Bruciature e identificazioni

[armagon]

Ciao a tutti!
Sono tornato dalle ferie ed eccomi qui.
La prima cosa appena sono entrato in casa è andare a controllare le mie piate grasse.
Devo dire che sono soddisfatto delle loro condizioni eccetto qualche specie che mi ha dato problemi nonostante fossero già abituate al sole dalle 7 alle 10 poi andavano in penombra poi riprendeva il sole alle 15,30 in poi. Questo metodo non ha portato a scottature e dopo un mesetto prima delle ferie ho provato a lasciare qualche piantina in esposizione completa da mattina a sera. Il risultato:

Questa pianta non ha subito nessuna bruciatura anzi restando al sole da mattina a sera ha fatto delle spine stupende! (me la sapete identificare questa specie?)

Questo Thelocactus setispinus (Hamatocactus setispinus) mi si è sbruciacchiato nonostante ami il pieno sole.

questo Stenocactus pentacanthus si è esageratamente imbellito restando al sole a tempo pieno. (la foto sotto è vecchia, ora è più bello)

Sembra non volerne sapere del sole a tempo pieno questo cactus che nn so di che razza sia lo sapete? Tende ad appassirsi più che a ustionarsi.

Anche questo tipo di Cereus di cui non conosco il nome purtroppo sembra non gradire il sole a tempo pieno. Ha creato delle macchie giallo chiaro sulla parte superioriore rivolta verso il sole; oggi o notato che si sono leggermente sbiadite le macchie.

Questo strano fico d'india mi si è ingiallito ed appassito restando per due settimane sotto il sole pieno da mattina a sera

Tutte le piantine che ho elencato sono rimaste due settimane sotto il sole dalle 7 alle 20 circa

Grazie mille e buon'estate!

 

[Pat]

Scusa Arma, ma tu sei andato via per 2 settimane lasciando queste piante sotto al sole e senza nessuno che te le bagnasse?

P.S. per le tue domande mi spiace ma, di piante grasse non ne sò un tubo!

 

[armagon]

Ciao Pat!
A mia mamma gli avevo detto di bagnarmele dopo 8 giorni dalla mia partenza. Ora sono come da foto.
Grazie x l'interessamente Pat.

 

[reginaldo]

Il fico si Opuntia microdasys albispina, penso fosse gia sofferente prima, ha filato avendo poca luce in inverno con caldo. A mio giudizio aveva anche il vaso piccolo per la dimensione.
La pianta prima del Cereus dovrebbe essere un Echinocatus grusonii, certo che ha difficoltà a tare al sole, mi sembra molto giovane e quindi ha necessità di un certo adattamento alla luce.
Che terriccio hai usato? Forse dipende anche da quello.
Ciao
Reginaldo

 

[<armagon>]

Ciao!
Grazie per avermi risposto.
Il terriccio uso un 50% di torba e una percentuale bassa di pomice, un 35% tra sabbia e sassolini piccoli di fiume e il restante si tratta di sassolini lavici rossicci.
Dici che il cactus sia troppo giovane? Ha già fatto dei fiori.

 

[moren]

Sicuro che quello che chiami "Thelocactus setispinus" lo sia veramente ? Il T. setispinus ha le spine uncinate.
Moreno

 

[moren]

Aggiungo qualcosa. Se è T.setispinus deve fare fiori gialli con la "gola" rossa. Verificalo.
Bye, M.

 

[brandegeei]

Ciao
nn è un Thelocactus, E.F.Anderson ci provò a inserirlo in questo genere vedi monografia "Thelocactus" The cactus file handbook(J.Pilbeam). Nn ebbe successo giustamente questa sua idea, infatti nel genere Theloc. nn esistono cellule extrafiorali nettarifere, presenti invece negli Hamatocactus e Ferocactus.
Meglio tenerlo per ora come Hamatocactus setispinus.

Ciao

 

[reginaldo]

Mi sembra molto povero, la torba si asciuga molto presto pittosto userei terriccio di foglie decomposte, in alternativa terra di giardino.
A me hanno consigliato: 2 parti di sabbia grossolana (va bene quella di fiume purché priva di traccie di limo) , 1 parte di lava o argilla espansa "grana di riso", 2 parti di terriccio da giardino con bassa percentuale di torba . A seconda della specie si variano le percentuali.
Mi sono trovato bene, ma non c'è una regola precisa.
Ciao
Reginaldo