@diletta@ ha scritto:
la sua opinione mi interessava se non altro per sapere, io che non sono colta in tal senso, perchè ciò che scrive Torelli secondo lui non è corretto...
Guarda, lì ce n'è per tutti i gusti...
Lucido solo qualche perla: "Le nostre piante captano... l'idrogeno e .... dall'aria", quando le piante ricavano l'idrogeno prevalentemente dalla scissione della molecola d'acqua (del resto l'idrogeno nell'aria è un po' pochino...).
"...mentre ricavano i sei macroelementi principali (azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio e zolfo) dal substrato di coltura o dall'acqua di irrigazione.": dal substrato di coltura, qualsiasi esso sia, nessuna pianta "ricava" nulla, tutte (orchidee comprese) traggono i macroelementi (e anche i micro) SOLO dalla soluzione circolante (cioè acqua + sali) nel substrato, siano esse alghe marine o sequoie!
"Il bark, degradandosi, cede qualche minerale, sostanzialmente azoto": tutto tranne l'azoto, casommai come si è sempre detto di azoto ne assorbe, dato che per le piante l'azoto è un elemento troppo prezioso per poter essere sprecato in un "tessuto" (la corteccia) destinato ad essere sacrificato; senza contare poi che uno dei fattori che rende più resistenti le cortecce agli attacchi dei saprofiti è proprio la carenza d'azoto!
"....ma non fornisce tutti gli elementi necessari e tanto meno li fornisce nelle dovute proporzioni.", che fa un po' a pugni con la successiva affermazione " Le piante assorbono quello che a loro serve, NON quello che a tutti i costi gli propiniamo noi!!": delle due, quale è corretta? Facile: NESSUNA DELLE DUE!!!
Infatti le piante alcuni elementi li assorbono in maniera selettiva, altri no: sennò come si possono spiegare anche i sintomi da eccesso di questo o quell'elemento? Certo non si potrà spiegare tutto con gli squilibri di elementi antagonisti tra di loro...
"Infatti l'urea, CH4 N2O, come è noto, contiene l'azoto in una formulazione che non lo rende immediatamente disponibile per la pianta. Essa cioè deve essere scissa da un'enzima, detto ureasi, che rende l'azoto N disponibile alla pianta; l'ureasi è prodotta da alcuni batteri....": l'enzima ureasi è presente, anche se in piccola quantità, anche nelle piante, che infatti riescono ad assorbire direttamente una parte (piccola, ma non trascurabile) dell'urea che somministriamo, tant'è vero che l'urea viene definita, a dispetto della struttura della molecola, un fertilizzante "a pronta e lenta cessione"; però qui vorrei avere conferma della correttezza del discorso, perchè sono cose che ho studiato tantissimi anni fa e magari non le ricordo proprio bene...
Sempre sulla decomposizione microbica dell'urea "Ma questo è un processo lungo, troppo lungo per chi come noi rinvasa le piante spesso, per cui con il vecchio substrato noi buttiamo via anche l'urea delle vecchie fertilizzazioni, non ancora metabolizzata.": a parte che l'ureasi ce l'hanno anche molti funghi (mai citati), se il processo di metabolizzazione fosse realmente così lungo (e così non è) avrebbe senso usare l'urea su parecchie colture estive e sulle serricole? A meno di non voler intendere che i microrganismi della degradazione non possano stare nel bark, il che mi pare assurdo (visto che ce ne sono tanti e diversi che hanno "imparato" a degradare l'urea...).
"Ma qui viene la prima sorpresa!!!Quando noi usiamo un fertilizzante, ad es. un 20-20-20, pensiamo che questo fertilizzante contenga il 20% di azoto, il 20% di fosforo ed il 20% di potassio.Errore!!......" seguito dal "quindi il vero rapporto N.P.K. è 20-8.6-16.6 e non 20-20-20 come riportato sulla confezione !!!!altro che bilanciato......Ciò è decisamente assurdo!..... e, secondo il mio modesto parere, truffaldino!!! ": peccato che quest'ultima affermazione sia viziata dal fatto che, PER LEGGE, i 3 elementi in questione DEBBANO essere indicati proprio come azoto, anidride fosforica ed ossido di potassio!
E, inoltre, se non ricordo male (se no spero che qualcuno mi corregga), le ricerche sulle asportazioni di sostanze nutritive da parte delle varie colture usano come riferimento, per azoto, fosforo e potassio proprio le sostanze indicate...
Quindi un concime 20-20-20 E' UN CONCIME EQUILIBRATO.
Non so poi se l'affermazione che nei paesi nordici ed in Irlanda sia in uso una diversa indicazione del tenore in NPK secondo altre normative sia a tutt'ora valida, dovrei verificare sui sacchi che ho in magazzino a chi si riferiscono le varie diciture...
Queste sono le cose che ho beccato così, al volo...
Per quanto riguarda le argomentazioni dei messaggi successivi beh, se dopo aver ampiamente argomentato e spiegato più e più volte (io e Rokkorky) ancora si sostiene che la concimazione fogliare a dosi dimezzate rispetto alla radicale è corretta, (per non parlare di altre elucrubazioni frutto di nozioni imparate a memoria, ma non comprese), se qualcuno vuole fare così faccia pure, nessuno glielo vieta...
Però sarebbe bene che tutti tenessero a mente una cosa: l'empirismo non ha più diritto di assurgersi a verità dal periodo in cui un Tale dalla Torre di Pisa lasciava cadere sfere di legno e di metallo... lo stesso Tale che, costretto ad abiurare pubblicamente le proprie teorie per evitare guai, comunque pronunciò la famosa frase: "Eppur si muove".
Quel Tale aveva inventato il metodo scientifico moderno... che però evidentemente qualcuno ancora si rifiuta di accettare, dopo ben 400 anni!
Lobelia, usa pure il tuo concime fogliare a dose piena (cioè di etichetta), nessuno ti sta truffando dandoti indicazioni inappropiate...
Pensa che, anni fa, per un po' mi sono sbagliato ed ho fertilizzato a dose doppia (2 g/l) senza poi notare nulla, ma proprio nulla, di anomalo nelle piante ne' nell'immediato e neppure nel periodo successivo!