hermioneat
Florello
Avrebbe compiuto 14 anni l'11 di giugno ma non ci è arrivato. Il figlio della mia Jerry ha raggiunto la sua mamma sulle grandi nuvole...
Era malato da tempo e andava accudito come un bambino in fasce. La cataratta gli impediva di vedere e toccava sempre tenergli il piattino del cibo sotto al naso altrimenti non lo trovava.
Le vertebre lombari incollate e l'artrosi all'anca lo aveva dappprincipio solo reso dolorante e poi bloccato da impedirgli di lavarsi e muoversi con l'agilità tipica di un gatto. Un brutto male ha fatto il resto. Stanotte è entrato iin agonia e stamattina se ne è andato.
E Mirtilla, la peste, la diavoletta che mentre ne combina due sta già pensando a combinarne altre, si è di nuovo dimostrata di una sensibilità e di una umanità incredibile.
Da ieri pomeriggio pareva un'anima in pena. Gli girava attorno, le annusava, lo leccava. Ogni tanto gli portava la pallina di carta perchè giocasse. Stamani non riuscivamo a toglierla di torno a Ponpon e allora lo abbiamo chiuso in un'altra stanza. Che morisse tranquillo, almeno. Ogni tanto andavamo a vederlo ma era sempre lì.
Lei è andata a dormire sul divano poi, di colpo , si è fiondata contro la porta. Ritta sulle zampe posteriori, appoggiata alla porta ha iniziato a miagolare con insistenza. Siamo entrate, mia madre ed io e pochi minuti dopo, , forse nemmeno minuti, Ponpon ha esalato l'ultimo respiro. Se non fosse stato per Mirti non avremmo potuto raccoglier il suo ultimo saluto... non avremmo potuto salutarlo noi prima dell'ultimo viaggio.
E così, la stirpe della mia bellissima Briciola è terminata. Lei è morta tantissimi anni fa. Jerry sua figlia il 15 di novembre dello scorso anno e adesso Ponpon, figlio di Jerry e nipote di Briciola.
Tre gatti tutti bianchi ma con la coda nera. La nonna non aveva le macchie nere sulla testa, però....
Ciao Ponpon. Ti avevamo chiamato così perchè quando sei nato eri così grasso da assomigliare proprio ad un ponpon di lana bianca. Oggi eri quasi piccolo come allora, consumato dalla malattia.
Non ti dimenticheremo. Ciao
http://imageshack.us
Era malato da tempo e andava accudito come un bambino in fasce. La cataratta gli impediva di vedere e toccava sempre tenergli il piattino del cibo sotto al naso altrimenti non lo trovava.
Le vertebre lombari incollate e l'artrosi all'anca lo aveva dappprincipio solo reso dolorante e poi bloccato da impedirgli di lavarsi e muoversi con l'agilità tipica di un gatto. Un brutto male ha fatto il resto. Stanotte è entrato iin agonia e stamattina se ne è andato.
E Mirtilla, la peste, la diavoletta che mentre ne combina due sta già pensando a combinarne altre, si è di nuovo dimostrata di una sensibilità e di una umanità incredibile.
Da ieri pomeriggio pareva un'anima in pena. Gli girava attorno, le annusava, lo leccava. Ogni tanto gli portava la pallina di carta perchè giocasse. Stamani non riuscivamo a toglierla di torno a Ponpon e allora lo abbiamo chiuso in un'altra stanza. Che morisse tranquillo, almeno. Ogni tanto andavamo a vederlo ma era sempre lì.
Lei è andata a dormire sul divano poi, di colpo , si è fiondata contro la porta. Ritta sulle zampe posteriori, appoggiata alla porta ha iniziato a miagolare con insistenza. Siamo entrate, mia madre ed io e pochi minuti dopo, , forse nemmeno minuti, Ponpon ha esalato l'ultimo respiro. Se non fosse stato per Mirti non avremmo potuto raccoglier il suo ultimo saluto... non avremmo potuto salutarlo noi prima dell'ultimo viaggio.
E così, la stirpe della mia bellissima Briciola è terminata. Lei è morta tantissimi anni fa. Jerry sua figlia il 15 di novembre dello scorso anno e adesso Ponpon, figlio di Jerry e nipote di Briciola.
Tre gatti tutti bianchi ma con la coda nera. La nonna non aveva le macchie nere sulla testa, però....
Ciao Ponpon. Ti avevamo chiamato così perchè quando sei nato eri così grasso da assomigliare proprio ad un ponpon di lana bianca. Oggi eri quasi piccolo come allora, consumato dalla malattia.
Non ti dimenticheremo. Ciao
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