Ti credo se dici di abbeverarla. Il fatto è però questo: ha tre foglie, delle quali una è piuttosto grande, che traspirano. Le radici invece sono corte e piuttosto vecchie, legnose, e non assorbono acqua con la stessa efficacia di un tempo. Scommetto che quelle radici non cambiano colore quando sono bagnate. Infatti ora che sono asciutte sono marroni anziché grigie.
In breve, il sistema radicale è sottodimensionato rispetto alle necessità idriche delle foglie. Inoltre la pianta deve essere stressata perché nonostante sia il periodo giusto non vedo nemmeno una testolina di radice nuova.
Personalmente penso che un bagno a settimana sia largamente insufficiente, soprattutto se dopo la tieni a radici al vento. Penso che io gliene farei uno al giorno. E spruzzerei delicatamente le foglie, sopra e sotto, dalle sei alle otto volte al giorno, in pratica ogni volta che ci passo davanti e vedo le foglie asciutte. Dato che in questo momento il mio scopo sarebbe tenerla umida costantemente, grande attenzione va data al ristagno di acqua nelle ascelle foliari. Non deve accadere. Ecco perché vaporizzerei con delicatezza, in modo da non creare gocce troppo grosse che poi scivolano in basso e mi costringono ad asciugare col fazzoletto le ascelle.
Userei sempre acqua piovana, se disponibile, e sempre garbatamente fertilizzata.
È un lavoraccio ma si può fare e le phal (di amici con poca esperienza) le salvavo sempre, ma servivano settimane o mesi, a seconda del periodo dell'anno.
Oppure regalala a qualche appassionato con spirito crocerossino e riparti con una phal sana (ripeto, non ti prendo in giro: io preferirei fare così persino sapendo che sono tranquillamente in grado di recuperare phal sull'orlo della fossa, perché sì le amo molto ma ho già un milione di altre passioni e il tempo è poco per stare dietro a tutto nel modo in cui vorrei e... bisogna scegliere le proprie battaglie)