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lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Le ho avute anche io, un anno ne raccolsi un centinaio vagliando il compost…orrore!
Si tratta di larve di maggiolino (Melolontha melolontha) se hanno le zampe anteriori sviluppate, oppure di Cetonia se invece non le hanno. Allo stato larvale credo che possano essere utili in quanto "masticano” la materia da compostare, ma una volta nell’orto/giardino possono fare qualche danno: alle cetonie piacciono le mie rose gialle e se le mangiano. Le ho viste!
 
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Matt985

Aspirante Giardinauta
Le ho avute anche io, un anno ne raccolsi un centinaio vagliando il compost…orrore!
Si tratta di larve di maggiolino (Melolontha melolontha) se hanno le zampe anteriori sviluppate, oppure di Cetonia se invece non le hanno. Allo stato larvale credo che possano essere utili in quanto "masticano” la materia da compostare, ma una volta nell’orto/giardino possono fare qualche danno: alle cetonie piacciono le mie rose gialle e se le mangiano. Le ho viste!
Bear Grylls le avrebbe arrostite! :ROFLMAO:

Torniamo a cose più pertinenti della zuppa di cetonie in stato larvale.

Ho trovato molto interessante la questione tralicci o trellis (in italiano mi suona malissimo). Come sapete sono alla ricerca di soluzioni per aumentare la produttività dello spazio che ho a disposizione. Ottimizzare verticalmente potrebbe essere una possibilità da percorre sia in termini di resa quantitativa ma anche estetica. Ho tratto ispirazione dal video che riporto. In particolare le arcate al minuto 12:18 e la parete al minuto 5:50.
Credo il video sia ben fatto riportando anche vantaggi e svantaggi di ogni soluzione proposta.


Qui l'ubicazione che avrei pensato:
PLANT TRELLIS.png

Cosa coltivare su queste strutture? Alcune cose che mi vengono in mente:
- fagioli rampicanti, meloni, cetrioli, luffa, luppolo, zucchine rampicanti, nasturzio rampicante, ecc. ecc.

E voi avete già sperimentato sistemi simili?
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
In italiano io li chiamerei "grigliati", tralicci fa più Enel che giardino.
Da me, che la stagione calda è più limitata nel tempo e nelle temperature, anche i pomodori si legano su canne di bambù per una coltivazione in verticale. Ho sperimentato anche con un pezzo di rete elettrosaldata, avanzo del grigliato fatto per il gelsomino, e devo dire che è altrettanto valida, basta impiantarla saldamente a terra con l'aiuto di ferri o di bastoni di bambù e tiene tranquillamente.
Ovviamente per dei grigliati importanti, come quelli a tunnel del video della signora americana, servirà un buon ancoraggio a terra, come il suo di cemento, credo. Altrimenti si rischia che venga giù tutto sotto il peso delle piante con i frutti al primo alito di vento.
Un altro pensiero sulla tua lunga lista.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
In italiano io li chiamerei "grigliati", tralicci fa più Enel che giardino.

:ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO: muoro.. grigliati però mi fa venire l'acqualina in bocca.. facciamo pergolati?

Si, anche mio papà nel suo orto "vecchio stile" (intendo il classico orto vangato/fresato, concimato e con un infinità di erbe spontanee da estirpare) cresce i pomodori legandoli a fruschetti. Credo sia necessario perchè altrimenti la pianta assumerebbe la sua forma naturale di cespuglio strisciante con un sacco si massa vegetativa e pochi frutti. E' interessante il fatto che se il ramo del pomodoro tocca terra molto facilmente radicherà.

Un altro pensiero sulla tua lunga lista.
Eh già... e voi vedete la lista delle cose legate all'orto/giardino che è solo una frazione della ben più ampia lista legata alla nuova casa.
Lista che ad esempio comprende anche la realizzazione di alcune parti dell'arredo (sto facendo un tavolo che se viene come penso sarà una figata). Mi sa che dovrei adottare giornate da 36 ore senza dormire mai!
I pergolati li tengo però veramente come possibilità futura quindi li mettiamo in foooondo alla lista.

Visto che ho aperto il post vi faccio anche uno spoilerone ;)
Sono quasi pronti i raised beds!!! Manca solo la cornice sopra:

rb 2 rd.jpg raised beds rd.jpg

Dimensioni 2 mt x 1mt altezza 28 cm. Sono stati realizzati dal mio babbo utilizzando le piante di bagolaro che si sono dovute tagliare per fare spazio alla costruzione della casa e quindi sarà una sorta di ritorno della materia prima da dove era stata prelevata.

Ne sto realizzando sei. Calcolando lo spazio utile al riempimento di 25 cm servirebbero in totale 3 metri cubi di compost cosa che sono ben lontano dall'avere e che mai avrò... Allora restate sintonizzati perchè ho un interessante idea per riempirli ma prima di esporvela devo ultimare le mie ricerche.

A presto
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Pure la cornice!? E cosa devono diventare: opere d’arte? Già lo sono! Mani sante del babbo!!!
Aspetto in trepidante attesa l’esito delle ricerche.
Intanto provo ad indovinare: paglia, fieno?
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Il papi dice che la cornice ripara il legno in testa dalla pioggia quindi inzuppandosi meno dovrebbe durare di più, inoltre conferirà ulteriore stabilità alla struttura (già mi sembrano a prova di carro armato ma il papi vuole fare la cornice e glie la lascio fare più che volentieri).

Intanto provo ad indovinare: paglia, fieno?

Fuochino, ma devi pensare più in grande. Decisamente più in grande.
Basta altrimenti svelo il trucco anzitempo. ;)
 

Harma

Maestro Giardinauta
:ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO: muoro.. grigliati però mi fa venire l'acqualina in bocca.. facciamo pergolati?

Si, anche mio papà nel suo orto "vecchio stile" cresce i pomodori legandoli a fruschetti. Credo sia necessario perchè altrimenti la pianta assumerebbe la sua forma naturale di cespuglio strisciante con un sacco si massa vegetativa e pochi frutti. E' interessante il fatto che se il ramo del pomodoro tocca terra molto facilmente radicherà.


Eh già... e voi vedete la lista delle cose legate all'orto/giardino che è solo una frazione della ben più ampia lista legata alla nuova casa.
Lista che ad esempio comprende anche la realizzazione di alcune parti dell'arredo (sto facendo un tavolo che se viene come penso sarà una figata). Mi sa che concedersi mai giornate da 36 ore senza dormire!
I pergolati li tengo però veramente come possibilità futura quindi li mettiamo in foooondo alla lista.

Visto che ho aperto il post vi faccio anche uno spoilerone ;)
Sono quasi pronti i letti rialzati!!! Manca solo la cornice sopra:
lcolando lo spazio utile al riempimento di 25 cm servirebbero in totale 3 metri cubi di compost cosa che sono ben lontani dall'avere e che mai avrò... ricerche.

A presto

Calcolando lo spazio utile al riempimento di 25 cm servirebbero in totale 3 metri cubi di compost cosa che sono ben lontani dall'avere e che mai avrò... ricerche.

A presto
Anch'io sono molto curiosa.... Ti metti a coltivare dei cereali?
Bellissimi i tuoi letti rialzati, te fai le cose in grande io li faccio in piccolo :)) Un letto solamente(per il momento) ho trovato dei teli in fibra di cocco....
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Ok, allora.. la soluzione che mi consentirà di risparmiare compost nel riempimento dei raised beds senza rinunciare ad una botta di fertilità a lungo termine si chiama:

HUGELKULTUR

In estrema sintesi possiamo riassumere la tecnica come il formare cumuli di legna, tronchi rami e ramaglie poi ricoperti di terreno. Il materiale legnoso degradandosi diventerà come una spugna che tratterrà umidità e sarà fonte di nutrienti a lenta e lentissima cessione.

Il termine tedesco è stato codificato solo qualche decennio fa con l'avvento della permacultura. Letteralmente significa "coltura della collina" in riferimento ai cumuli che si vanno a formare. Molto probabilmente si tratta di una pratica le cui origini si perdono della notte dei tempi. Ricordo di aver letto Fukuoka che osservava i contadini giapponesi mentre seppellivano tronchi nei loro campi. Se ci pensiamo è quello che spontaneamente succede in un bosco o nella foresta che rappresentano l'apice massimo di un sistema fertile.

Personalmente credo questo andrà a creare un sistema fungino molto ricco. Il micelio piace più agli alberi che non agli ortaggi che essendo erbacee prediligono in realtà suoli dominati da batteri e non da funghi ma non credo arrecherà danno perchè comunque c'è anche il compost per la loro crescita. Piuttosto mi fa venire in mente che potrei sotterrare qualche ciocco di legna prima della messa a dimora degli alberi da frutto.

Le mie ricerche si sono in realtà concluse velocemente perchè non ho trovato alcun testo in italiano che descrivesse la tecnica. Ancora una volta ci viene in aiuto YT, questo è uno dei video più chiari ed esaustivi abbia visto, per chi gradisce anche sottotitolato in italiano.


Ecco quindi come intendo procedere per il riempimento:

sezione rb.png

Nella parte inferiore i ciocchi di legna più grossi, in verde il compost grezzo misto a ramaglie quello della compostiera in rete metallica, in giallo il compost fine migliore, in rosso una spruzzata dello speciale compost misto biochar. In blu il cippato secco nei camminamento e le mitiche e sperimentali piastrelle in corteccia.

Spero di non aver deluso le Vs aspettative! ;)

Un letto solamente(per il momento) ho trovato dei teli in fibra di cocco....

Fibra di cocco, interessante, come intendi utilizzarla? Che tipo di letto rialzato hai?

Ciaoo
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Le aspettative non sono state deluse, personalmente ho trovato ulteriore spunto di riflessione. Sarebbe interessante se questo video avesse un seguito che mostrasse nel tempo la degradazione del materiale.
Resto dubbiosa della decomposizione dei ciocchi grossi in termini brevi di tempo, secondo me rimarranno per anni ed anni allo stato iniziale, prima di diventare delle “spugne” utili alle colture ce ne vorrà.
Rimango dell’idea che dimensioni più contenute dei pezzi grossi (tipo quelli del video) potrebbero essere più utili. Per esempio scaglie grosse di corteccia, piuttosto che parti di tronchi. Oppure sbaglio non avendo colto tutto il potenziale di questa pratica?
 

Harma

Maestro Giardinauta
Ok, allora.. la soluzione che mi consentirà di risparmiare compost nel riempimento dei raised beds senza rinunciare ad una botta di fertilità a lungo termine si chiama:

HUGELKULTUR

In estrema sintesi possiamo riassumere la tecnica come il formare cumuli di legna, tronchi rami e ramaglie poi ricoperti di terreno. Il materiale legnoso degradandosi diventerà come una spugna che tratterrà umidità e sarà fonte di nutrienti a lenta e lentissima cessione.

Il termine tedesco è stato codificato solo qualche decennio fa con l'avvento della permacultura. Letteralmente significa "coltura della collina" in riferimento ai cumuli che si vanno a formare. Molto probabilmente si tratta di una pratica le cui origini si perdono della notte dei tempi. Ricordo di aver letto Fukuoka che osservava i contadini giapponesi mentre seppellivano tronchi nei loro campi. Se ci pensiamo è quello che spontaneamente succede in un bosco o nella foresta che rappresentano l'apice massimo di un sistema fertile.

Personalmente credo questo andrà a creare un sistema fungino molto ricco. Il micelio piace più agli alberi che non agli ortaggi che essendo erbacee prediligono in realtà suoli dominati da batteri e non da funghi ma non credo arrecherà danno perchè comunque c'è anche il compost per la loro crescita. Piuttosto mi fa venire in mente che potrei sotterrare qualche ciocco di legna prima della messa a dimora degli alberi da frutto.

Le mie ricerche si sono in realtà concluse velocemente perchè non ho trovato alcun testo in italiano che descrivesse la tecnica. Ancora una volta ci viene in aiuto YT, questo è uno dei video più chiari ed esaustivi abbia visto, per chi gradisce anche sottotitolato in italiano.


Ecco quindi come intendo procedere per il riempimento:

Vedi l'allegato 681789

Nella parte inferiore i ciocchi di legna più grossi, in verde il compost grezzo misto a ramaglie quello della compostiera in rete metallica, in giallo il compost fine migliore, in rosso una spruzzata dello speciale compost misto biochar. In blu il cippato secco nei camminamento e le mitiche e sperimentali piastrelle in corteccia.

Spero di non aver deluso le Vs aspettative! ;)



Fibra di cocco, interessante, come intendi utilizzarla? Che tipo di letto rialzato hai?

Ciaoo
E un metodo usato da Andrea Battiata dell'orto bioattivo alcuni anni fa, ma poi abbandonato perché si degrada facilmente. Avevo trovato questi rotoli in fibra di cocco e voglio provare un letto rialzato facendo la cornice con una reta metallica e questi teli di cocco.. Giusto uno, perché non ho più l'età per fare un super orto... Già ho un super giardino :laugh:
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Oppure sbaglio non avendo colto tutto il potenziale di questa pratica?

Sono d'accordo sul fatto che la legna degraderà lentamente. Credo sia un bene perchè nel frattempo resterà a fare da volume "inerte" nei raised beds che non potrei comunque riempire completamente di compost. Ho visto altri video dove vanno a smontare le hugelkultur: i ciocchi piccoli degradano in un anno o due. Un tizio ha sotterrato tronchi di circa 40 cm di diametro e dopo 4 anni riusciva a staccare con le mani materiale dal centro dei ceppi. I letti rialzati rimarranno per un lungo periodo di tempo quindi trovo sensato pensare anche a lungo termine.

Avevo trovato questi rotoli in fibra di cocco e voglio provare un letto rialzato facendo la cornice con una reta metallica e questi teli di cocco..
Aspettiamo le foto del risultato finale! Ho visto letti rialzati realizzati con i materiali più disparati: tronchi, metallo, pietre, mattoni.... quelli in fibra di cocco mi mancavano!
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Va bene, ti fa comodo avere del materiale che rimanga in loco per evitare il riempimento totale del letto di coltura, ma mi viene il dubbio che le radici delle orticole troveranno poco substrato dove svilupparsi. Da come capisco dal disegno la maggior parte dei 28 cm sarà occupata da materiale "duro" in decomposizione e solo l'ultimo strato (10-12 cm?) sarà di substrato "tenero" per la locazione delle plantule. Basta? O le radici troveranno nutrimento anche negli strati sottostanti non ancora decomposti?
Scusa le domande, ma, essendo abituata alla "terra vera", faccio fatica ad immaginare questo tipo di metodo di coltivazione.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
La verità lissy?

Lo scopriremo!! :ROFLMAO:

Scherzi a parte il disegno è indicativo, ma il substrato di compost "fine" potrebbe effettivamente essere sui 10-12 cm.

Al di sotto c'è un misto di materiale un po meno degradato e infine i ciocchi di legno. Ad intuito credo che le orticole si faranno in larga parte bastare lo strato superficiale. E' anche vero che i ciocchi di legna non sono un muro e le radici sapranno trovare la loro strada ala ricerca del substrato che preferiscono. Penso e spero!
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Ok, si va un po' a sentimento, mi pare di capire. Pensavo ci fosse una "ricetta" più tipo lasagne da rispettare.
Vuol dire che aspetteremo in trepidante attesa.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
FAME FAMELICA DI... MATERIA ORGANICA!

Come sapete il mio progetto di giardino edibile, per come pensato, necessita di un grande input di compost e cippato.
Questo per dare subito uno "starter" che consenta poi l'auto-sostentamento del sistema negli anni con una bassa o bassissima manutenzione.
Per questo motivo cerco di compostare quanta più materia organica posso.

Ho messo nella compostiera delle scorze di melegrane che avevo spremuto. Il loro succo mi piace molto: è dolce, acidulo e antiossidante. Buono bevuto così. Ai bambini piace allungato con acqua e zucchero. Personalmente lo adoro mischiato ad un vino rosso non troppo corposo. Se lo si lascia in un luogo fresco per qualche giorno diventa naturalmente frizzante ed inizia a fermentare, qui le cose si fanno intriganti ma ho da poco iniziato a studiare il mondo delle fermentazioni e non mi dilungo.

20211113_111146.jpg

E' buona cosa coprire gli avanzi di frutta messa a compostare perchè potrebbero attirare i moscerini. La soluzione mi è arrivata dal viale alberato adiacente il capannone.

VIALE.jpg 20211113_113408.jpg

In men che non si dica ho ottenuto un gran quantitativo di foglie triturate finite subito nella compostiera.-

20211113_114159.jpg

Consiglio di utilizzare questa risorsa (foglie triturate) anche per pacciamare aiule di fiori o orti. A differenza delle foglie intere quelle triturate non rischiano di creare zone anaerobiche, degraderanno entro la primavera creando un ottimo suolo e hanno davvero un bel aspetto, inoltre sono gratis!

La compostiera in rete metallica mi sta consentendo di stoccare parecchio materiale. Un idea tanto semplice quanto funzionale.
 

Harma

Maestro Giardinauta
Ottima idea! Io ho un grande Salice piangente e un Ciliegio.... Quando hanno perso tutto il fogliame farò un bel cumulo e ci passerò sopra con il tosaerba....
Il mondo della fermentazione è interessante e salutare. Di recente ho fatto fermentare i ravanelli.... Ottimi!
 

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
@Matt985
Sai che avevo pensato la stessa cosa guardando il viale da me tappezzato di foglie di Gleditsia (i tuoi sono bagolari se vedo bene)!?!? :lol:
Solo che io non ho il tagliaerba. Dovrei chiederlo in prestito.
Col tuo post hai anche risposto ad una domanda che mi facevo per la pacciamatura. (y)
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Solo che io non ho il tagliaerba. Dovrei chiederlo in prestito.

Credo il passaggio della triturazione sia abbastanza fondamentale, le foglie intere degradano troppo lentamente e rischiano di "impaccarsi" soffocando il suolo. Dimenticavo: alcune foglie contengono juglone ed è meglio evitare di pacciamare con quelle. Un mix è sempre l'ideale.
Si quelli che hai visto sono bagolari, poi ho "aspirato" col tosaerba altre foglie di piante diverse miste ad erba verde per incoraggiare il compostaggio a caldo.
 
Ultima modifica:

Matt985

Aspirante Giardinauta
RAISED BEDS..? SHOU SOGI BAN!

Stavo pensando a come rifinire i letti rialzati del post #124.
Lasciarli così al naturale? Potrebbero deteriorarsi presto. Trattarli con un un impregnante? In commercio si trovano difficilmente prodotti biologici e sono molto, molto costosi.

Mi viene allora in mente una tecnica che avevo visto abbozzare qualche anno fa in un video relativo al biochar di cui ho già parlato precedentemente. Scopro che la tecnica in questione è un antica pratica nipponica. Shou sogi ban ovvero carbonizzazione del legno di cedro. Un metodo per preservare il legno dalle intemperie, da funghi ed insetti attraverso l'utilizzo del fuoco.

Ora, che si tratti di tagliare una fetta di pesce, versare un té o annerire tavole di cedro, sappiamo tutti quanto siano meticolosi e sacrali i giapponesi. Noi (io), umili ortolani, sperimentatori in erba cipollina, non scomoderemo l'impero del sol levante e ci limiteremo quindi a definire questa prova come "carbonatura a cannello".

Ho utilizzato una lancia a gas propano, quando il legno è annerito lo bagno con la canna dell'acqua per fermare la carbonizzazione e lo pulisco utilizzando uno spazzolone a setole dure.

20211120_112026.jpg 20211120_112201.jpg

Il risultato mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Forse la foto non rende ma il legno diventa molto liscio con una superficie dura ma al tatto "vellutata" e lucida. Inizialmente lascia le dita un po nere ma sono sicuro basteranno un paio di pioggie per far si che non perda più il nero.

Un piccolo impedimento che ho trovato è che il legno delle sponde a differenza di quello delle cornici è ancora verde e quindi necessita di più tempo per carbonizzare. Visto che l'installazione è prevista per la primavera aspetterò qualche mese in modo da dare al legno il tempo di asciugare e riuscire successivamente ad annerirlo con meno utilizzo di gas.

Altro problema che non mi lascia del tutto tranquillo è che questo legno di bagolaro si è tarlato con una velocità impressionante ed ho appurato che il tarlo non muore con la carbonizzazione perchè si trova tendenzialmente all'interno delle assi ed il legno essendo un isolante naturale lo ripara dal calore della lancia. Dovrò studiare meglio come debellarlo o capire se alla fine del suo ciclo di larva se ne va spontaneamente.

Alla prossima!
ciao
 
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