Bel 3D, grazie DinoGiardino.
Premettendo che la concimazione biannuale è uniformemente consigliata in tutte le pubblicazioni specializzate della International- come pure della American Camellia Society e società regionali sempre negli U.S.A., restano importanti tre punti: quando, quanto e come.
1. Quando Le camelie hanno esigenze energetiche particolari poco prima della ripresa vegetativa che in genere inizia e coincide col declino della fioritura (da febbraio a marzo dipendendo dal clima locale) e quando preparano l'ingrossamento dei boccioli (settembre-ottobre). Io concimo come detto e ripetuto in febbraio/inizio marzo e settembre/inizio ottobre e ciò vige per japonica, sasanqua ed altre specie.
2. Quanto Belle e poco esigenti le nostre amiche. Per loro vige la regola del meglio niente che troppo nel senso che temono molto l'ecceso di sali minerali. Ho altrove espressa la mia preferenza per concimi granulari a lenta cessione, in particolare Nitrophoska Gold oppure Osmocote per acidofile. Bastano per ogni singola concimazione 1 cucchiaino da caffè colmo per piccoli vasi (15 cm più o meno) aumentando la dose via via che aumenta il diametro del vaso stesso fino ad 1 cucchiaio colmo o poco più.
3. Come Semplicissimo Watson! Basta spargere in superficie i granelli, eventualmente ricoprendoli con la pacciamatura ma senza grattare o scavare il terriccio: verrebbero infatti lese le fini radichette superficiali ossigenanti.
Il vantaggio del rilascio lento è quello di evitare le "bombe" azotate e comunque la rapida immissione di sali nutrienti come quella fornita dai pur ottimi (ma cari in lunga prospettiva) concimi liquidi. Quanti amici/amiche non si sono qui lamentati di piante con foglie imbrunite ed in via di essiccamento, conseguenza di eccessi di concimazione?
I concimi organici hanno il "difetto" di non poter essere miscelati col terriccio a posteriori, cioè a pianta insediata. L'operazione prevederebbe infatti di dover zappettare o comunque scavare ledendo il pane radicale. Alcuni di questi vanno invece bene in fase di approntamento del mix terriccio torboso/bark di pjno od abete/ ghiaia di pomice/aghi tritati di pino (la mia miscela preferita ed ormai collaudata). In questo mix io aggiungo sempre cornunghia, ottimo concime a lenta cessione; non uso letame sia pur ben maturo in quanto soggetto a rapida degradazione che finirebbe col compattare il terriccio.
Questo il "Kiwoncello-pensiero": attendo altre esperienze (positive ovviamente) di concimazione.