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Concimazione Camelia: quando, quanto, come

loli63cam

Esperto di Camelie
A Cesare quel che è di Cesare e a dinogiardino ......:lol:
Su Vita in Campagna di marzo si legge....." Vi consigliamo di somministrare, una sola volta e alle dosi riportate in etichetta, un concime a lenta cessione, in modo che rilasci gradualmente alle piante i nutrienti per circa 6-7 mesi, coprendo le loro esigenze nutritive per l'intero periodo primaverile-estivo.
In alternativa, se il terreno è povero di sostanza organica e humus, somministrate un concime organico, contenente guano (escrementi di uccelli marini) e/o cornunghia (scarti di macellazione dei bovini). In questo caso dovrete effettuare le tre concimazioni in momenti diversi: una a marzo, una a maggio e l'ultima a settembre."
Autore: Andrea dott. Corneo Presidente della Società Italiana della Camelia
 
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kiwoncello

Master Florello
Sì, però si pone il solito problema- Poniamo il caso di piante in vaso: tutti ne abbiamo visto il pane radicale che diventa presto compatto. Buttiamo guano od altro, ovviamente ed inevitabilmente a diretto contatto delle radichette superficiali: come tale le brucerebbe. Neppure a pensare di grattare il terriccio interrando il concime. Allora l'alternativa resta quella di diluirlo in acqua, ma in tal caso ecco una concimazione a rapido effetto e presa, ma necessità di riconcimare quanto prima. Insomma, una specie di fertirrigazione. E allora ripeto, guano, cornunghia ecc. bene nel mix di rinvaso od impianto, ma per vasi con piante assestate da tempo meglio il granulare. Con piante in piena terra c'è più margine di manovra: allora il concime può essere sia pure parzialmente interrato con meno problemi senza paura di fare guai radicali.
 
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dinogiardino

Giardinauta Senior
Giuro non vendo Guano ma....
premesso che il ragionamento che facevo valeva per le piante in terra e quindi penso che parte delle obiezioni siano più che giustificate. devo dire però che proprio per le stesse osservazioni secondo me risulta una soluzione migliore rispetto agli altri concimi organici, la preparazione in polvere non richiede alcun zappettio, spolverata e via, questo vale anche per le piante in vaso, anche se..... due cose:
per mia convinzione personale ritengo "inutile" la concimazione organica nelle colture in vaso, a meno che si tratti di orticole, e quindi per i contenitori cmq non utilizzerei un concime organico se non in fase di impianto.
se proprio uno volesse utilizzare l'organico ci sono delle preparazioni di guano e/o cornunghia o altri concimi in formulazione organo minerale, che quest'anno io ad esempio proverò per i limoni, e avevo intenzione di provare su una camelia in contenitore ma che ho traslocato a terra :lol:
 

dinogiardino

Giardinauta Senior
beh... perchè cmq il contenitore è cmq un habitat chiuso e artificioso e quindi fuori dal ciclo che si può avere nelle colture in piena terra dove con la concimazione organica restituiamo al terreno ciò che le piante consumano ma in un ciclo che vede altri fattori (lombrichi, funghi, ecc.) giocare un ruolo determinate.
quindi non che in un vaso ciò non si possa fare, ma sinceramente vedo la cosa realisticamente poco efficace.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
Per riprendere questo interessante 3d dove tutti abbiamo da imparare, io per primo
Sono d'accordo con te dinogiardino che l'ambiente del vaso sia più "sterile" e sicuramente meno ricco di microorganismi di una piena terra, ma comunque a suo modo è un microcosmo se vuoi più delicato ma comunque vitale.
Ritengo che un piano di concimazione con valore nazionale non abbia alcun senso, troppe le differenze climatiche e parlando di sempreverdi in vaso la cosa si complica notevolmente.
L'uso di concime a matrice organica anche in un vaso a mio parere va' nella direzione di dare un supporto alla pianta di lenta assimilazione per la (dura per la mia zona) stagione invernale per poi essere pronti alla ripresa del pieno ciclo vitale a febbraio-marzo.
Concimare a settembre con concimi che hanno una componente azotata in parte di pronto rilascio vuol dire nuove cacciate che difficilmente lignificheranno in tempo prima delle gelate e se poi i vasi sono destinati al ricovero in serra fredda con poca luce, sicuramente si avrà un eccesso di salinità con risultati disastrosi (esperienza personale, purtroppo).
Se prendiamo come esempio la zona di Kiwo le condizioni climatiche sono completamente diverse, penso si possa tranquillamente concimare con del lunga cessione due volte l'anno.
 
S

susie

Guest
Se prendiamo come esempio la zona di Kiwo le condizioni climatiche sono completamente diverse, penso si possa tranquillamente concimare con del lunga cessione due volte l'anno.
per la nostra zona climatica quindi proponi una concimazione organica in autunno?
 

loli63cam

Esperto di Camelie
per la nostra zona climatica quindi proponi una concimazione organica in autunno?

Premettendo che le piante acidofile per loro stessa natura non necessitano di grosse concimazioni e che al contrario soffrono molto gli eccessi, concimo poco.
Normalmente quando acquisto una camelia per quell'anno non la concimo, quando rinvaso una camelia se uso un terriccio per acidofile non aggiungo altro. Concimo le altre con un lenta cessione a primavera, ho provato ad aggiungere cornunghia in autunno, ma l'ho fatto in piante adulte che sapevo per certo che non avrei ricoverato in serra fredda.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
E la spolveri sopra? e non brucia le radichette superficiali?
La cornunghia cosi come i lupini non sono derivati da deiezioni di animali come il guano o lo stallatico e non hanno queste controindicazioni.
La cornunghia è ricavata da corna e unghie animali, ho provato ad aggiungerla mischiata ad aghi di pino in autunno sopra il terriccio, non si può certo parlare di azione prorompente, la trasformazione è lenta e richiede tempo e la quantità di azoto contenuta non certo elevata. Per i risultati bisogna attendere sul lungo periodo, vedremo.
 

dinogiardino

Giardinauta Senior
si infatti... facci sapere come va la cornunchia come concimazione di superficie, è la prima volta che ne sento parlare. anche perchè un minimo il terreno andrebbe lavorato per incorporarla al substrato. che tipo di preparazione hai trovato ? in genere è molto grossolana o pellettata...
io la uso regolarmente nelle buche di impianto di tutte le piante, anche la cornunghia come il guano ha una componente fosforica che stimola la radicazione ma anche la produzione di nuove gemme da fiore.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
si infatti... facci sapere come va la cornunchia come concimazione di superficie, è la prima volta che ne sento parlare. anche perchè un minimo il terreno andrebbe lavorato per incorporarla al substrato. che tipo di preparazione hai trovato ? in genere è molto grossolana o pellettata...
io la uso regolarmente nelle buche di impianto di tutte le piante, anche la cornunghia come il guano ha una componente fosforica che stimola la radicazione ma anche la produzione di nuove gemme da fiore.
Ne ho trovate delle confezioni con una pezzatura piccola, ma sicuramente è più comune in formato grossolano.
In preparazione dell'inverno, passato il caldo atroce metto uno strato di aghi di abete di 5-6 cm nei vasi, la cornunghia l'ho messa tra il substrato e (quando possibile incorporata) e lo strato di aghi parzialmente decomposti. Sono vasi da 40 in sù di camelie japoniche destinate a sopportare i rigori dell'inverno, lo strato di aghi lo metto a protezione delle radici superficiali.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
Io la cornunghia la aggiungo d'abitudine nel mix di rinvaso....
Ottima cosa! Ritengo la cornunghia un ottimo ammendante a lenta cessione.
Il problema mi si pone nelle annate in cui non rinvaso la pianta, in questo caso la prova era aggiungerla sopra al terriccio.
Prima o poi proverò a concimare anche a settembre su qualche esemplare, tanto per testare la cosa, con un lenta cessione, vedremo il risultato.
 

kiwoncello

Master Florello
Ne ho trovate delle confezioni con una pezzatura piccola, ma sicuramente è più comune in formato grossolano.
In preparazione dell'inverno, passato il caldo atroce metto uno strato di aghi di abete di 5-6 cm nei vasi, la cornunghia l'ho messa tra il substrato e (quando possibile incorporata) e lo strato di aghi parzialmente decomposti. Sono vasi da 40 in sù di camelie japoniche destinate a sopportare i rigori dell'inverno, lo strato di aghi lo metto a protezione delle radici superficiali.

Bé, distribuita sotto lo strato pacciamante dovrebbe decomporsi lentamente e funzionare: in fin dei conti faccio lo stesso col granulare a lenta biannuale.
 

kiwoncello

Master Florello
Sì, concimo due volte soltanto, a marzo e settembre/ottobre con granulare a lenta cessione sparso in superficie: mai esagerare con le concimazioni....
 
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