A me pare che, in certi ambienti (come questo, poco adatto al pesco. Se non per altri motivi, per codesto di sicuro), anche i prescritti due trattamenti a caduta foglie e altrettanti a fine inverno/bottoni rosa, non siano sufficienti a contenere l’infestazione che, a seconda dell’andamento della stagione, si ripropone più o meno puntualmente.
Domanda: a che dosi si interviene (per es. con rame o dodina) visto che sulle etichette sono previste solo quelle per i trattamenti al bruno, mentre si tratterebbe di irrorare con foglie e, peggio, peschine?
Lasciare perdere la dodina e intervenire con rame?
Le dosi per la ticchiolatura di melo e pero possono essere giuste e non tossiche per l’uomo?
Non fare nulla e accontentarsi di quello che passa il convento?
Grazie ciao.
Domanda: a che dosi si interviene (per es. con rame o dodina) visto che sulle etichette sono previste solo quelle per i trattamenti al bruno, mentre si tratterebbe di irrorare con foglie e, peggio, peschine?
Lasciare perdere la dodina e intervenire con rame?
Le dosi per la ticchiolatura di melo e pero possono essere giuste e non tossiche per l’uomo?
Non fare nulla e accontentarsi di quello che passa il convento?
Grazie ciao.