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Ciliegio infestato da afidi: soluzioni e consigli per il futuro

*Manù*

Aspirante Giardinauta
Buongiorno

Ho bisogno di consigli per un problema con il ciliegio nel mio giardino, è fortemente infestato di afidi neri in molti punti, tutto ciò che si trova sotto è appiccicoso di melata ed alcune piante che si trovano sotto cominciano a risentirne.
Controluce si vedono le goccioline cadere come una pioggerellina fine!
Ho spruzzato 3/4 giorni fa una soluzione di sapone potassico e olio di neem, stasera o domani, come letto qui su altri post simili, metterò dell'adesivo intorno al tronco per bloccare le formiche.
Mi trovo in difficoltà essenzialmente per due motivi: il primo è che temo di dover passare a soluzioni più "incisive" (piretro?) ma ho paura di danneggiare gli uccelli che mangiano le ciliegie, il secondo è che il ciliegio è alto circa 4 metri e non so come arrivare a trattare bene fino in cima!
Come procedere in questi casi? Non ho esperienza di cura di alberi, sono in questa casa da poco e non ho mai avuto un giardino (comincio a credere che gli alberi da frutto siano potati bassi per questo motivo)
Quali soluzioni posso adottare? Lascio fare alla natura? Ed in questo caso devo rassegnarmi all'idea che tutto ciò che si trova sotto al ciliegio fino a ottobre sia appiccicoso? Uso il piretro se non danneggio passerotti, merli e pappagalli?
Per il futuro mi oriento per accorciare in altezza i rami a vantaggio di una maggiore gestibilità? So che il ciliegio tollera male forti potature.
Sono l'unica ad avere questi problemi?
Aiutatemi ad aiutare il mio ciliegio
Grazie
 

Andrea f

Aspirante Giardinauta
Allora, gli afidi sono una condizione piuttosto grave per la pianta poiché oltre alla sottrazione di linfa e all’accartocciamento delle foglie gli afidi causano due grossi problemi:
-1) la melata (il liquido appiccicoso che secernono) offre un terreno di crescita ideale per i funghi e i patogeni che provocano una malattia grave chiamata fumaggine.
-2) inoltre gli afidi con le loro punture, trasmettono facilmente malattie virali che non sono curabili come la SHARKA DELLE DRUPACEE che causa la morte della pianta. In generale tutte piante attaccate da virosi trasmesse dagli afidi non hanno chance di sopravvivere.

Detto ciò ti consiglio di trattare con il piretro o meglio con dei piretroidi (derivati del piretro e più forti ma non biologici, anche se ti consiglio di usarli comunque per salvare la pianta) addizionati con dell’olio bianco estivo che ne aumenta l’adesività e la protezione dai raggi solari. Puoi utilizzare prodotti a base di DELTAMETRINA.

Inoltre tu addizionando il sapone molle all’olio di neem hai azzerato le capacità insetticide dell’olio di neem!! (Che sono già molto scarse di suo) poiché l’olio di neem (e anche il piretro) anno bisogno di un ph neutro-sub acido per agire e tu aggiungendo il sapone molle (ph 8-9 ovvero molto basico) hai alcalinizzato la soluzione, azzerando l’olio di neem. Infatti il sapone molle non va miscelato con nessun agrofarmaco a reazione neutra o sub acida (come lo zolfo, il rame, il neem, il piretro, l’olio bianco...) poiché ne altera il ph causando anche danni alla pianta (come sarebbe accaduto se lo avessi miscelato allo zolfo!!!). Perció si aggiunge l’olio bianco e non il sapone come adesivante sia all’olio di neem che al piretro.

Il piretro e i piretroidi (anche quelli piú potenti) sono di una tossicità trascurabile per gli uccelli, gli anfibi e i rettili mentre sono di grande tossicità per gli insetti (infatti è un insetticida) e per i pesci (peró non credo che tu ti diverta a sversare insetticidi nei laghi giusto?? :))

invece per trattare la chioma alta diversi metri devi assolutamente acquistare un atomizzatore a scoppio per indirizzare il getto ad alta pressione fino alle foglie sulla cima della pianta.

Detto tutto ciò se nemmeno il trattamento con piretro/piretroidi funzionasse allora per salvare la pianta dovresti usare un insetticida sistemico a base di FLONICAMID o ACETAMIPRID (non sono biologici e perció ti consiglio magari di trattare dopo la raccolta delle ciliegie), l’unico di questi senza patentino penso sia l’EPIK SL. Però prima di usare questi prova con il piretro.
 

*Manù*

Aspirante Giardinauta
Allora, gli afidi sono una condizione piuttosto grave per la pianta poiché oltre alla sottrazione di linfa e all’accartocciamento delle foglie gli afidi causano due grossi problemi:
-1) la melata (il liquido appiccicoso che secernono) offre un terreno di crescita ideale per i funghi e i patogeni che provocano una malattia grave chiamata fumaggine.
-2) inoltre gli afidi con le loro punture, trasmettono facilmente malattie virali che non sono curabili come la SHARKA DELLE DRUPACEE che causa la morte della pianta. In generale tutte piante attaccate da virosi trasmesse dagli afidi non hanno chance di sopravvivere.

Detto ciò ti consiglio di trattare con il piretro o meglio con dei piretroidi (derivati del piretro e più forti ma non biologici, anche se ti consiglio di usarli comunque per salvare la pianta) addizionati con dell’olio bianco estivo che ne aumenta l’adesività e la protezione dai raggi solari. Puoi utilizzare prodotti a base di DELTAMETRINA.

Inoltre tu addizionando il sapone molle all’olio di neem hai azzerato le capacità insetticide dell’olio di neem!! (Che sono già molto scarse di suo) poiché l’olio di neem (e anche il piretro) anno bisogno di un ph neutro-sub acido per agire e tu aggiungendo il sapone molle (ph 8-9 ovvero molto basico) hai alcalinizzato la soluzione, azzerando l’olio di neem. Infatti il sapone molle non va miscelato con nessun agrofarmaco a reazione neutra o sub acida (come lo zolfo, il rame, il neem, il piretro, l’olio bianco...) poiché ne altera il ph causando anche danni alla pianta (come sarebbe accaduto se lo avessi miscelato allo zolfo!!!). Perció si aggiunge l’olio bianco e non il sapone come adesivante sia all’olio di neem che al piretro.

Il piretro e i piretroidi (anche quelli piú potenti) sono di una tossicità trascurabile per gli uccelli, gli anfibi e i rettili mentre sono di grande tossicità per gli insetti (infatti è un insetticida) e per i pesci (peró non credo che tu ti diverta a sversare insetticidi nei laghi giusto?? :))

invece per trattare la chioma alta diversi metri devi assolutamente acquistare un atomizzatore a scoppio per indirizzare il getto ad alta pressione fino alle foglie sulla cima della pianta.

Detto tutto ciò se nemmeno il trattamento con piretro/piretroidi funzionasse allora per salvare la pianta dovresti usare un insetticida sistemico a base di FLONICAMID o ACETAMIPRID (non sono biologici e perció ti consiglio magari di trattare dopo la raccolta delle ciliegie), l’unico di questi senza patentino penso sia l’EPIK SL. Però prima di usare questi prova con il piretro.
Grazie per le spiegazioni
Speravo in un approccio più "green" del problema, si vede che ne capisco poco
Sapone molle e olio di neem mi sono stati venduti insieme proprio allo scopo di associarli ed in buona fede mi sono fidata.
Ci sono già in azione diverse coccinelle, ne vedo alcune sulle foglie e spesso le recupero con un retino dal laghetto. Immagino stiano facendo la loro parte ma evidentemente non basta
Il nastro adesivo alla base del tronco ad oggi blocca ancora il flusso delle formiche. C'è uno strato nero di afidi appiccicato sopra
Effettivamente sotto al ciliegio (devo spostarlo ma cambia poco, sarebbe comunque molto vicino) ho un minilaghetto con dei medaka. Non so se coprendolo con un telo di plastica per qualche giorno li salverei dal piretro, mi resta comunque complicato spruzzarlo fino in cima: tra la spesa dell'atomizzatore, una scala adatta, la mia inesperienza ed il rischio di farmi male forse mi conviene affidarmi a qualcuno di più esperto
Perdere il raccolto non mi interessa, l'importante è non danneggiare gli uccelli che le mangiano.
Finora ho avuto a che fare con quelle bestiacce fino a massimo 80 cm di altezza, così mi sembra di dover affrontare una montagna
 

Andrea f

Aspirante Giardinauta
Magari se ti affidi a dei controterzisti o ad un giardiniere (che possiede l’atomizzatore) e tu procuri il prodotto loro te lo fanno il trattamento... la dose letale per i pesci della DELTAMETRINA (testato su trota iridea) è poco meno di 1 mg di sostanza per litro di acqua. Calcolando velocemente la dose di sostanza che viene irrorata su una pianta di quella grandezza esce fuori un risultato di 135 mg di DELTAMETRINA per la tua pianta quindi secondo me mettere il telo sopra il laghetto e lasciarlo per 2-3 giorni magari riuscirebbe a preservare i pesci anche se comunque un po’ di rischio per i pesci c’è comunque
 

*Manù*

Aspirante Giardinauta
Magari se ti affidi a dei controterzisti o ad un giardiniere (che possiede l’atomizzatore) e tu procuri il prodotto loro te lo fanno il trattamento... la dose letale per i pesci della DELTAMETRINA (testato su trota iridea) è poco meno di 1 mg di sostanza per litro di acqua. Calcolando velocemente la dose di sostanza che viene irrorata su una pianta di quella grandezza esce fuori un risultato di 135 mg di DELTAMETRINA per la tua pianta quindi secondo me mettere il telo sopra il laghetto e lasciarlo per 2-3 giorni magari riuscirebbe a preservare i pesci anche se comunque un po’ di rischio per i pesci c’è comunque
Si c'è un garden vicino a me con dei giardinieri che a richiesta fanno trattamenti, è già venuto per potare il ciliegio e curare il limone.
I pesci potrei coprirli o addirittura spostare il tutto temporaneamente. L'unico dubbio è come gestire trattamenti più "incisivi" rispetto ai vicini perché il ciliegio si trova al confine con i giardini di due vicini ed uno ha piante da frutto e galline. Devo sicuramente avvisarli
 
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