Dopo divagazioni varie, torniamo sull'argomento primario. Prima di parlare di bonsai, bisogna fare le piantine...
Di questa stagione, la fonte primaria sono i semi e, in seconda battuta, le talee.
I semi pronti in questo periodo, li abbiamo visti, a grandi linee! Vanno raccolti adesso, sempre privati del frutto che li contiene che, da un lato, serve ad adescare gli uccelli che provvederanno a disseminarli lontano dalla pianta madre, come materiale di scarto , perfettamente "puliti"; dall'altro, costituisce un inibitore alla nascita del seme stesso. Solo i semi che vengono disseminati dal vento, essendo estremamente leggeri (betulle ecc.) o muniti di alette (aceri, carpini, ecc.) non necessitano di lavaggio, ma un affondamento preventivo (tolta la parte che funge da "aereo") ci dirà quali sono vitali e quali da scartare (bastano 24 ore di ammollo).
Premesso che carpini e affini vanno seminati freschi, sarebbe d'uopo sperimentare, con mezza semina subito e metà conservata per la fine dell'inverno (previa vernalizzazione x certi).
Subito, magari immersi prima in anticrittogamico, in vasetti con drenaggio e terreno soffice e drenante ( dal 70/30 TU-Sabbia ad altre miscele) e ricoperti di uno strato della stessa miscela corrispondente al diametro del seme (più piccolo= meno coperto):
Dato che i nemici naturali dei semi sono insetti e uccelli, bisogna coprirli con una reticella fine e "dimenticarli" all'aperto in posizione fresca e umida.
L'altra parte, non seminata, andrà fatta asciugare e posta in sacchetti di carta, coi nomi e la data di raccolta segnati, in località fresca e asciutta, tipo garage non riscaldato o casetta degli attrezzi; non in casa.