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bonsai acero rosso

Enry_

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti ho un bonsai di acero rosso fatto da me circa 2 mesi fa è da circa tre settimane che che le foglie hanno iniziato a seccarsi sulle punte e ad arricciarsi..lo tengo sul balcone..prende sole diretto solo le prime ore del mattino circa fino alle 10.00 cosa potrebbe avere?? ringrazio in anticipo
 

aurex

Esperto di Bonsai
di solito le foglie secche dalla punta indicano un problema radicale....nella maggior parte dei casi dovuto alla troppa umidità del terriccio....d'altra parte non posso affermare che sia questo con certezza poichè anche il mio si comporta nella stessa maniera....in primavera ha una stupenda esplosione di vegetazione rossa che via via diventa verde....ma in periodo di caldo intenso le foglie puntualmente mi si seccano dalla punta in poi....e qui non parliamo di un problema radicale ma piuttosto di una sofferenza comune a questo tipo di essenza quando la si coltiva dalle mie parti...in genere al sud....
per fortuna da qualche giorno ...dopo averlo defogliato delle poche foglie rimaste.....l'ho posizionato in un luogo più fresco... luminoso ma all'ombra e pare che si stia riprendendo bene....
ma a quanto pare tu sei al nord.....per cui ti direi prima di tutto di postare una foto....poi...controlla bene se sulle foglie o sotto di esse non ci siano presenze indesiderate.... fai più attenzione alle irrigazioni...ossia okkio a dare acqua solo quando il terriccio si asciuga.....
 

Enry_

Aspirante Giardinauta
ciao aurelio ti posto le foto del bonsai..spero riuscirai a vedere qualcosa perche la risoluzione pultroppo è quel che è...cmq aspetto sempree che il terriccio sia asciutto prima di irrigare..e ho controllato bene sotto le foglie e sul tronco ma nn presenta nessun tipo di presenze strane..anzi sembra che stiano nascendo nuovi germogli..grazie x la tua risposta

Enrico bonsai 3.jpg bonsai 4.jpg
 

aurex

Esperto di Bonsai
vedo vedo....non voglio darti altri pareri sinceramente perchè la tua varietà è diversa dalla mia....io ho il palmato...magari aspetta altri pareri da utenti esperti in fatto di aceri...(Francobet,Greenray,Conteverde)...
la mia impressione è però che la pianta sia ancora troppo giovane per stare in un vaso bonsai...
magari dacci altre informazioni: tipo di terriccio - quando hai rinvasato - esposizione - con che cadenza innaffi...
 

Enry_

Aspirante Giardinauta
ho usato un terriccio universale per bonsai, una qualità consigliatami vivaio dove lo presa sul fondo del vaso ho utilizzato dell argilla espansa per favorire il drenaggio e al momento del rinvaso (fine maggio) ho eliminato le radici eccedenti, riducendo in compenso anche l'apparato fogliare. resta per tutte le ore del giorno in penombra tranne le prime ore mattutine (fino alle 10.00) esposto a qualche raggio di sole..però non in maniera diretta. le annaffiature sono regolari, ogni volta che la parte superficiale del terreno è asciutta, lo annaffio..in genere ogni 4-5 giorni. ogni 2 settimane per l'annaffiatura utilizzo un fertilizzante per bonsai a base di azoto fosforo e potassio. mi sembra tutto..non penso di "trattarlo male"..

Enrico
 

aurex

Esperto di Bonsai
il terriccio non è il massimo...in particolare l'argilla espansa che trattiene troppo l'umidità...la dovrai eliminare appena possibile al prossimo rinvaso....il terriccio migliore è costituito da una percentuale grossa di pomice ed il restante del t.u. di qualità....ovviamente le percentuali si basano sull'esperienza ed in base al tipo di clima ...da me che fà molto caldo è meglio aggiungere un pò più di terriccio per mantenere più a lungo l'umidità...
per quanto riguarda l'esposizione mi sembra idonea per adesso che cmq fa caldo...
non mi sembra che tu stia facendo errori con l'innaffiatura....:confuso:
continua a pensare che la causa sia un pò di caldo...se poi mi dici che sta mettendo nuovi germogli allora devo pensare che non ci sia una sofferenza particolore...
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ringrazio Aurex per avermi definito "esperto in fatto aceri" e di avermi inserito fra due giganti.
Un complimento anche per me stesso che sono riuscito abilmente a spacciarmi per tale senza esserlo.
Ricalibrati i presupposti del mio intevento, non riesco a dare diagnosi e tantomeno cure, ma mi limiterò a dare le mie impressioni cha andranno prese per tali e con le pinze.

Già Aurex ha sconsigliato l'uso dell'argilla espansa; io aggiungerei la mia forte diffidenza sulla definizione di TU o Terriccio Universale, che mi fa venire i brividi se penso al primo che acquistai.
Via via che il tempo passa, il mio terriccio è sempre meno inerte, ma drenate e l'argilla espansa la uso per coprire il terriccio ed evitare che il sole lo disidrati appena spunta.
Premetto anche che io di bonsai non ne ho ancora e se va a vanti così forse nemmeno ne avrò mai uno.
Sto prendendo gusto nel vedere le mie piante crescere, sperando che un giorno lo diventeranno dei bonsai, ma intanto devo fare i conti con delle avversità che non so ancor bene affrontare, come quelle lamentate da Enry_.

Io ho iniziato con aceri campestri, poi ho acquistato un monspessolanum nel vivaio Pronatura a San Giuliano ed infine ho seminato la manciata di samare di acero palmato giapponese, che mi sono rimaste dopo averne spedite a destra e a manca ad utenti del forum.

Un quadro che mi offre una visione molto limitata, ma da cui ho ricavato l'impressione che gli aceri abbiano anche un certo carattere e non del tutto docile come a prima vista ho creduto.
Mi sembra che di tanto in tanto facciano di testa loro, senza rispettare ciò che sul forum scriviamo.
Intanto mi sembrano più lenti di altre piante (le poche che ho), ma hanno reazioni imprevedibili.
Il monspessolanum che mi sembrava il più lento di essi, dopo la forte grandinata che me li ha tutti .....capitozzghigliottinati, ha reagito meglio di tutti gli altri, con uno scatto da centometrista e foglie così belle che non gli avevo ancora visto.
Il campestre più robusto ha invece partorito foglioline grinzose, e con quelle gemme che come promesse stanno gonfiandosi ormai da quasi un mese senza aprirsi, sta guadagnandosi la stessa stima che io ho di molti politici.
Un altro campestre che sembrava spacciato ed ho messo in piena terra e stava riprendendosi, è stato aggredito prima dalla grandine e poi da enormi lumache che apprezzavano le sue radici. Riposi in pace.

Il palmato nato in primavera 2010, ma che credevo morto, intanto ha perduto le caratteristiche della pianta madre ed ha foglie che non apprezzo, ma la cosa peggiore è che fa gli stessi scherzi di quello di Enry_ .
L'ho rinvasato più volte quando è rimasto come una antennina senza foglie nel vaso, anche perché ho temuto che nel terriccio ci fossero tracce troppo consistenti di un concime (non ne uso) o di qualche sostanza nociva (non ne uso).
In effetti la ripresa seppur lenta c'è stata e ho sperato anche se non di ricavarne una bella pianta, perlomeno di non dovermi occupare di un infermo con la simpatia per le antenne radio.
Dopo qualche coppia di foglie decenti ma basse come le orecchie dei cocker, hanno cominciato anche ad avere bordi secchi.
Confesso che sono in bilico nell'indecisione di dare più acqua oppure di non dare più nemmeno quella poca che do.
Sono in bilico sul decidere di tenerlo al sole come credo si debba oppure all'ombra, dove sembrerebbe stare meglio, ma solo per un po'.
Pianta difficile insomma secondo me l'acero palmato e leggendo in giro vedo che anche le operazioni su di lui vanno in genere ritardate rispetto ai tempi di altri aceri, perché altrimenti li si danneggiano.
Insomma sto maturando la convinzione che l'acero giapponese voglia stare in Giappone e che voglia tornarci se si accorge di essere altrove.

Sospetto che così come per noi umani non è immediato comprendere i tempi degli alberi, bonsai che siano o no, con l'acero palmato serve una maggiore e solida proficiency rispetto a quella sufficiente per gli altri aceri.

Lo scorso anno strappai degli aceri zuccherini alti 4 cm. dalle lame della falciatrice e li misi nel giardino condominiale, mimetizzandoli un po' per evitare lamentele.
Sono come delle palle infuocate, niente li arresta.
Grandine, lumache, decespugliatore, loro vanno avanti e sono pure belli, ormai già alti quasi mezzo metro ed ho dovuto tagliarli per non dover pagare più spese di altri condomini. (scherzo)

La pianta madre d'autunno non è rossa come il palmato, ma gialla come il gingko biloba ed ha foglie durature, belle e frastagliate.
Cadendo formano un magnifico tappeto, cosa che il palmato non fa.
In meno il palmato in cambio di un bel rosso che dura poco, dà spesso e a lungo un color bruciato che nessun acero gli invidia. Naturalmente dipande dal cultivar.

Ma quante parole mi sono servite per dire poi .... niente.....

Ciao
 
Ultima modifica:

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
l'acero è un'essenza meravigliosa, ma non poi semplicissima.
prima cosa soffre di salsedine,quindi sconsigliatissimo a chi abita vicino al mare.
poi l'esposizione...... non è che sia il sole il se, ma una concausa di sole/umidità ambientale/vento.
però, essendo essenza forte,seccherà le foglie in punta, ma le rimetterà nuove, e se non ce la fa perchè tardi, le farà rispuntare l'anno successivo.
per questo, vi garantisco, non muore.
soffre invece di terreni pesanti, e di quello può soffrire fino alla morte.
quindi io uso, terreni drenanti 60% pomice, 20%lapillo, 10% di kanuma, 10 % torba, circa, se aggiungo akadama, elimino lapillo.
io, ma forse non faccio molto testo, ho aceri in pieno sole ( aparte il grosso palmato e il dissectum) e sono in forma.
hanno un pò sofferto per qualche giorno di vento forte, molto forte e caldo, ad alcuni stanno cambiand ocolore le foglie, ma nel complesso stanno bene.
domani posto qualche foto.
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Intanto ringrazio Aurex e Greenray per la loro stima nei miei confronti, devo però dire assolutamente mal riposta. Non ho mai avuto aceri “stranieri”, molto belli ma credo proprio delicati. Ho qualche acero campestre, certamente meno critici, ma mi sembra che soffrano, come ben dice Franco, non soltanto per il sole diretto ma anche per il vento e per il caldo, anche se tenuti all’ombra. Questo almeno nel Lazio a livello del mare. Ho notato questa sofferenza delle foglie anche in aceri campestri non bonsai, ce n’erano nel parcheggio di una ditta dove ho lavorato per anni e spesso già a fine luglio alcuni avevano le foglie completamente secche, tanto che la prima volta pensai che fossero morti, ma alla primavera seguente rimettevano le nuove foglie come se non fosse successo niente. Ho pensato che potesse essere causato dal riverbero del calore dell’asfalto ma non ho avuto certezze in questo senso. Devo dire che in quel periodo anche gli aceri piantati su prato, se non seccavano le foglie, avevano comunque un aspetto sofferente, molto diverso dalla primavera. Insomma penso che l’estate alla fine per molte piante non sia poi questa gran bella stagione e che un po’ come noi non vedano l’ora che arrivino le piogge e il fresco dell’autunno per riprendersi un po’.

@ Franco: infierisci, Greenray scherza, è sempre un piacere vedere le tue piante
 

aurex

Esperto di Bonsai
e si in effetti ho notato che aldilà dei danni causati dai maledetti ragnetti rossi ...le piante durante l'estate inoltrata soffrono un pò...caldo ...sbalzi di temperatura...umidità....come diceva Il Conte...di certo il momento più bello in assoluto è la primavera....
per quanto riguarda gli aceri io ho un palmato..come dicevo...e un bergeriano.....quest'ultimo è una vera locomotiva....è così forte e rigoglioso che una volta lessi che sopportava benissimo anche 3 defogliazioni in una stagione.....il palmato invece un pò delicato....appena mi arriva il caldo deperisce....io di solito lascio seccare tutte o quasi le foglie...ad un certo punto però....più o meno in questo periodo...noto una ripresa...dei bei germogli rossi ..e via...defoglio la vegetazione rimanente...un trattamento con sprintene ed uno con ergostim..e devo dire che mi si riprende benino....ovviamente ombra assoluta....
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Voglio precisare che quest'anno a Milano l'estate praticamente non c'è ancora stata.
Stiamo avendo doppia la primavera e questo dovrebbe ridurre un po' certi disagi degli aceri, salvo poi crearne di altri.
Per quanto riguarda il vento sono d'accordo, è proprio la calamità che sferza qualsiasi cosa che metto sul balcone, dove nonostante questo ogni tanto mi ostino a sedermi per leggere, ma posso leggere solo le pagine dispari se il vento va di qua, o le pari se va in senso opposto.
Temo che i miei aceri (e non solo gli aceri) siano costretti a fare più o meno lo stesso.

Dopo un giretto di un paio d'ore nel bosco, ho notato che per ovvi motivi in pieno sole ci sono soltanto gli aceri del semenzaio, mentre gli altri per lo più stanno in zone dove di sole diretto ne ricevono ben poco, a parte la sommità.

Pedalando ho pensato poi che le foglie sono in fondo uno dei nostri princpali obbiettivi, perché servono a rendere gradevole la pianta in modo che ci dia un senso di salute, di freschezza, di vitalità.
Però penso che agli alberi non importi poi molto il nostro gusto estetico e per essi le foglie siano qualcosa di funzionale alla loro vita, non al loro senso estetico.
Quindi quando le foglie servono le producono, le fanno crescere e le ingigantiscono se serve, ma nonappena il loro compito è assolto, in caso di ulteriori difficoltà a mantenerle come piacerebbe a noi, le sacrificano.
Pensandoci è una cosa che facciamo anche noi quando è necessario ad esempio quando interriamo una talea, e riduciamo le foglie ben al disotto di ciò che il rametto aveva quando era sull'albero.
Quindi non ci sarebbe da allarmarsi troppo e forse è anche per questo che dal malessere che le foglie manifastano, abbiamo un certo tempo e possiamo reagire con calma.
 
Ultima modifica:

Cristina Maio

Aspirante Giardinauta
Ciao tutti, sono una neofita qui e avrei bisogno del vostro aiuto. Ho un piccolo bonsai di acero rosso da qualche settimana, sul davanzale di un finestra che da sul mio terrazzo, esposizione ad est (vivo a Venezia, e sono al quarto piano). Praticamente da subito, appena portato a casa, ho notato che le foglie iniziavano a diventare nere in punta fino a seccarsi del tutto. Questo week end poi sono stata via, e tornata domenica ho trovato il bonsai con tutte le foglioline completamente secche (considerato che lo avevo messo in casa, per paura che il vento potesse essere il problema). Cosa posso fare? Qualcuno sa aiutarmi? Posto una foto qui sotto. Ringrazio in anticipo.
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aurex

Esperto di Bonsai
potrebbe essere un colpo di secco....come se fosse rimasto senza acqua....potrebbe essere?
se fosse così potresti provare a coprirlo(interamente vaso e pianta) con una busta trasparente riponendo la pianta all'ombra...se poi si riprende levi la busta....tieni presente però che queste non sono piante da tenere in casa....
 

Cristina Maio

Aspirante Giardinauta
Potrebbe anche essere, perché mi sono assentata da casa per un weekend. La tenevo in terrazzo, solo che per quei tre giorni ho pensato fosse meglio metterla in casa. Ha cominciato a presentare segni di foglie secche praticamente da subito.. le radici solo leggermente scoperte, potrebbe dipendere da quello? Lo devo defogliare? Non voglio che muoia del tutto.. ç__________________ç Sono disperata!
 

aurex

Esperto di Bonsai
non disperarti....sai quante piante ho perso io?.....potrebbe anche essere la cosa contraria....ossia....un eccesso di acqua che ha causato del marciume radicale....di solito le foglie degli aceri si seccano in un punta quando fa molto caldo....ma non credo che sia questo il problema...dato il clima degli ultimi tempi...ormai le foglie sono andate....quindi in teoria potresti defogliare ed aspettare che ripartano le nuove gemme....controlla bene l'umidità del terriccio ...quando lo senti secco al tatto (cerca di scavare sempre un po col dito) allora puoi innaffiare....quasi sempre la causa di tutto è l'eccesso di acqua...ti direi di prendere anche qualche prodotto...ma credo che sia inutile per una sola pianta spendere dei soldi....
te lo dico giusto per : 66f, ergostim, sprintene... (fitostimolanti).tieni ora la pianta all'ombra....ma fuori....
 
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