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Concimazione Camelia: quando, quanto, come

enzofin

Aspirante Giardinauta
Sì, concimo due volte soltanto, a marzo e settembre/ottobre con granulare a lenta cessione sparso in superficie: mai esagerare con le concimazioni....

quindi per ricapitolare vai con la nitrophoska gold.
Ma getto un dardo: se fossimo tutti dei massimi esperti produttori di concimi, quali elementi dovremmo assemblare per ottenere un NPK da urlo per le acidofile?
e poi l'utilizzo del chelato fogliare è davvero benefico oppure è solo un palliativo? il sequestrene forse è più performante nel tempo?
Ciao a tutti
Enzo
 

Datura rosa

Guru Master Florello
A proposito di concimi, sto per dare il via alla concimazione autunnale delle mie camelie, alcune in piena terra e alcune in vaso.
Premetto che quest’anno, contrariamente al solito, le mie piante mi hanno un po’ delusa, sia quelle in vaso che quelle in piena terra.


Questa è la situazione:
In piena terra ho:

  • due matothiane ben consolidate che mi danno ogni anno una fioritura più che abbondante e prolungata. Una delle due, la più grande e “anziana”, un “cespuglione” alto più di 2 metri e di circa m 1,5 di diametro, presenta parecchie foglie ingiallite
  • due mathotiane da talea delle precedenti, di circa 3 anni con scarsa fioritura
  • una Nuccio’s pearl, di circa cinque anni con boccioli quest’anno pressoché abortiti
  • una Margaret Davis di quasi 3 anni con boccioli quest’anno pressoché abortiti
In vaso ho una Fragrant joy, una Betty Ridley e due talee di Mathotiana di circa 3 anni con scarsa fioritura ed una talea di “sconosciuta” di circa due anni con fioritura accettabile.


Solitamente in questo periodo spargo dell’Osmocote per acidofile in dosi adeguate alle varie situazioni.
Mi chiedo, però, se non sia il caso di cambiare o diversificare i prodotti sempre per le varie situazioni (e come procedere per la Mathothiana con foglie ingiallite) anche perché ho letto che l’American Camellia Society consiglia di utilizzare per piante consolidate un concime con meno azoto e più fosforo e potassio (es. 4-8-8) e uno con maggior percentuale di azoto per le piante giovani (es. 12-4-8)


Sono, lo avrete capito, un po’ in confusione e ho bisogno di fare chiarezza. Chi mi aiuta?
 

kiwoncello

Master Florello
Ciao Dat,
probabilmente le piante in piena terra sono in sofferenza causa la terra stessa inadatta oppure, in caso di sostituzione, non più acida. Quando si impiantano camelie in buche o trincee ove la terra nativa sia stata sostituita con terriccio ad hoc, col tempo inevitabilmente i cordoni radicali finiscono con lo sconfinare nell'adiacente terra nativa e la pianta va in sofferenza non drammatica ma cronica. Quanto ai consigli della Camellia Soc. sono giusti: le taleine necessitano d'azoto facilitante lo sviluppo vegetativo, le adulte meno azoto ma più K e P per favorire la fioritura. Mai notato come spesso nell'anno successivo ad un rinvaso nel più grande la pianta si sviluppa senza fiorire? Infine i boccioli abortiti: mille cause ma la più frequente è sempre quella della carenza d'acqua nei mesi più caldi....
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Ciao Kiwo!!!!

Grazie delle info. Per quanto riguarda i fiori abortiti non credo, però, si possa trattare di carenza di acqua ma forse di incapacità a nuotare perché di acqua (e anche grandine) questa estate ne abbiamo avuta a fiumi per un lungo periodo, puntuale tutti i pomeriggi verso le 15,00-15,30!
Che possa essere il contrario?
 

enzofin

Aspirante Giardinauta
Nessun suggerimento? sarebbe veramente bello poter capire una volta per tutte come quando e quanto concinare le mie acidofile, in fondo fino ad ora sobo stato molto approssimativo e come dire.......a caso.enzo
 

enzofin

Aspirante Giardinauta
Ciao Enzo, cosa intendi per chelato fogliare?

mi riferivo al chelato da somministrare per via fogliare piuttosto che annaffiatura.
perchè abnche qui esistono due linee di pensiero differenti.
datosi che ho iniziato ad utilizzare il fertilon13 da pochi mesi volevo avere qualche suggerimento e capire bene come utilizzarlo.
Grazie
 

enzofin

Aspirante Giardinauta
basta che leggi i messaggi precedenti nel 3D
Dinogiardino,
a dire il vero li ho letti e riletti, ma non riesco a trovare un punto di approdo per l'utilizzo dei concimi organici a lenta cessione da somministrare in primavera e autunno.
Mi interesserebbe capire bene come le acidofile utilizzano N P e K nei due periodi , e quali sono gli eventuali ulteriori elementi di cui necessiterebbero.
Ho letto di nitrophoska gold,osmocote,blossom booster e albrounder 20-20-20, ma mi piacerebbe soprattutto capire quando le acidofile nessitano maggiormente di N,P o K in base al periodo dell'anno, qundi fioritura,mantenimento o preparazione all'inverno.
Grazie a tutti per gli utilissimi consigli.
Io adoro le piante da sempre ma solo da poco tempo stò cercando di capire le specifiche esigenze di ognuna.
Grazie
 

kiwoncello

Master Florello
Hai dimenticato il mitico Peter's nelle sue varie formulazioni, che viene usato da Ton Hannink, grande ibridatore olandese di clematis e collezionista di camelie rare. Il discorso è complesso ma semplice e si tratta di contraddizione apparente. Se vuoi stimolare la crescita di una pianta, sia essa piantina da seme o talea ricorrerai ad un concime -ed io sto fisso sui granulari a lenta cessione che sono ben modulabili quanto a concentrazioni di macroelementi - con un tasso relativamente alto di N: cautela necessaria ovviamente ad evitare di bruciare la pianta (sai, le tipiche foglie secche in punta....). Se la pianta ha una bella fronda e ne vuoi supportare la fioritura preferirai un concime basso d'azoto e relativamente più ricco di K e P: ad es. un 8-10:20:30 (N:K:p). Io -e non è una novità - uso da anni il Nitrophoska Gold (poco!!!!) due volte/anno che per me e mia zona significano marzo ed ora. Con taleine e piantine da seme uso un Peters ogni 15-20 giorni 1g/litro da marzo ad ottobre più o meno. Ovviamente vi sono altri granulari eccellenti, ma in genere ci si standardizza su quello di cui si ha esperienza. Non uso assolutamente concimazione organica, salvo la miscelazione di cornunghia in sede di impianto/rinvaso ad evitare la formazione di funghi ed/o fermentazioni non richieste.
Dimenticavo, il chelato fogliare può essere utile come intervento di emergenza in caso di clorosi conclamata (anche se i risultati non sono mai così rapidi) ma è perfettamente inutile quando le foglie siano ben verdi.
 
Ultima modifica:

enzofin

Aspirante Giardinauta
Hai dimenticato il mitico Peter's nelle sue varie formulazioni, che viene usato da Ton Hannink, grande ibridatore olandese di clematis e collezionista di camelie rare. Il discorso è complesso ma semplice e si tratta di contraddizione apparente. Se vuoi stimolare la crescita di una pianta, sia essa piantina da seme o talea ricorrerai ad un concime -ed io sto fisso sui granulari a lenta cessione che sono ben modulabili quanto a concentrazioni di macroelementi - con un tasso relativamente alto di N: cautela necessaria ovviamente ad evitare di bruciare la pianta (sai, le tipiche foglie secche in punta....). Se la pianta ha una bella fronda e ne vuoi supportare la fioritura preferirai un concime basso d'azoto e relativamente più ricco di K e P: ad es. un 8-10:20:30 (N:K:p). Io -e non è una novità - uso da anni il Nitrophoska Gold (poco!!!!) due volte/anno che per me e mia zona significano marzo ed ora. Con taleine e piantine da seme uso un Peters ogni 15-20 giorni 1g/litro da marzo ad ottobre più o meno. Ovviamente vi sono altri granulari eccellenti, ma in genere ci si standardizza su quello di cui si ha esperienza. Non uso assolutamente concimazione organica, salvo la miscelazione di cornunghia in sede di impianto/rinvaso ad evitare la formazione di funghi ed/o fermentazioni non richieste.
Dimenticavo, il chelato fogliare può essere utile come intervento di emergenza in caso di clorosi conclamata (anche se i risultati non sono mai così rapidi) ma è perfettamente inutile quando le foglie siano ben verdi.

Grazie Kiwoncello, sei stato molto chiaro,
considerando che le mie camelie e azalee sono in piena terra quanta nitro uso?
Per il chelato invece che dosi uso all'occorrenza.
Grazie enzo
 

loli63cam

Esperto di Camelie
A costo di essere ripetitivo vorrei rammentare che le piante acidofile si sono evolute su terreni in pendenza dilavati delle sostanze nutritive e si sono adattate a questo particolare substrato e al trarre nutrimento dal materiale di sottobosco in decomposizione.
Le acidifile non necessitano di chissà quale concimazione per poter essere rigogliose gli bastano due concimazioni di un buon lenta cessione in climi miti, mentre in climi con inverni rigidi è meglio sostituire la concimazione autunnale chimica con una organica.
Altra cosa se si è vivaisti di professione e per poter avere una resa economica si devono ottenere piante che in due anni siano a taglia e numero di boccioli adeguati alla vendita, in questo caso si può parlare di un piano di concimazione che vada a dare i vari elementi in proporzione al richiesta stagionale della pianta, ma a mio parere qui si và "oltre" al giardinaggio.
Enzofin scusa la premessa brutale, ti elenco gli elementi di un concime "professionale" preso da un vivaista di sole camelie del Verbano:
NPK (Mg-S) 19-6-10 (2,3-32) contenente urea formaldeide a basso tenore di cloro ottenuto per miscelazione
azoto (N) totale.................................................................19%
azoto ammoniacale.............................................................11%
azoto dell'urea formaldeide..................................................7,1%
azoto dell'urea formaldeide solubile unicamente in acqua calda..2,7 %
azoto dell'urea formaldeide solubile in acqua fredda.................2,3 %
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico e in acqua.. 6%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua..............................5,4%
Ossido di Potassio (K2O) solubile in acqua...............................10%
Ossido di Magnesio (MgO)...........................................totale2,3%
Anidride Solforica (SO3)......................................................32%

Per il dosaggio che utilizza il vivaista posso prendere informazioni, ma con questo concime io ci vado piano, non mi si è mai seccata una camelia per carenze, ma per eccessi si.
Il sequestrene lo uso raramente a primavera a dosaggio dimezzato rispetto a quanto riportato in etichetta
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Diversi vivaisti qui in zona, Loli e Kiwo, utilizzano anche il Dermazoto (maturo!) in granulometria non quella fine da prato, con ottimi risultati. Solo azoto organico a lenta, lenta cessione. Più reperibile della cornunghia ed utilizzabile anche nei vasi successivamente, senza interrarlo. A conferma di quanto da voi espresso che le Camelie non sono gran mangiatrici...
 

enzofin

Aspirante Giardinauta
Grazie Loli63cam molto preciso e per niente brusco.
Sarebbe ottimo riuscire a capire bene le quantità da utilizzarne e a questo punto anche quale,quanto e come riguardo all'organico che non ho mai usato e non saprei da che parte cominciare.
grazie ancora
Enzo
 

enzofin

Aspirante Giardinauta
Ragazzi,
mi sono riletto tutto il 3d da capo ed effettivamente è molto molto interessante.
Fondamentalmente ci sono due linee di pensiero, chimico per entrambi le concimazioni annuali e 1+1, con l'aggiunta probabilmente di vari microelementi da valutare di volta in volta.
Vedo però che non è facile carpire le dosi giuste nè per i chimici e tantomeno per il guano ad esempio.
Io ho una paura fottuta di bruciare, ma nello stesso tempo non vorrei restare talmente leggero che il concime messo non serva a niente, non è che riuscireste a darmi almeno una indicazione?
LE mie sono piante in piena terra,esposizione Ovest a Bergamo, e un paio di volte l'anno do del chelato per cercare di mantenere acida la terra.
Siete dei grandi
Enzo
 

kiwoncello

Master Florello
Enzo, il chelato non serve per mantenere acido il terriccio: semmai fornisce ferro in forma solubile e rapidamente assimilabile quando l'alcalinità ne impedisca l'assorbimento. Per acidificare (entro un certo limite) servono solfato di ferro od alluminio, zolfo in polvere ecc. Comunque concimando poco le camelie si sbaglia raramente.
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Concordo pienamente con Kiwo. A volte ho dovuto trascurare, per la concimazione/fertilizzazione, piante adulte in grandi vasi: ne ha risentito la vegetazione per la crescita ma, al contrario, la fioritura è stata ancora più bella e cospicua.
Prima di intervenire sul Ph del terreno con alluminio o zolfo (veleni per la maggior parte degli organismi), verifica se c'è un'effettiva necessità. Io ho avuto piacevoli sorprese sull'adattabilità delle camelie, entro certi limiti, a terreni non propriamente confacenti. C'è differenza di comportamento fra le varie specie ed, all'interno delle stesse, anche fra le varietà.
 
Ultima modifica:

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
Hai dimenticato il mitico Peter's nelle sue varie formulazioni.........
se non ho capito male, tu usi il peters per stimolare la crescita (che quindi avviene più rapidamente) delle giovani piante da talea o da seme.
Giusto?
che formulazione usi e dove si acquista questo idrosolubile?

c'è un sito italiano?
 

giulio51

Esperto di Gardenie
La Scotts oltre alla linea Peters Professional, fra cui c'è il 10.52.10 Plant Starter che favorisce la radicazione di giovani piante e delle talee radicate, produce anche la linea Peters Excel, specifica per utilizzo con acque di irrigazione dure. In pratica nell'acqua dura riduce il contenuto di bicarbonati ed abbassa il Ph. Esistono varie tipologie di fertilizzanti idrosolubili o fogliari con differenti titoli. La linea Excel contiene anche Magnesio e microelementi. Sono tutte confezioni da 15 kg.
Sono reperibili presso l'Agraria Checchi Silvano, Pistoia
 
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