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Cicoria rossa a palla

Vittoria52

Aspirante Giardinauta
Ciao ortolani. Ho sentito che per incoraggiare la formazione della tipica palla nella cicoria di Verona occorre recidere le foglie quando sono abbastanza alte. In quale periodo conviene farlo? Vale anche per la cicoria di Treviso, quella con la forma allungata? Grazie.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Ciao ortolani. Ho sentito che per incoraggiare la formazione della tipica palla nella cicoria di Verona occorre recidere le foglie quando sono abbastanza alte. In quale periodo conviene farlo? Vale anche per la cicoria di Treviso, quella con la forma allungata? Grazie.
Mai fatto. Il cespo e la palla si formano con temperature di 10 o meno senza fare nulla.
 

danielep

Florello Senior
Ciao ortolani. Ho sentito che per incoraggiare la formazione della tipica palla nella cicoria di Verona occorre recidere le foglie quando sono abbastanza alte. In quale periodo conviene farlo? Vale anche per la cicoria di Treviso, quella con la forma allungata? Grazie.
La cicoria a palla (di Chioggia, di Verona) o rosa (di Mantova) si formano normalmente all'interno del cespo, col freddo, come dice @Stefano Sangiorgio . Per il radicchio di Treviso è necessaria una "forzatura" tipo quella che dici tu, ma più elaborata . L'ho fatto, a suo tempo, quando ancora i dinosauri scorrazzavano liberi :cool: Non ricordo più. So che il prezzo del tardivo, più bianco e croccante e meno amaro, è giustificato dal procedimento laborioso. Domani vado a leggere su di un manuale antico e riferisco...
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
La cicoria a palla (di Chioggia, di Verona) o rosa (di Mantova) si formano normalmente all'interno del cespo, col freddo, come dice @Stefano Sangiorgio . Per il radicchio di Treviso è necessaria una "forzatura" tipo quella che dici tu, ma più elaborata . L'ho fatto, a suo tempo, quando ancora i dinosauri scorrazzavano liberi :cool: Non ricordo più. So che il prezzo del tardivo, più bianco e croccante e meno amaro, è giustificato dal procedimento laborioso. Domani vado a leggere su di un manuale antico e riferisco...
Ecco come fanno per il radicchio rosso di Treviso: dopo le prime gelate che bruciano le foglie esterne si estirpano le piante, si sfogliano dalle sole foglie esterne rovinate e si mettono con il fittone a bagno in tiepide acque di risorgiva in appositi locali, alias, serre, buie. I cespi, emettono così, le caratteristiche foglie rosse croccanti con nervatura centrale bianca. Prima della vendita ogni cespo viene toelettato in modo da tenere solo il cuore nuovo. Pare che l' idea sia nata per caso quando da un mazzo di piante dimenticato in una carriola, qualcuno ha iniziato a sfogliare un cespo e, sotto le foglie vizze, ha visto quelle nuove rosse. Per la produzione casalinga, basta, dopo i primi geli, estirpare le piante, invasarle in cassette, tagliare tutte le foglie a due cm sopra il colletto e porre i vasi in cantine tiepide e buie. Germoglieranno presto le foglie nuove tanto gradite per l' estetica e il sapore amarognolo.
 

danielep

Florello Senior
Ecco come fanno per il radicchio rosso di Treviso: dopo le prime gelate che bruciano le foglie esterne si estirpano le piante, si sfogliano dalle sole foglie esterne rovinate e si mettono con il fittone a bagno in tiepide acque di risorgiva in appositi locali, alias, serre, buie. I cespi, emettono così, le caratteristiche foglie rosse croccanti con nervatura centrale bianca. Prima della vendita ogni cespo viene toelettato in modo da tenere solo il cuore nuovo. Pare che l' idea sia nata per caso quando da un mazzo di piante dimenticato in una carriola, qualcuno ha iniziato a sfogliare un cespo e, sotto le foglie vizze, ha visto quelle nuove rosse. Per la produzione casalinga, basta, dopo i primi geli, estirpare le piante, invasarle in cassette, tagliare tutte le foglie a due cm sopra il colletto e porre i vasi in cantine tiepide e buie. Germoglieranno presto le foglie nuove tanto gradite per l' estetica e il sapore amarognolo.
Esattamente! Mi hai risparmiato di andarmelo a cercare. Nb. I locali citati da Ste, esistevano, un tempo, presso tutte le "residenze" agricole e si chiamavano "stalle". La temperatura e l'umidità erano assicurate dalle vacche e gli angoli bui non mancavano....
 
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Vittoria52

Aspirante Giardinauta
Siete impagabili! Naturalmente non mi sogno di seguire questa procedura complessa! Non ho le mucche e nemmeno la stalla, per non parlare dell'acqua di risorgiva! Tutt' al più posso togliere qualche pianta e dimenticarmela nella carriola . . .
A parte gli scherzi, proverò a tagliare le foglie più esterne e aspetterò pazientemente la formazione delle "teste". Grazie, è sempre un piacere leggervi.
 
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