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Avete mai tradito? Conoscete qualcuno

elleboro

Florello
gente, guardate che il bollino rosso non è un marchio a vita! A me sembra che sia il corretto uso quello che viene fatto adesso. Uno non è d'accordo, non ritiene di dover fare una risposta pubblica e sintetizza così.
Perchè ve la prendete tanto?
Idem per quello verde.
 

spadino

Giardinauta
elleboro ha scritto:
gente, guardate che il bollino rosso non è un marchio a vita! A me sembra che sia il corretto uso quello che viene fatto adesso. Uno non è d'accordo, non ritiene di dover fare una risposta pubblica e sintetizza così.
Perchè ve la prendete tanto?
Idem per quello verde.

Bruna, scusami ma questa volta non sono d'accordo con te.
Prima di tutto perchè se non si è d'accordo con una persona bisognerebbe cercare di capire se non lo si è per incomprensione o per concetto.
Nel secondo caso varrebbe la pena un minimo confronto, anche solo per incrementare il proprio bagaglio di conoscenze (sapere perchè qualcuno dissente dal tuo modo di pensare è sempre proficuo), poi se ciò che ascoltiamo ci risulta ancora incompresibile allora si può manifestare il dissenso con il puntino rosso.

Sono poi d'accordo con te quando dici che non è a vita, ma solo un gioco. tutti noi sappiamo che Erika non è nè insesibile nè altre cose negative.

Ciaux:Saluto:
 

RosaeViola

Master Florello
Nel secondo caso varrebbe la pena un minimo confronto, anche solo per incrementare il proprio bagaglio di conoscenze (sapere perchè qualcuno dissente dal tuo modo di pensare è sempre proficuo), poi se ciò che ascoltiamo ci risulta ancora incompresibile allora si può manifestare il dissenso con il puntino rosso.


specialmente se si dà il pallino rosso senza nemmeno intervenire nella discussione confrontandosi, esponendosi e assumendosi la responsabilità di ciò che si scrive.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Non ditemi che ricominciamo con la storia dei bollini rossi, che tristezza, io nutro sempre la speranza che le persone capiscano, che le persone maturino, che le persone si assumano le loro responsabilità

perchè sembrerà strano, ma regalare un bollino rosso e dirne la ragione è segno di maturità e ci si assume la responsabilità delle proprie azioni

dimostratemi che mi sbaglio, grazie
 
S

sharon75

Guest
Una mia amica, qualche anno fa, dopo 5 anni di matrimonio si è innamorata di un collega di lavoro.... Il tutto è stato platonico, lei è cresciuta in una famiglia all'intica, con dei valori con una profonda fede. Ogni giorno doveva condividere ore e ore con queto uomo che le rubava il respiro che le turbava il pensiero.... Un giorno si rende conto che questo suo sentimento è perfettamente ricambiato ma lei sente che non può, che non deve....
E così ne parla con il marito, chiede l'aiuto ad uno psicologo e si fa aiutare, per cercare di ricostruire il suo rapporto con il marito. Il collega decide di andarsene, coglie una proposta di lavoro all'estero e sparisce per sempre.....
Lei fiera di se stessa continua la sua vita, felice di non aver tradito e di essere stata forte..... ma il suo rapporto con il marito in ogni caso dopo due anni cmq finisce e si separano....
Ora io mi chiedo: Cos'è il tradimento?..... Infondo in tutta questa storia lei ha tradito l'uomo che amava e che per amore e rispetto di lei ha cambiato vita all'estero, e soprattutto ha tradito se stessa, i suoi sentimenti, il suo diritto alla felicità......
Sono storie di tutti i giorni, storie di vita, storie tristi e dolorose..... Bisogna saperle guardare con sensibilità e senza pregiudizi.....
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Sharon trovo il tuo punto di vista condivisibile.

Proprio questo intendevo, quando ho scritto che ci sono molti modi di tradire.

La tua amica ha tradito l'uomo che la amava, ma anche se stessa, non ha ascoltato il suo cuore, mi spiace per lei, a volte una educazione troppo rigida porta ad essere ingabbiati e a perdersi.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Non credo Rosa, penso invece che l'amica di Sharon, nel momento che si è innamorata di quell'uomo, inconsciamente sapeva già, che il suo matrimonio non andava più bene

ha voluto resistere a causa della sua educazione, ma ha tragicamente fallito
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Bhe speriamo che tutti siano tanto aperti da accettare questo tuo punto di vista :)

Anch'io mi sono chiesta cosa significhi o quale significato noi diamo alla fedeltà

per me fedeltà è essere innanzitutto fedele a me stessa

condivido la mia vita con Roberto da tanti anni, ma se mi accorgessi di non provare per lui quello che provo, penso che sarebbe giusto per me e per lui che ognuno di noi prendesse la sua strada

non accetterei mai di sopravvivere con Roberto, voglio vivere con Roberto

nemmeno io giudico chi tradisce, non posso giudicare, ho delle perplessità però sui matrimoni allargati, credo che siano molto difficili da attuare, la nostra umanità potrebbe renderci la vita molto difficile

condivido il tuo pensiero sul fatto che si possa amare più di una persona alla volta, l'importante è che sia amore al 100% per ognuno
 

m.boss1971

Aspirante Giardinauta
Questo conferma che la fedeltà sia un valore sociale e non interiore in buona parte delle persone.

Sono d'accordo. In fondo conserviamo molti istinti derivanti dalla nostra parte "animale" .
Tuttavia, il valore della promessa fatta al partner è il perno su cui fare forza in un momento di debolezza o di crisi. Credo sia troppo semplicistico spesso dire: "con mia moglie era già finita" e buttarsi nelle braccia di chi in un determinato momento può risvegliare quegli istinti. Al tempo stesso non nego che alcuni rapporti possano essere considerati finiti anche senza il sopravvenire del tradimento.

Se poi si è d'accordo tutti e si vuol formare una famiglia allargata.....che si faccia (gli scimpanzè vivono così). Mi viene solo il dubbio che qualcuno accetti la situazione pur di non perdere tutto e non sia esattamente un desiderio espresso di buon grado quello di condividere il partner.

Concludo dicendo che non intendo giudicare nessuno. Non ho mai tradito e spero di non farlo mai, ma la vita è lunga e varia, quindi un giorno potrei trovarmi in una situazione che adesso nemmeno immagino.
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
Da dove vengono questi principi? A chi è servito sancirli?

beh, da dove vengono e a chi è servito mi sembra abbastanza chiaro, leggendo la storia del mondo. La fedeltà femminile (perchè di questa solo si parla, quella maschile non è mai stata un valore credo in nessuna società), deriva dall'esigenza di sapere di chi è il figlio che la donna partorisce.

A me pare che il concetto di fedeltà come noi lo interpretiamo ora sia un concetto piuttosto recente della società occidentale contemporanea
 

m.boss1971

Aspirante Giardinauta
Per me la fedeltà maschile ha lo stesso valore di quella femminile, indipendentemente da come venga etichettato il comportamento infedele dell'uomo rispetto a quello della donna.
E' solo la mia opinione.
 

RosaeViola

Master Florello
Ornella.48 ha scritto:
beh, da dove vengono e a chi è servito mi sembra abbastanza chiaro, leggendo la storia del mondo. La fedeltà femminile (perchè di questa solo si parla, quella maschile non è mai stata un valore credo in nessuna società), deriva dall'esigenza di sapere di chi è il figlio che la donna partorisce.

A me pare che il concetto di fedeltà come noi lo interpretiamo ora sia un concetto piuttosto recente della società occidentale contemporanea

Certo Ornella, sono pienamente d'accordo con te e dal punto di vista antropologico il discorso è anche più complesso.
Solo nell'800 la società ridefinì in maniera più oscurantisca il concetto di fedeltà anche come forma di controllo di esercizio del potere sul mondo femminile.
Una società come la nostra, che consenta dei matrimoni o delle unioni allargate, dovrebbe ridiscutere tutta la sua struttura che troppo spesso si fonda su interferenze che nulla hanno a che spartire con la serenità e la libertà di azione o ammettere e accettare la tolleranza, che è un concetto ancora troppo lontano da noi e che significa in primis, rispetto.

MBoss, è vero, molte cose sono cambiate in merito alla fedeltà maschile e femminile, ma ancora troppo poche purtroppo.
Se un uomo se ne va di casa viene giudicato sì, ma mai quanto una donna.
 

m.boss1971

Aspirante Giardinauta
MBoss, è vero, molte cose sono cambiate in merito alla fedeltà maschile e femminile, ma ancora troppo poche purtroppo.
Se un uomo se ne va di casa viene giudicato sì, ma mai quanto una donna.
Infatti ho espresso la mia opinione personale, ma condivido quanto dici riguardo all'opinione pubblica.
 

spadino

Giardinauta
m.boss1971 ha scritto:
Sono d'accordo. In fondo conserviamo molti istinti derivanti dalla nostra parte "animale" .
Tuttavia, il valore della promessa fatta al partner è il perno su cui fare forza in un momento di debolezza o di crisi. Credo sia troppo semplicistico spesso dire: "con mia moglie era già finita" e buttarsi nelle braccia di chi in un determinato momento può risvegliare quegli istinti. Al tempo stesso non nego che alcuni rapporti possano essere considerati finiti anche senza il sopravvenire del tradimento.

Se poi si è d'accordo tutti e si vuol formare una famiglia allargata.....che si faccia (gli scimpanzè vivono così). Mi viene solo il dubbio che qualcuno accetti la situazione pur di non perdere tutto e non sia esattamente un desiderio espresso di buon grado quello di condividere il partner.

Concludo dicendo che non intendo giudicare nessuno. Non ho mai tradito e spero di non farlo mai, ma la vita è lunga e varia, quindi un giorno potrei trovarmi in una situazione che adesso nemmeno immagino.

..............m.boss non ti conosco, non ho mai avuto il piacere di incrociarmi con te nel forum, però devo dire che mi piace ciò che dici, anche pechè la penso esattamente come te.

Aggiungerei che, noi abbiamo la fortuna di essere intelletivamente capaci di capire ciò che avviene dentro di noi, sia a livello emotivo, che fisico con la possibilità di decidere ciò che meglio è per noi e per le parsone che ci circondano. Cosa voglio dire, ebbene se come l'amica di sharon non amiamo più una persona è inutile castigarci e cercare di salvare ciò che ormai non può più essere salvato, ricordiamoci che prima di essere un'isttuzione il Matrimonio è un vincolo sentimentale, quando questo viene meno è finito il matrimonio (o il fidanzamento, o l'amicizia, o tutto ciò che può rientrare in questa categoria). quando subentra l'educazione (che come nel caso dell'amica di sharon, definirei antiquata), in questo caso si sta tradendo la persona che più conta nella nostra vita, ovvero noi stessi, ma la colpa in questo caso non è nè dell'amica di sharon, nè dell'uomo che amava, nè del marito, è solo colpa di chi non ha avuto abbastanza cervello per insegnare all'amica di sharon il rispetto di se stessi.

Per istinto gli animali, quindi anche l'uomo (genere umano, no sesso maschile) è incline ad accopiarsi con più esemplari, questo per diverse raggioni, la più forte è la sopravvivenza della specie, noi esseri umani abbiamo comunque un qualcosa in pìù rispetto al resto delle specie animali che si chiama libero arbitrio, quindi la possibilità di decidere ciò che meglio riteniamo giusto.
Se decidiamo di vivere con un matrimonio libero, allargato, multiplo o chiamatelo come vi pare, la scelta di ciò deve essere una scelta VOLUTA da tutti i partecipanti (ho anch'io il dubbio che in una situazione del genere qualcuno accetti per non perdere qualcuno o qualcosa), se voluta da tutti in maniera uguale, liberi di fare ciò che meglio si crede di fare, penso che queste persone non considerino la comune un tradimento.

Con il termine tradimento, io intendo che qualcuno tradisce se stesso o chi crede in lui/lei.
Mi pare che il tema sia il tradimento e non la capacità di accettare civiltà, o culture, diverse da noi. O sbaglio?

Ciaux:Saluto:
 

spadino

Giardinauta
..............comuni, matrimoni allargati, opinione pubblica, tradimento maschile e femminile.

Ma io direi che se una persona ama, sia essa uomo o donna, e subische un tradimento, nel momento che si accorge soffre come un dannato/a ed in quel momento se ne infischia di cosa pensa la gente. Vorrebbe non soffrire ,vorrebe nonaver creduto in una persona che alla fine si è rilevata in maniera diversa da ciò che pensava. Tutto il resto, a una persona ferita, non gli interessa.

È per questo che prima di tradire dovremmo pensarci bene, pensare al dolore che stiamo dando alla persona che ci sta vicino.

Nel momento che qualcuno sta male perchè cornuto, la lotta femminista o maschilista, gli importa un bledo.

Poi magari mi sbaglio, parlando da masc.u.l.o. ex traditore, ma so che male ho fatto alla persona che mi amava e alla quale avrei dovuto dimostrare rispetto.

Non so come sarà la mia vita futura, però una cosa l'ho imparata, non voglio più far male a nessuno
 
Ultima modifica:

spadino

Giardinauta
Condivido ciò che dici, ma non riguarda più il tradimento ma qualcosa che viene prima, ovvero la Cultura. con una cultura diversa da quella che vige oggi, il tradimento non sarebbe forse considerato tale.

Oggi, poi assistiamo ad un fenomeno molto simile a ciò che descrivi, sono gli scambisti, ovvero persone che accettano di buon grado la condivisione fisica dei propri partner.
Io non mi permetto di giudicare, però io solo il pensiero di condividere la Didi mi sale il sangue alla testa e carico la lupara (il mezzo sic.u.l.o. che vive in me prende possesso del'altro 50% di me)

Ho dovuto scrivere s.i.c.u.l.o così perche lo criptava
 
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A

ambapa

Guest
RosaeViola ha scritto:
...La capacità e il modo di amare sono soggettivi e non sono catalogabili, questo è un motivo in più per discutere l'aspetto anche sociale del problema.

Finalmente questo 3d ha preso la piega giusta. Riflessioni a mente aperta senza barricate ideologiche.
Sono d'accordo con molte delle cose che sono state dette negli ultimi post, anche e soprattutto quelli di indirizzo, come dire... "libertario".
Ma...rimane sempre il fatto che dobbiamo fare i conti con i sentimenti e la sensibilità di chi ci sta accanto, nonchè con le nostre paure legate al rischio di perdere quanto di buono abbiamo investito affettivamente. Ci sono inoltre i nostri sensi di colpa, inevitabili, stante l'educazione che abbiamo ricevuto.
Ci ricordiamo di quando andava di moda la cosiddetta "coppia aperta"? O va di moda anche adesso? Bè, mi è capitato di vivere una storia del genere...tanti, tanti anni fa. Ero giovane e innamorata e anche un pò cretinetta...per farla breve soffrivo come un cane, perchè io, di mio, non sapevo che farmene di tutta questa libertà...volevo solo lui...che invece sfarfalleggiava di fiore in fiore, pur dichiarandomi immenso amore. Subivo... per paura di perderlo, per dimostrare a me stessa che ero "moderna", che sapevo affrancarmi dalle convenzioni sociali, ecc.ecc... finchè non ho realizzato che la situazione stava minando profondamente il mio amor proprio, la mia autostima e... finalmente l'ho mollato!
 
A

ambapa

Guest
RosaeViola ha scritto:
Chi tradisce si sente sbagliato nei confronti della fedeltà come valore, quindi anche nei confronti della società che la professa.
In pratica è come dire: fedeltà è buono, tradimento è cattivo.

Non so se riesco a spiegare quello che intendo...:confuso:

Perfetto Rosa, non si sarebbe potuto dire meglio!
 

RosaeViola

Master Florello
Aggiungo che a mio avviso, in un tradimento, la fiducia va in frantumi non tanto perchè c'è stato un contatto fisico estraneo, ma soprattutto perchè le bugie minano la possibilità di affidare noi stessi all'altro.
 

spadino

Giardinauta
Ros, io penso che quando entrambi hanno questa consapevolezza (per'altro tutti dovremmo avercela, spingendoci sempre a dare il meglio) entrambi non tradiscono, non ne hanno bisogno.



Non penso sia corretto far pagare lo scotto della nostra debolezza ed insicurezza ad un'altra persona, spingendola a capire.


RosaeViola ha scritto:
Ci sono coppie che scelgono di non mentirsi e che sanno con questo, di poter contare sulla piena fiducia dell'altro...niente distrugge un matrimonio o un'unione, come scoprire che il proprio compagno/a ha raccontato cumuli di menzogne.

Per le menzogne, penso che tradimento e menzogna siano le faccie della stessa medaglia, dove vi è una vi è anche l'atra.

Per quanto riguarda i rapporti a tre, qui non ho esperienza in materia, quindi non saprei cosa rispondere, mi astengo per mancanza d'argomenti.

RosaeViola ha scritto:
Quando ascolto storie simili, io mi chiedo: ma allora perchè ci dilaniamo l'anima in questo modo? Perchè la collettività non tollera questo genere di comportamenti? Dove sta il giusto o lo sbagliato?

Giro a voi queste domande.

Per me in un rapporto, non esite nè il giusto nè lo sbagliato, ma solo il rispetto o l'ipocrisia.
 
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