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Bosso attaccato da un fungo (no piralide)

Pettirosso

Aspirante Giardinauta
Ciao amici,

in allegato vi invio le foto di uno dei miei bossi, purtroppo per niente in salute. E' piantato in piena terra da 9 anni (è l'insieme di più piantine comprate piccole ma ben attecchite), non ha mai avuto problemi di nessun genere...se non gli attacchi di piralide da 3/4 anni a questa parte. Ma documentandomi a più non posso, sono sempre riuscita a sconfiggere la malattia ai primi sintomi senza difficoltà. Questa primavera l'ennesimo attacco sembrava non aver lasciato strascichi, invece un po' alla volta si è presentato questo seccume, nonostante la pianta cacciasse getti nuovi, gli stessi si seccavano. Ho letto che la pianta, spesso indebolita dalla piralide, si lascia attaccare da questo fungo (Cylindrocladium buxicola), allora ho provato con i consigli del consorzio: prima un antifungino della bayer poi, visto l'effetto nullo e sempre secondo indicazioni del consorzio, con acqua miscelata a svelto al limone (per piatti) e olio di semi di arachide, ma il seccume si sta progressivamente allargando, tant'è che altre piante più o meno vicine iniziano a presentare gli stessi sintomi. Mi sapete aiutare per favore? Le piante a sfera, realizzate con amore nel tempo, sono 7 e mi spiacerebbe perderle... Grazie infinite. Ciao!
 

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msilani

Giardinauta
Maculature fogliari e antracnosi (Phyllosticta spp., Cercospora spp., Septoria spp., Alternaria spp., Entomosporium maculatum, Elsinoe spp., ecc.) Colture attaccate: Corbezzolo, Rododendro, Azalea, Cotonastre, Piracanta, Evonimo, Ligustro, Oleandro, Fotinia, Mahonia, Liriodendro, Viburno, Bosso, Raphiolepis, ecc. Sintomi: presenza sulle foglie di macchie scure (marroni o nere) più o meno grandi sulle foglie. Prodotti efficaci: Dithianon (DELAN WG, GLADIOR WDG, SECTHION, ecc.) o Clorotalonil (DACONIL LIQUIDO) insieme a Tiofanato-metile (ENOVIT METIL FL, FARO, ecc.). Quando e come intervenire: alla comparsa dei primi sintomi trattare bagnando bene tutta la vegetazione e poi, se necessario, ripetere i trattamenti una volta ogni 20 giorni circa.

se è quel fungo che dici tu però provoca disseccamento fogliare e sembra non sia rimediabilecosi facilmente.
ci sono gruppi di studio che si occupano della malattia.
se cerchi su internet lo vedi
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Per diagnosticare le malattie crittogamiche occorre osservare non l'esito finale ma il decorso dei sintomi, quali maculature fogliari che possono estendersi fino a far seccare la foglia, presenza di fruttificazioni fungine. Se le tue osservazioni dirette portano a tale quadro, e dunque si può ipotizzare C. buxicola, elimina le parti danneggiate che contengono le spore del fungo e tratta con Switch; evita gli illusori rimedi fai da te a fronte di avversità molto aggressive (adesso però con l'arrivo del freddo l'attività del fungo dovrebbe arrestarsi).
cylindrocladium_buxicola2.jpg
Sintomi di C. buxicola
 

Pettirosso

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti! Volevo darvi alcuni aggiornamenti e legarmi alla preziosa risposta di Alessandro. Questa mattina ho incontrato i giardinieri che curano giardino dei miei genitori e ho mostrato loro la foto dicendomi preoccupata dell'aggravarsi della cosa nonostante il secondo trattamento svelto+olio. Mi hanno detto, vedendo le foto perchè non erano qui vicini, che probabilmente potrebbe trattarsi di marciume radicale e che quindi va effettuato un trattamento particolare, ovvero la somma di 3 diversi elementi che mi hanno indicato ma che io, senza patentino, non potrei comunque acquistare in consorzio. Infatti, come ho detto loro e come rispondo ad Alessandro, non ho notato le macchie "scure" che molti siti indicano come elemento di riconoscimento del fungo, nè presenze di fruttificazioni fungine. Delle tre foto che Alessandro mi allega, solo quella in basso a sinistra assomiglia un po' alla mia problematica (sono foglie giallo/oro per un po' di tempo prima di seccarsi/incenerirsi totalmente), le altre assolutamente no. Mi hanno anche chiesto se la pianta ha comunque tentato di ricacciare, e la risposta è stata si, ma poi ingiallisce tutto, anche i nuovi getti. Che si tratti veramente di quanto appreso stamattina? E cioè a ristagno di acqua nel terreno (causato dall'aumento delle tempistiche degli irrigatori quest'estate per non far seccare il prato)? Cosa mi consigliate? Grazie infinite per le risposte. Ciao
 

GreenSugar

Aspirante Giardinauta
Spero di non infrangere nessuna regola del forum citando un prodotto, prova a trattare con il fungicida sistemico Aliette della Bayer, il principio attivo è il Fosetyl-Al, dovrebbe contrastare il marciume radicale e altri funghi. Io poi proverei a togliere un po' dell'argilla o quello che è attorno alla pianta per far respirare il terreno e lo irrorerei con rame sciolto in acqua che potrebbe disinfettare un po' il terreno (però quest'ultimo è un trattamento molto blando).
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Guarda, io ho quattro piante di bosso in vasi molto grandi e a tutta prima hanno (avuto) un aspetto non dissimile a quello che vedo nelle tue foto. Da quando è arrivata la piralide hanno subito ripetuti attacchi che ho contenuto trattando con btk o spinosad: alcune settimane fa nuovamente ho veduto le giovani foglioline ingiallite, ma anche se non ho trovato larve ho supposto che ancora fosse la piralide (le larve neonate sono assai piccole) e ho ancora trattato con spinosad e dato concime, dopo di che non ho più riscontrato nuovi seccumi e le piante stanno ricacciando. Posso aggiungere che le parti prevalentemente attaccate sono quelle in ombra ed esaminando in particolare le residue foglioline secche ho notato segni di erosioni sulla pagina inferiore, per cui come diagnosi ex-juvantibus presumo che nel mio caso la causa sia sempre la piralide.
Uno dei criteri di orientamento nella diagnostica fitopatologica è la distribuzione dei sintomi sulla pianta: ora nelle fitopatie radicali la distribuzione dei sintomi è solitamente generalizzata e non settoriale come nel tuo caso, al contrario l'asimmetria del danno è tipico di parassiti che si sono insediati per via aerea; inoltre una malattia radicale ha un andamento progressivo e mal si accorda col fatto che la pianta ricaccia e solo i ricacci vengano colpiti.
Viceversa è tipico che in caso di attacco sia piralide sia di C. buxicola siano soprattutto le nuove foglioline a subire danno, perciò non andrei a impegolarmi in ipotesi di funghi terricoli (Pythium, etc.) che richiederebbero una diagnosi specialistica e sono di diffcile trattamento (cmq evita gli eccessivi apporti idrici).
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Questa l'ho trovata stasera rincasando, l'ho smossa e mi è volata su un braccio. E' l'adulto della piralide del bosso: come a dire che non ci sarebbe da stupirsi se avvengono ancora attacchi in autunno
IMG_7299.jpg
 

Pettirosso

Aspirante Giardinauta
Ciao Alessandro, siccome vorrei a tutti i costi salvare i miei 8 bossi, ti allego altre foto per supportare meglio quello che volevo dirti e magari aiutarti ad aiutarmi (evviva il giro di parole). Nelle piante non ho trovato alcun segno di erosione, nè vermetti neri/verdi che ormai so riconoscere bene nè quella specie di filamenti/ragnateline nè piccoli granelli che accompagnano gli attacchi di questa maledetta piralide. E' per questo che mi sono sentita di escluderla. Tu mi scrivi "nelle fitopatie radicali la distribuzione dei sintomi è solitamente generalizzata e non settoriale come nel tuo caso", ho fatto una foto alle punte di uno dei bossi (nella foto a sx) per farti capire com'è nata la colorazione oro: punta delle foglie, foglie che poi sembrano scurire e colorazione oro, poi seccume. Nell'altra invece volevo farti vedere com'è una delle piante attaccate che sta iniziando a mostrare i sintomi. Era così anche quella che adesso è messa peggio: come vedi il problema è "nato" localizzato per poi espandersi. Inoltre non è che "la pianta ricaccia e solo i ricacci vengano colpiti", viene poi colpita tutta, non solo i ricacci, assolutamente no, è che all'inizio del problema la pianta sembra avere comunque la forza di emettere germogli nuovi, come dire, sofferente si ma ancora tenta di farcela. Ecco, questi sono alcuni chiarimenti che mi sentivo di darti sperando che possano aiutarti a capire esattamente il danno. La foto generica, mi sono accorta adesso, è di pessima qualità, ma era solo per renderti l'idea del fatto che la colorazione oro (poi seccume) nasca come localizzata per interessare successivamente l'intera pianta. Il nubifragio che si è abbattuto qui venerdì, essendo le piante in piena terra, ovviamente le ha interessate tutte... Vorrei anche potare (ormai comincia ad essere tardino, di solito non andavo mai oltre la fine di settembre per la potatura autunnale dei bossi) ma preferivo aspettare consigli da voi sul da farsi.
Grazie infinite. Ciao!
 

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maxz64

Giardinauta
Per la piralide: Reldan (o qualche altro Clorpirifos). Vedi anche la scheda Cespevi al proposito o quella della regione Piemonte.
Io ne ho salvati vari così, qualche anno fa, solo che ogni 20 giorni sei daccapo.
Quest'anno pensavo di esserne fuori, ormai, ma ieri ho dovuto ridarlo, perché avevo ricominciato ad avere danni e insetti come in foto, malgrado la stagione avanzata. Da Aprile a Ottobre non c'è scampo ormai da qualche anno

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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Escudendo la piralide e se non rilevi sintomi riconducibili a C. buxicola
figure2.jpg
(metto anche una foto dei corpi fruttiferi del fungo che sono quelle masserelle rosa della seguente foto
boxwood,%20Korean,%20Volutella%20buxi08-1927b.jpg
)

certo non rimane che andare su altre ipotesi.
Il fatto che la pianta tenda a ricacciare è una normale reazione a una situazione di stress ma non specifica per una data malattia. In patologia vegetale la distribuzione dei sintomi può essere simmetrica o generalizzata (parziale o totale), oppure asimmetrica cioè settoriale. Ora un danno a livello radicale in una pianta arbustiva dicotiledone, ove cioè esiste un sistema di trasporto ben vascolarizzato, comporta una sofferenza che all'inizio interessa solitamente le parti più periferiche ma che di norma ha un andamento generalizzato, mentre nella tua foto si vede con una "fiammata" di seccume.
Ora sul bosso è descritto un marciume radicale da fitoftora che può portare anche a una distribuzione asimmetrica se viene ad essere colpita una branca
figure3.jpg
e l'unico modo per capire qualcosa di più purtroppo è scalzare la pianta quanto basta per vedere se ci sono sintomi di decolorazione del basso fusto nella zona corrispondente al seccume
Figure%204.jpg
e/o sintomi di marciume a livello radicale.

Personalmente al momento sono orientato su C. buxicola, e per andare sulla massima copertura, tratterei, almeno in futuro, con fungicida + insetticida (al limite puoi fare ancora un trattamento prima dell'inverno).
Ciao
 

Pettirosso

Aspirante Giardinauta
Ciao Alessandro,
la foto che alleghi del bosso secco a metà rappresenta perfettamente i ""sintomi"" delle mie piante. Ho provveduto a "scorticare" leggermente la base dei fusti che presentano problemi (ricordo che le mie sfere sono l'insieme di più piantine piantate vicine e plasmate con il tempo), in tutti i casi è verde, per fortuna! Non ho scavato per vedere le radici causa maltempo/pioggia continua, appena possibile lo faccio così ti aggiorno anche su quello. Il fusto ancora verde può essere buon segno (=possibilità di recupero delle piante)? Nel frattempo, nelle altre non fotografate, il fenomeno piano piano si estende...
Grazie! Ciao
 
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