Brava Mor@! Molto, molto, molto interessante!!! una cosa che chiedo sempre a tutti i coltivatori di piante grasse è "Ma tu, le poti le radici?"...alcuni strabuzzano gli occhi, altri non mi rivolgono più la parola, ho visto qualcuno allontanarsi velocemente in bagno, tuttavia ho dato ad altri la possibilità di discettare in lungo e in largo, su e giù, a destra e a sinistra, non tanto sulla potatura delle radici quanto sul loro stesso narcisismo. Ecco, tu come reagiresti?
Ciao,
io ti posso dire la mia esperienza sia con piante piccole sia con quelle enormi.
Normalmente le radici, una volta pulite, vanno guardate per decidere come comportarsi.
Si tolgono quelle secche, quelle spezzate, quelle eventualmente marce oppure attaccate da malattia.
Se invece sono sane ed ordinate è meglio non toccarle.
Questo succede, normalmente, con le piante di piccola o media taglia.
Se la pianta invece è grande può succedere che, per pigrizia e difficoltà, non venga svasata troppo spesso. Di conseguenza le radici iniziano a girare lungo il bordo del vaso creando una rete difficile da districare e che rischia di soffocare la pianta stessa. In questo caso bisogna per forza sfoltire e riportare le radici ad un ciuffo proporzionato e bilanciato.
Dopo aver però fatto questi tagli drastici utilizzando una lama affilata e disinfettata (ad esempio un'agave grande come la mia ha radici con diametro superiore al paio di centimetri) bisogna mettere la pianta all'ombra e lasciar cicatrizzare bene le radici prima di poter rinvasare la pianta.
C'è da dire anche che per queste piante la pulizia delle radici con lavaggio sotto al rubinetto è impossibile. Si possono lavare utilizzando una gomma da giardino oppure si puliscono a mano, senza lavarle proprio. In questi casi la procedura è più brutale e meno precisa del normale ma, la pianta grande, è anche molto molto meno delicata dal punto di vista radicale.
Ste