Cara Elle61,
mi permetto di chiamarti così per sottolineare come non ci sia inimicizia da parte mia nei tuoi confronti. Secondo me non devi scusarti per quella che definisci “intromissione”, hai toccato, con garbo, un argomento molto interessante e penso che non dovevi assolutamente “startene zitta”.
Detto questo, sono assolutamente d’accordo con te per quanto riguarda i piedi delle cinesi e devo dire che mi fanno stare altrettanto male, per esempio, anche le mutilazioni delle orecchie e della coda dei cani, il cui fine è principalmente, se non esclusivamente, estetico.
Per quanto riguarda il mondo vegetale non mi piacciono alcuni frutteti da produzione, dove gli alberi sono costretti a vivere in due dimensioni solo per facilitare il raccolto e non mi piace la forzatura di alcune piante ornamentali, con fioriture che esauriscono le piante stesse.
La filosofia bonsai certamente non è facile da capire, io non ci riesco malgrado li coltivi da più di vent’anni. Quello che so per certo è che la cosa che mi interessa di più, ed interessa a tutti i bonsaisti, è la salute delle piante, dopo tanti anni ci si affeziona veramente, e credimi è un piacere ripensare a quando questi alberelli erano semi o talee.
Le potature non sono sostanzialmente diverse da quelle che si fanno sulle altre piante, e sai quanto sia indispensabile potare ad esempio le rose o le piante da frutto, e se ben eseguite non credo rechino noia alle piante. E sono potature fatte nell’interesse della pianta, non solo a fini estetici. La scelta dei primi rami a 120 gradi, per esempio, permette a tutti i rami di ricevere la luce; in natura le piante si potano da sole, lasciando morire i rami peggio esposti, e il bonsaista non fa altro che anticipare le cose.
E non dimenticare che i bonsai esistono anche in natura, sono le piante che devono crescere in luoghi inadatti, quelle calpestate e brucate dal bestiame, quelle modellate dal vento e dagli altri agenti atmosferici.
Io ritengo che, a differenza degli animali, le piante non soffrano, altrimenti non potrei mangiare insalata o cogliere fiori e frutti.
E credo di non sbagliare affermando che i bonsai sono le piante più curate, più seguite, più “coccolate”