DA:
http://www.sider-italia.it/alati/index.htm
Zanzare
Sono Ditteri dell'Ordine dei Nematoceri e si possono dividere in due grandi gruppi: zanzare non malariche (appartenenti al Genere Culex) e zanzare malariche (appartenenti al Genere Anopheles).
La zanzara comune, Culex pipiens, è un piccolo insetto munito di apparato boccale succhiatore e pungente.
Le femmine depongono le uova nelle acque stagnanti (canali, fontane, tombini di sgrondo, pozze, ecc.) a livello delle quali si sviluppano le larve; queste si presentano allungate, con capo ben sviluppato ed organi boccali atti a masticare. All'apice dell'addome si trovano due tubetti attraverso i quali viene attinta l'aria dalla superficie dell'acqua, per cui è facile intuire che ci stiamo riferendo ad esseri anfibi. Le larve si nutrono di piccoli organismi acquatici; ben presto si mutano in crisalidi che presentano corpo breve ed ingrossato, con un'appendice mediante la quale possono nuotare ed arrivare alla superficie dell'acqua per respirare l'aria mediante due tubetti simili a quelli precedentemente descritti.
Una volta mature, il rivestimento delle crisalidi si fende per far fuoriuscire l'individuo ormai adulto che, prima di spiccare il volo, se ne sta per un certo periodo di tempo posato sulle spoglie del rivestimento stesso.
Come noto, i maschi non hanno istinti sanguisughi, ed il loro nutrimento è costituito da succhi vegetali; quindi le femmine sono i soli individui che pungono l'Uomo, nutrendosi del suo sangue, in assenza del quale le larve non possono maturare.
La lotta contro le mosche risulta senz'altro più agevole, in quanto i prodotti larvicidi atti al debellamento delle forme giovanili presentano anche un'azione abbattente nei confronti degli individui adulti, e viceversa; per ciò che concerne le zanzare invece, il discorso si complica in maniera considerevole. Infatti, se le miscele moschicide (larvicide ed adulticide) agiscono in maniera ottimale anche contro le zanzare adulte, non esplicano alcuna azione abbattente nei confronti delle loro larve, che, come precedentemente detto, si sviluppano nell'acqua e quindi sono presenti ovunque vi sia anche una ridotta quantità di tale elemento naturale.
Vanno quindi opportunamente scelti principi attivi a spiccata e specifica azione larvicida, da distribuire segnatamente a livello di tutti quei siti ove si trovi acqua stagnante (tombini, caditoie, scoline, fogne, depuratori, etc.).
I mezzi e le attrezzature da impiegarsi per l'espletamento di dette operazioni variano a seconda dell'orografia del territorio da bonificare, nonché della sua ampiezza. Solitamente comunque, ci avvaliamo di attrezzature irroranti montate su mezzi mobili; nel caso in cui, poi, l'area da trattare sia notevolmente vasta, come ad esempio nel caso di uno o più Comuni, siamo soliti intervenire con il mezzo aereo (elicottero o Piper).
E' ovvio che i trattamenti di disinfestazione contro questi alati vengono di norma effettuati a livello delle aree esterne, compresa l'eventuale vegetazione circostante, anche se, logicamente, la loro presenza negli ambienti interni non rappresenta un evento molto raro. Naturalmente, a seconda che l'applicazione abbia luogo fuori o dentro un edificio, saranno impiegati differenti principi attivi.