• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Bonsai dal ... nulla!

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Tra le cose strane che volevo bonsaizzare, c'era un oxalis e un cavolfiore , (in)venduto in vaschetta e non cresciuto, per l'esiguo spazio!!!!
Un tempo, come ho scritto, ho sperimentato quasi di tutto!
io ho provaato con l'oxalis.
la prima non ha passato l'inverno.
questa che ho ora, la oxalis vulcanicola Sunset Velvet è con me da due anni
 
Ultima modifica:

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Di massima, siamo d'accordo, ma tu pratichi soprattutto con piante raccolte in natura e parli di espianti (di solito, con interventi pesanti alle radici!) E , inoltre, operi in clima diverso!
A parte il discorso delle Rosacee, cui anch''io sono giunto negli ultimi anni ( prima , trapiantavo indistintamente a fine inverno-primavera), ho spostato piante da terra a terra, per farmi spazio in orto, in qualsiasi momento di freddo non glaciale (dalle mie parti, ormai, fa parte dei ricordi...).
Immagino @Spulky resterà perplessa e poi deciderà in proprio.
Ho evidenziato, cmq, il punto 5, valido in quasi tutti i campi e fondamentale in quello bonsai!!!
io sono anni e anni che non raccolgo più.
ne ho tante da vivaio, in particolare le berberis ( 7 var diverse)
 

danielep

Florello Senior
Dopo divagazioni varie, torniamo sull'argomento primario. Prima di parlare di bonsai, bisogna fare le piantine...
Di questa stagione, la fonte primaria sono i semi e, in seconda battuta, le talee.
I semi pronti in questo periodo, li abbiamo visti, a grandi linee! Vanno raccolti adesso, sempre privati del frutto che li contiene che, da un lato, serve ad adescare gli uccelli che provvederanno a disseminarli lontano dalla pianta madre, come materiale di scarto , perfettamente "puliti"; dall'altro, costituisce un inibitore alla nascita del seme stesso. Solo i semi che vengono disseminati dal vento, essendo estremamente leggeri (betulle ecc.) o muniti di alette (aceri, carpini, ecc.) non necessitano di lavaggio, ma un affondamento preventivo (tolta la parte che funge da "aereo") ci dirà quali sono vitali e quali da scartare (bastano 24 ore di ammollo).
Premesso che carpini e affini vanno seminati freschi, sarebbe d'uopo sperimentare, con mezza semina subito e metà conservata per la fine dell'inverno (previa vernalizzazione x certi).
Subito, magari immersi prima in anticrittogamico, in vasetti con drenaggio e terreno soffice e drenante ( dal 70/30 TU-Sabbia ad altre miscele) e ricoperti di uno strato della stessa miscela corrispondente al diametro del seme (più piccolo= meno coperto):
Dato che i nemici naturali dei semi sono insetti e uccelli, bisogna coprirli con una reticella fine e "dimenticarli" all'aperto in posizione fresca e umida.
L'altra parte, non seminata, andrà fatta asciugare e posta in sacchetti di carta, coi nomi e la data di raccolta segnati, in località fresca e asciutta, tipo garage non riscaldato o casetta degli attrezzi; non in casa.
 

danielep

Florello Senior
Delle talee, in funzione bonsai, parlerò quanto prima!
Proseguo sul come procurarsi materiale bonsai da zero!
In occasione delle potature autunnali su aceri giapponesi (al cambio colore o entro due settimane dalla caduta delle foglie, pena linfa che geme) non ho mai mancato, in passato, di procurarmi talee, anche grosse 1/1,5 cm, inizialmente diritte, in seguito , di linea "spezzata" (gli aceri si piegano con difficoltà e di segnano con facilità, usando il filo. Da un acero palmato yama-momiji (niente paura- è solo il nome dell'acero palmato comune in Giappone) acquistato in vivaio nel 2011, ho ricavato tante talee che ora sono bonsai o piante da giardino,. Vale la pena sfruttarne uno:


Foto 2012:

2012 MARZO - ACER PALMATUM.jpg

Foto attuale:

1731767308398.jpg


E ne ho ricavato tante talee da regalarne e utilizzare tutte le lettere dell'alfabeto per classificarle!

Una parola sulle varietà presenti nei ns giardini:

Per talea si riproducono ( a volte con maggiori difficoltà e minore riuscita in percentuale), che sappia io:
Deshojo, Arakawa ( dalla corteccia spessa e corrugata). Forse me ne sfuggono un paio, ma non di più!

Altre varietà si producono per margotta , a primavera, con maggiori o minori difficoltà.
Comunque , un A. palmato comune da talea (o da seme) si può sempre innestare.

Stesso discorso delle talee, eventualmente anche a primavera, si può ottenere dall' ACERO TRIDENTE (Buergerianum)!
 
Ultima modifica:

danielep

Florello Senior
Per le conifere, vengono con facilità i Ginepri ( i Pini con moooolta difficoltà).
Di Conifere, me ne intendo meno, ma, riuscendo a mettere le zampe su Juniperus chinensis, magari varietà ITOIGAWA o KISHU, facendo talee ora o a fine inverno (varietà meno pregiate si posso sempre innestare) , riescono con facilità!
Non costa nulla provare a fare talee colle potature (fino a 5/7 mm) attuale!
Ci ritorno sopra....
 

danielep

Florello Senior
Per talea si riproducono ( a volte con maggiori difficoltà e minore riuscita in percentuale), che sappia io:
Deshojo, Arakawa ( dalla corteccia spessa e corrugata). Forse me ne sfuggono un paio, ma non di più!
Aggiungo (per esperienza personale) : Kiyo-hime e Koto-Hime
Per le conifere, vengono con facilità i Ginepri ( i Pini con moooolta difficoltà).
Anche Taxodium, Cryptomerie e Metasequoie, ma, penso, sia meglio a primavera...
 

danielep

Florello Senior
Quindi e più un problema di lavorabilità che di probabilità di attecchimento chiaro.
Per diametri più grossi , di tutte le piante, salvo quelle difficili, conviene sempre la margotta, a tempo debito! Ci arriverò!
Per quelle molto difficili o che non si reggono sulle proprie radici, l'innesto....
Di piante che vengono abbastanza facilmente per talea anche con diametri grossi, mi sovviene il melograno.
Chi vuole aggiungere, per sua personale esperienza, prego....
 

danielep

Florello Senior
( i Pini con moooolta difficoltà).
Meglio la semina! Sono lenti a crescere...
I Pini con cui fare bonsai sono, essenzialmente, il Pino Pentaphylla o Parviflora (a 5 aghi) e, a due aghi, il Pino Thunbergii e il Pino Densifllora. Tutti di origine giapponese. Per l'Italia, il Pino Silvestre, il Mugo, e pochi altri. L'Aleppo, forse... Il Pino domestico ( quello da pinoli) non è indicato.
Per i Pini giapponesi, il seme del bianco (Pentaphylla) è particolarmente richiesto.
 
Alto