Oggi voglio parlarvi di un genere poco diffuso come quello degli Adromischus.
Perché? perché avendone solo 6, faccio presto
io vi mostrerò quelli in mio possesso, ma voi non esitate a postare anche i vostri, così da avere un quadro più completo possibile
k07:
Informazioni più scientifiche delle mie personali impressioni sottoriportate, potete trovarle in questi due siti, molto ben fatti (e da cui ho comunque estrapolato qualcosa
):
http://crassulaceae.net/adromischus molto completo e affidabile per la coltivazione e l'identificazione;
http://www.enricolai.com/Adromischus/ schematico ma esauriente
Della famiglia delle Crassulaceae, gli Adromischus sono piccole piante originarie di Sud-Africa e Namibia. Si sviluppano per lo più in larghezza, tappezzando il vaso ma mantenendo sempre dimensioni contenute. Hanno forme molto diverse e particolari, ed è per le maculature più o meno accentuate che mi piacciono, non tanto per le fioriture, tutt'altro che appariscenti.
Ne sono state classificate 29 specie, raggruppate in 5 sottospecie; quelle che vi mostrerò sono tutte del gruppo Longipedunculati.
Non ho molto interesse ad allargarne la collezione, ad esclusione dell'affascinante phillipsiae, l'unico che produce fiori rossi campanulati.
Secondo la mia (breve) esperienza, sono tra le crassulaceae più resistenti al freddo: al contrario di altre piante, come alcuni Senecio, Kalanchoe, Haworthia, non hanno affatto risentito del gelo che anche quest'anno ha imperversato nella mia zona.
Gradiscono un'esposizione assolata, o comunque molto luminosa: a seconda dell'irradiazione solare che ricevono, possono cambiare colore, assumendo anche colorazioni rossicce o violacee.
Il terriccio deve essere poroso e ben drenato, per evitare marciumi a cui talvolta vanno incontro. Vanno annaffiati con regolarità, facendo come sempre asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra, e gradiscono sporadicamente qualche annaffiatura invernale, magari nelle giornate miti, o quando vediamo che avvizziscono troppo... non esagerate perché altrimenti non riuscirebbero a sopravvivere alle basse temperature.
(continua)
Perché? perché avendone solo 6, faccio presto
Informazioni più scientifiche delle mie personali impressioni sottoriportate, potete trovarle in questi due siti, molto ben fatti (e da cui ho comunque estrapolato qualcosa
http://crassulaceae.net/adromischus molto completo e affidabile per la coltivazione e l'identificazione;
http://www.enricolai.com/Adromischus/ schematico ma esauriente
Della famiglia delle Crassulaceae, gli Adromischus sono piccole piante originarie di Sud-Africa e Namibia. Si sviluppano per lo più in larghezza, tappezzando il vaso ma mantenendo sempre dimensioni contenute. Hanno forme molto diverse e particolari, ed è per le maculature più o meno accentuate che mi piacciono, non tanto per le fioriture, tutt'altro che appariscenti.
![2la66f6.jpg](http://i43.tinypic.com/2la66f6.jpg)
![250rqdg.jpg](http://i43.tinypic.com/250rqdg.jpg)
Ne sono state classificate 29 specie, raggruppate in 5 sottospecie; quelle che vi mostrerò sono tutte del gruppo Longipedunculati.
Non ho molto interesse ad allargarne la collezione, ad esclusione dell'affascinante phillipsiae, l'unico che produce fiori rossi campanulati.
Secondo la mia (breve) esperienza, sono tra le crassulaceae più resistenti al freddo: al contrario di altre piante, come alcuni Senecio, Kalanchoe, Haworthia, non hanno affatto risentito del gelo che anche quest'anno ha imperversato nella mia zona.
Gradiscono un'esposizione assolata, o comunque molto luminosa: a seconda dell'irradiazione solare che ricevono, possono cambiare colore, assumendo anche colorazioni rossicce o violacee.
Il terriccio deve essere poroso e ben drenato, per evitare marciumi a cui talvolta vanno incontro. Vanno annaffiati con regolarità, facendo come sempre asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra, e gradiscono sporadicamente qualche annaffiatura invernale, magari nelle giornate miti, o quando vediamo che avvizziscono troppo... non esagerate perché altrimenti non riuscirebbero a sopravvivere alle basse temperature.
(continua)