno qualcosa che noi non abbiamo, ma vorremmo avere ;)
 

Sevi

Fiorin Florello
Sono simili per quanto riguarda il contesto, ma opposti per quanto riguarda la situazione. Come dicevi si può essere gelosi di una persona o di una cosa che già si ha e che non si vuole condividere con altri; si è invidiosi quando gli altri hanno qualcosa che noi non abbiamo, ma vorremmo avere ;)

Metti il caso di due fratelli, di cui uno invidioso/geloso in àmbito scolastico, e non se ne comprende il motivo dato che entrambi hanno gli stessi bei voti (meritatamente, aggiungo).

Geloso o invidioso perché quei bei voti, pur avendoli anch'egli, in realtà li vorrebbe solo per sé?
Come potremmo definire un atteggiamento simile, io non lo so e chiedo se può esistere un sentimento di gelosia/invidia quasi innato, dovuto a una forma di egocentrismo elevato all'ennesima potenza, oserei dire narcisismo. Può essere o è impossibile?

P.S. non c'è niente di autobiografico, meglio specificarlo :LOL:
 

Jc123

Giardinauta
Metti il caso di due fratelli, di cui uno invidioso/geloso in àmbito scolastico, e non se ne comprende il motivo dato che entrambi hanno gli stessi bei voti (meritatamente, aggiungo).

Geloso o invidioso perché quei bei voti, pur avendoli anch'egli, in realtà li vorrebbe solo per sé?
Come potremmo definire un atteggiamento simile, io non lo so e chiedo se può esistere un sentimento di gelosia/invidia quasi innato, dovuto a una forma di egocentrismo elevato all'ennesima potenza, oserei dire narcisismo. Può essere o è impossibile?

P.S. non c'è niente di autobiografico, meglio specificarlo :LOL:
non ho ben capito la cosa dei due fratelli. La gelosia come concetto secondo me non c'entra, perché i voti sono un giudizio e non un possesso. Potrebbe al massimo essere invidioso, ma se l'altro avesse voti diversi. Oppure competitivo, che mi sembra più adatto come aggettivo
 

cri1401

Florello Senior
Metti il caso di due fratelli, di cui uno invidioso/geloso in àmbito scolastico, e non se ne comprende il motivo dato che entrambi hanno gli stessi bei voti (meritatamente, aggiungo).

Geloso o invidioso perché quei bei voti, pur avendoli anch'egli, in realtà li vorrebbe solo per sé?
Come potremmo definire un atteggiamento simile, io non lo so e chiedo se può esistere un sentimento di gelosia/invidia quasi innato, dovuto a una forma di egocentrismo elevato all'ennesima potenza, oserei dire narcisismo. Può essere o è impossibile?

P.S. non c'è niente di autobiografico, meglio specificarlo :LOL:
Certo che esiste, ci sono persone patologicamente invidiose, mai contente della propria vita, sempre a guardare gli altri e pronti a sminuirti alla prima occasione per pura invidia appunto. Non sia mai detto che a qualcuno la vita proceda meglio che a loro....

I gelosi invece sono possessivi all'ennesima potenza e tendenzialmente traditori, sempre pronti a giudicare gli altri con il proprio metro di comportamento.
 

Delonix

Florello Senior
Certo che esiste, ci sono persone patologicamente invidiose, mai contente della propria vita, sempre a guardare gli altri e pronti a sminuirti alla prima occasione per pura invidia appunto. Non sia mai detto che a qualcuno la vita proceda meglio che a loro....

I gelosi invece sono possessivi all'ennesima potenza e tendenzialmente traditori, sempre pronti a giudicare gli altri con il proprio metro di comportamento.

Qui però ci leggo qualcosa di autobiografico. E il "tendenzialmente traditori" che tradisce.
Mi trovo d'accordo con Cri per la disamina e la differenziazione tra geloso e invidioso: non sono la stessa cosa (persona) e i diversi atteggiamenti scaturiscono da situazioni diverse.
La gelosia, a mio parere, va a braccetto con il possesso; l'invidia con con la competizione e la rabbia, in un contesto di sensazione di inferiorità.

Ma mi trovo d'accordo anche con Ghibli sulla affermazione "tendenzialmente traditori", che non riconosco come caratteristica costante nei gelosi. Sono sicuramente insicuri, assillanti, castranti, ma per forza traditori direi di no.
 

cri1401

Florello Senior
Qui però ci leggo qualcosa di autobiografico. E il "tendenzialmente traditori" che tradisce.
Si ma non personale...parlo di due mie amiche che sono gelosissime, oserei dire patologiche, e sono delle traditrici: sanno che cosa combinano loro e quindi giudicano gli altri di conseguenza. Ho comunque conosciuto uomini e donne super gelosi e sempre erano traditori, tutti, nessuno escluso.
Io trovo che un pizzico di gelosia nel rapporto faccia bene ma se devo sentirmi sempre controllata allora recepisco la gelosia come una mancanza di rispetto nei miei confronti: insomma se pensi che io stia tutto il tempo a pensare come tradirti e/o che se vado in giro da sola potrei cadere in tentazione allora vuol dire che di me non hai capito nulla.

Tornando al tema parole a me piace Fedifrago.
Sempre in tema tradimento sono andata a vedere i sinonimi e ho trovato Proditòrio: fatto commesso a tradimento.
 
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Sevi

Fiorin Florello
Mi piace molto l'aggettivo impervio, semplice ma utilizzato non tanto.
Mi sono trovata ad usarlo mentre scendevo i gradini di una scalinata che portava al mare.... ed era super impervia, appunto :LOL: (infatti sono tornata indietro, terribilissima)

Invece quando cammino su strade in fortissima salita (di quelle in cui polpacci e caviglie "tirano" come se fossero ingabbiati in una morsa) spesso dico "com'è erta questa salita" ma forse dovrei dire "com'è erta questa strada"? :cautious:

Erta, come giustamente riporta Treccani, è femminile sostantivato di erto, per cui l'uso come solo aggettivo femminile dovrebbe essermi consentito anche accostato a salita, giusto? :cautious:

Insomma, da brava ignorantina che sono, ancora ho dubbi sul fatto che si possa definire impervia una salita (che pur magari non essendo accidentata... cmq difficile da percorrere lo è eccome!)

P.S. Noto con estremo dispiacere che l'accento di érto/a è acuto, quindi chiuso!
"No piace me questo", per niente proprio! :(
 
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