Mi hai preso su un argomento che mi interessa molto e su cui ho certo maggiore esperienza che di giardinaggio. Scusa quindi se sarò lunga, ma immagino che ti interessino i dettagli.
Le mie esperienze dirette sono molto remote e quindi dovrei raccontare di metodiche ormai in disuso o quasi. Una cosa però penso che valga anche oggi: scegliersi un'ostetrica di fiducia è molto più importante che scegliere il medico. Il parto al 90% lo segue l'ostetrica e avere accanto una persona che si conosce è di grande aiuto e conforto.
Molto più di recente però ho seguito i parti delle mie figlie. Quattro parti diversissimi fra di loro. Vedo di raccontartele con i miei commenti.
1. Figlia A, primo parto; parzialmente stimolato (acque rotte da 24 ore senza doglie). Abbastanza medicalizzato (flebo, monitoraggio continuo), con un'osterica molto brava. Molto rapido e facile (3-4 ore). Nessun problema, ma penso che mia figlia sia stata molto fortunata perché un primo parto così veloce è raro. Non c'è stato nessun bisogno di epidurale. La fase espulsiva è stata però un po' faticosa, anche se niente di drammatico.
2. Figlia B, primo parto, indotto perché abbondantemente oltre termine, ma senza flebo di ossitocina. Le cose sono andate molto per le lunghe, dopo un giorno di dolori mia figlia era stremata e cominciava a perdere il controllo, la dilatazione procedeva molto lentamente. Si suggerisce l'epidurale e lei accetta. Io non ho detto niente ma ero assai in ansia: l'idea di quell'ago mi spaventava, temevo il blocco del travaglio e le complicazioni successive. A epidurale fatta, lei si assopisce, sul monitor le contrazioni sembrano rallentare, io sono sempre più preoccupata. Dopo un'oretta vengono a controllare. Sorpresa: dilatazione completa. Perdono un po' di tempo a chiamare il dottore, levano l'epidurale e via in sala parto. La bambina nasce in 5 minuti. In questo caso penso che l'epidurale sia stata benedetta: evidentemente mia figlia aveva bisogno di rilassarsi e appena rilassata la natura ha fatto il suo corso. La sorpresa per il decorso così rapido ha rallentato un po' l'entrata in sala parto e anche questa è stata una benedizione, perché la discesa della piccola era cominciata spontaneamente e sono bastate due spinte perché uscisse. Aggiungo che l'anestesista deve essere stato assai bravo nel dosaggio: i dolori sono finiti ma è rimasta abbastanza sensibilità per poter spingere e un'ora dopo il parto tutto era normale senza nessun effetto collaterale.
3. Figlia B, secondo parto. Decide di fare tutto naturale ed è seguita per tutta la gravidanza non da un medico ma da un'ostetrica molto "allternativa". Quando le vengono le doglie aspetta diverse ore a casa e va in clinica solo a travaglio ben avviato. Nessuna flebo, solo un paio di monitoraggi assai rapidi, in piedi a camminare finché se la sente. Sceglie lei le posizioni, partorisce del tutto naturalmente e facilmente sul letto in camera, senza nemmeno andare in sala parto. Quando la portano di là per i controlli, va in piedi sulle sue gambe, con il bambino in braccio. Un'esperienza eccezionale (anche per me che ho assistito alla nascita). Un vero parto naturale in tutta la sua bellezza ed emozione. Direi che tutte dovrebbero partorire cos', assistite ma non forzate, seguite ma non costrette. Non sempre però credo sia possibile. Ci vuole la giusta disposizione sia della donna sia dell'osterica, e le giuste condizioi sia mediche sia materiali. Per mia figlia stessa, non so se avrebbe funzionato con il primo parto, così più lungo e doloroso.
4. Figlia A, secondoparto; parzialmente stimolato (travaglio avviato ma ancora senza doglie). Nonostante la prima esperienza facile, chiede l'epidurale perché ha deciso che non vuole soffrire affatto. Molto medicalizzato quindi. Partorisce in due ore senza nessun problema. Un'epidurale assolutamente non necessaria, ma lei è stata più contenta così e non c'è stata nessuna complicazione.
Che dire? Puoi capire dai miei commenti che il parto naturale mi è psicologicamente e culturalmente più affine, ma credo che ogni generalizzazione sia sbagliata. Nel caso del primo parto della figlia B, l'epidurale le ha probabilmente riisparmiato un cesareo; nel caso della figlia A, lei si sente più tranquilla e serena se pensa di avere il massimo dell'assistenza medica. Non c'è ragione o torto, l'unica cosa veramente importante, credo, è che alla donna siano date tutte le opzioni e la possibilità - vera - di scegliere.
Ah: ho ancora una figlia C senza bambini, quindi prima o poi la storia continua ..
ciao