Essendo però che la suddetta stagione, di sole nè ha visto poco, nè deduco che il fabbisogno nutrizionale REALE è inferiore da quello previsto dal sistema.
Questo è un grossissimo pippone mentale che mi sono fatto anch'io
Un minor quantitativo di irraggiamento indubbiamente incide sulla fotosintesi e di conseguenza sulla capacità di assimilazione e sfruttamento dell'N, ma è altrettanto vero che:
-le micro non sono in grado di usare tutto l'irraggiamento di giornate estive completamente soleggiate, la loro capacità va da ca 1/3 a max 1/2 della radiazione fotosintetica massima del mezzodì di una giornata estiva soleggiata, quindi in una giornata non super nuvolosa potrebbe già esserci "luce" a sufficienza
-una volta raggiunto l'irraggiamento massimo utilizzabile, l'eccesso può diventare nocivo fino a ridurre l'attività fotosintetica ... i raggi UV è stato dimostrato che sono deleteri in quanto degradano la clorofilla (fotodegradazione), quindi per le micro in piena estate un po meno luce potrebbe anche essere benefica ed incrementare il potenziale utilizzo dell'N
-la relazione tra irraggiamento e fotosintesi non è lineare, per ogni unità aggiuntiva di luce l'attività fotosintetica decresce fin ad azzerarsi a ridosso del punto di saturazione ... quindi quelle che "pesano" di più sulla fotosintesi sono le prime unità di "luce"
Considerato ciò è vero che a causa del meteo c'è stata meno luce e probabilmente la pianta è stata in grado di utilizzare meno N, ma non sarebbe corretto ad esempio sottrarre al quantitativo di N calcolato col GP l'esatta % di minore irraggiamento (tipo se il GP mi dice 3g di N e c'è stato il 20% di luce in meno non è corretto ritenere che il consumo di N sia stato di 3g-20%). Tutti questi pipponi mentali a suo tempo mi fecero propendere per un aggiustamento del GP non in base all'irraggiamento (come inizialmente feci) bensì in base alle ore di luce ... così nacque il GP_light (che ricordo essere una semplificazione della realtà senza la pretesa di essere preciso al 100%).
cigolo