miciajulie
Fiorin Florello
riprendendo un po' quello che altri hanno detto, e che avvalora, secondo me, proprio il senso delle sfaccettature... mi sono studiata, mi sono amata, odiata, compresa, sopportata, supportata (r, non s, mi raccomando), condannata, perdonata e chi più ne ha più ne metta. non sto cercando nei vs interventi nulla che mi possa aiutare a capire me stessa, ci ho rinunciato da parecchio, in toto. nè aiutarmi a trovare difetti da correggere o spigoli da smussare. mi fa piacere leggere che non sono la sola a notare le discrepanze, a volte gigantesche, tra come mi sembra di essere e come vengo vista nel momento contingente. se faccio una tenerellata a mio marito (non intendo fisica) e mi sento dire 'sembri un rullo compressore', capite, vero, che ho di che rimanerne basita. altra cosa: ho le mie idee (sì, qualcuna ce l'ho), la mia testa, le mie convinzioni; di certo se qualcuno, anche per me importante, con cui sono in contatto non le condivide, non le cambio per assecondare, per 'piacere'. non cerco l'approvazione ad ogni costo, non sono particolarmente simpatica, in generale, credo che chi non mi vede con costanza possa aver avuto l'impressione di trovarsi davanti un generale di corpo d'armata piuttosto che una miciona. ciò non toglie, però, che sono ben lungi dalla posizione di castelli, per esempio. non riesco a far mio il concetto 'se vado bene a me stessa, che gli altri si ...'. è la prima parte del concetto che già, in me, lascia parecchio a desiderare