Se la risposta sarebbe SI, mi potreste anche dare una mano nel dirmi cosa dovrei usare. Sono sicura che oltre a terreno nel vaso ci si deve mettere anche altro, vero?
Ogni volta che l'ho comprato ho sempre avuto la gentilezza di un signore nel palazzo che mi ha fatto questo piacere ma adesso, per voler anch'io imparare sarei disposta a farlo con le mie mani. Se mi potreste anche su questo aiutare!
Ciao
Come ti è stato detto non è il momento adatto al trapianto o rinvaso ed in questo periodo sarebbe una operazione di emergenza, in caso di grave pericolo, quindi se la tua pianta sta bene, rimanda questa operazione al periodo più favorevole.
A parte questo, sappi che la carmona non è una pianta troppo facile e addirittura da molti è considerata un po' difficile.
Se la tua sta bene, goditela e mentre lo fai documentati sul suo "caratterino" e su come si esegue un rinvaso.
Il rinvaso lo si fa di routine quando le radici hanno riempito il vaso e praticamente soffocano.
Lo si fa anche eccezionalmente quando sono forti i sospetti che le radici marciscano.
Un rinvaso lo si fa anche quando la pianta, dopo essere cresciuta adeguatamente la si vuol mettere in un vaso bonsai, oppure quando la pianta ancora piccola viene messa in "terra piena" oppure in vaso grande, allo scopo di farla crescere.
Siccome uno dei problemi più gravi è il rischio di ristagni d'acqua, il terriccio deve essere molto drenante. Per ottenere questo, nel terriccio si deve EVITARE di aggiungere argilla espansda e si deve invece mescolare il terriccio con materiale inerte come sabbia di grana media oppure lapillo vulcanico oppure pomice, oppure ancora altri prodotti specifici come akadama o altro, sempre in grani non troppo grandi. Se li acquisti in negozi per bonsaisti hanno un prezzo diverso che nei centri per l'edilizia. Ti raccomando la pomice e la sabbia, ma anche gli altri vanno bene per miscelarli singolarmente o anche assieme con del terriccio.
La parola terriccio sui sacchi in vendita è spesso forviante e forse di proposito. Il terriccio è spesso chiamato "terriccio universale" e fa pensare ad una miscela già composta che va bene per tutte le piante. Di solito invece è solo uno dei componenti (spesso neppure tanto idoneo) per miscelarlo con l'inerte o gli inerti che sceglierai.
La prima distinzione del terriccio è "per acidofile" o "per non acidofile", ma non è sufficiente per fare la scelta giusta. In tutti i casi l'acidità del terriccio la si può correggere con altri elementi che la riducono o l'aumentano.
Una parte importantissima è la tecnica con cui la pianta deve essere disposta nel vaso e come le radici devono essere pulite ed in molti casi diradate o addirittura ridotte. La pianta deve anche essere legata al vaso, anche perché i bonsai non dispongono di radici capaci di garantire un sicuro ancoraggio.
Come vedi di carne al fuoco ne va messa molta. Si tratta di numerosi concetti, per lo più semplici e di facile comprensione, ma numerosi al punto che le prime volte un principiante può trovarsi un po' impacciato.
Io per il momento devo interrompere qui, ma non vuol dire che voglia negarti le pur poche spiegazioni ed i consigli che sono in grado di darti.
Ciao