Stasera si mangia un'accoppiata romana: frittata con i carciofi e puntarelle col pistacchio.
Approfittando della splendida giornata, anche se con qualche disagio (ogni anno che passa la terra si abbassa!!!!!), ho raccolto un cesto di verdure selvatiche nel mio guardino (circa 3/4 di cicoria, crispigni, tarassaco e qualche foglia di borragine), e domani farò un'acquacotta alle verdure selvatiche, un piatto "povero" antico, che trovo molto buono nella sua semplicità.
Per chi non la conoscesse, metto la ricettina
X 4 persone
1 kg peso pulita di cicoria selvatica (in mancanza Catalogna o, spettacolare, anche cardi, luppolo, funghi, ortica, crescione, asparagi selvatici, tarassaco, bieta, crispigni, borragine…….)
4 uova
4 fette di pane raffermo
pecorino grattugiato
olio evo
Sale e pepe
Aglio (facoltativo)
Mondare e lessare la cicoria in acqua salata, scolarla tritarla grossolanamente e disporla nelle scodelle sopra ad una fetta di pane raffermo abbrustolite da ambo i lati (volendo si possono strofinare con uno spicchio d’aglio). Nell’acqua rimasta cuocere per circa 2 minuti (il tuorlo deve rimanere liquido e, al taglio, miscelarsi con il “brodo” e il pecorino) 4 uova in camicia, salale e peparle, disporle nelle quattro scodelle, coprire a coprire con l’acqua di cottura, irrorare con un buon olio evo e spolverare con del pecorino.
Preparazione 15 minuti
Cottura 30 minuti
E’ possibile far prima lessare delle patate a spicchi e a metà cottura aggiungere, poi, la cicoria; si possono aggiungere anche delle carote, dei pomodorini, foglioline di Nepitella......