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albertinik
Guest
Conrad Ferdinad Meier
L’origine di questa rosa appare subito evidente anche a chi di rose non ne capisce un granché; il sangue e il dna sono quelli tipici delle rose ”rugosa”, i rami sono letteralmente ricoperti di spine aguzze (persino le foglie!) che intimidiscono qualsiasi giardiniere, fortunatamente questa rosa non ha bisogno di molti interventi di potatura e quindi il pericolo è accettabile.
Questa rosa si fa certamente notare, oltre che per le spine, per i fiori di un colore rosa confettato purissimo, qui le sfumature sono bandite, il profumo è intenso, quasi fastidioso per chi non ama gli aromi decisi, di “rosa”e nasturzio.
La data di nascita risale al 1899 ed ha visto la luce in Germania creata da Muller, un ibrido tra una “gloire de dijon” con “ Duc De Roan “incrociata con una rosa rugosa”germanica”.
Della regale antenata GloireDe Dijon (jacotot francia 1853) ha certamente ereditato la bellezza e la forma dei fiori,
della rugosa ha certamente la vigorosità che la può collocare anche fra le “shrub roses”visti i numerosi polloni che si sviluppano alla base della pianta.
Io l’ho guidata su una pergola come sia fa di solito non le climber ma la vedo meglio come esemplare isolato, da lasciare crescere in libertà, essendo di natura piuttosto rigida con il tempo tenderà ad arcuare i rami favorendo la fioritura lungo tutto il ramo.
Le malattie più frequenti in questa varietà sono certamente la macchia nera e il mal bianco; la collocazione in una posizione soleggiata e ben ventilata risolve in parte il problema che va comunque controllato dall’inizio del periodo vegetativo con trattamenti mirati.
L’origine di questa rosa appare subito evidente anche a chi di rose non ne capisce un granché; il sangue e il dna sono quelli tipici delle rose ”rugosa”, i rami sono letteralmente ricoperti di spine aguzze (persino le foglie!) che intimidiscono qualsiasi giardiniere, fortunatamente questa rosa non ha bisogno di molti interventi di potatura e quindi il pericolo è accettabile.
Questa rosa si fa certamente notare, oltre che per le spine, per i fiori di un colore rosa confettato purissimo, qui le sfumature sono bandite, il profumo è intenso, quasi fastidioso per chi non ama gli aromi decisi, di “rosa”e nasturzio.
La data di nascita risale al 1899 ed ha visto la luce in Germania creata da Muller, un ibrido tra una “gloire de dijon” con “ Duc De Roan “incrociata con una rosa rugosa”germanica”.
Della regale antenata GloireDe Dijon (jacotot francia 1853) ha certamente ereditato la bellezza e la forma dei fiori,
della rugosa ha certamente la vigorosità che la può collocare anche fra le “shrub roses”visti i numerosi polloni che si sviluppano alla base della pianta.
Io l’ho guidata su una pergola come sia fa di solito non le climber ma la vedo meglio come esemplare isolato, da lasciare crescere in libertà, essendo di natura piuttosto rigida con il tempo tenderà ad arcuare i rami favorendo la fioritura lungo tutto il ramo.
Le malattie più frequenti in questa varietà sono certamente la macchia nera e il mal bianco; la collocazione in una posizione soleggiata e ben ventilata risolve in parte il problema che va comunque controllato dall’inizio del periodo vegetativo con trattamenti mirati.