convivere con la timidezza

[glass86]

Se non accettiamo noi stessi con tutto quello che siamo, anche gli altri vedranno maggiormente i nostri difetti anzichè i nostri pregi. Si dovrebbe convincerci che nessuno è privo di difetti di caratteristiche negative ma ognuno oltre al negativo ha pure il positivo.
Parlo per esperienza, la mia timidezza mi portava a non essere me stessa a ceercare di "piacere"b ottenendo il contrario, col tempo ho imparato ad essere più tollerante verso me stessa e di conseguenza la rimidezza ha cominciato a diminuire.

Questo mi sembra davvero un ottimo consiglio In effetti lo sento l'orgoglio di essere differente dalla stragrande maggioranza delle persone, però questo di solito implica anche una grande solitudine, per questo sottolineavo l'importanza di smussare un po' la timidezza.

 

[glass86]

Ma anche senza smussare Glass..con orgoglio di chi sa di essere differente e forse migliore
E poi non ci credo all'esclusività del valore terapeutico degli amici...ci son altre cose...amare un partner o il proprio mestiere per esempio...chi disse che l'inferno sono gli altri? Magari cito a sproposito non so

Credo che fosse Sartre...Per rimanere sulla stessa lunghezza d'onda, citerei anche Alda Merini: "Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri"

un po' troppo pessimisti, non trovate??

 

[rocco.co]

Pessimista?
Macchè: Sarte il bruttino si scelse la più bella delle intellettuali ...la Simone De Beuvoire ...e le faceva fare le capriole come ad un cagnolino mentre la tradiva con le meglio studentesse...a lei che valeva cento volte quel maschilista ....
esistenzialista per esigenza!

 

[francobet]

beh io da ragazzino lo ero, tanto....
e mi trovavo in difficoltà con i primi approcci con l'altro sesso
poi una indimenticabile eperienza, mi ha fatto cambiare decisamente, cosa che, nel lavoro che svolgo, mi serve molto.
ora, come spesso mi dicono, ho la faccia come il ...... e non mi muore in bocca nulla, anzi forse esterno anche più del dovuto.
mi sono buttato alle spalle la timidezza, e devo dire che.....si vive forse in modo più diretto ed aperto.

 

[vinceco2]

ero un timido fino agli 11 anni poi lavorando in trattoria (facevo già il cameriere)per forza di cosa ho tirato fuori la testa dal sacco e non l'ho più rimessa dentro
ahahahahhaciao
vicnenzo

 

[carne]

In effetti lo sento l'orgoglio di essere differente dalla stragrande maggioranza delle persone, però questo di solito implica anche una grande solitudine, per questo sottolineavo l'importanza di smussare un po' la timidezza.

Non è orgoglio di essere differente, semplicemente non cerco il confronto, mi accetto anche se quell'altro/a li ritengo più importanti di me, vuoi per cultura, vuoi per simpatia o altro, non mi isolo in me stessa e mi pongo quale sono, se sarò una compagnia piacevole si continuerà altrimenti ognuno per la sua strada ma con pari dignità e consapevolezza di me stessa.