io ho notato, in me stessa, che quando il mio cane sta male mi chiudo in me stessa, non cerco conforto in altri, ma concentro tutte le energie nel curarlo. E penso che quando mi lascerà farò lo stesso. Non griderò il dolore, non lo condividerò, lo terrò con me. E' una cosa intima; però capisco anche chi invece ha bisogno di condividere il dolore, far capire che il legame che stringe persone e animali va al di là di ogni comprensibile ragionamento.
non credo che si possa definire una ricerca di conforto
la cosa almeno per me è più ampia .......parlando con persone che condividono la tua stessa passione e amore senza preconcetti ,frequentando persone che ti sono appunto affini viene quasi spontaneo liberatorio ricordare condividere le gioie e i momenti felici passati insieme con i nostri pelosetti e non ......ahimé questo di conseguenza ti porta a condividerne anche le perdite e i successivi dolori e gli stati d'animo che han provocato.......
nella vita reale difficilmente hai la possibilità di parlarne senza che ti si tacci di un "l'è matt era solo un cane o un gatto ecc ecc" e tanti altri sguardi di commiserazione e "storti" che denotano immediatamente la considerazione e il giudizio che ti hanno affibbiato ......ed allora sono anch'io chiuso ed ermetico ........non è una scelta vera e propria mi chiudo e tengo tutto dentro "è personale" o "tanto non capirebbero" ......anche questo fa male e "ci si morde la coda"
io questo ,come lo definisci "gridare dolore " questo "condividere la nostra esperienza "anche se brutta" lo faccio solo in questo forum e in questa sez. .....nella vita di tutti i gg faccio fatica e mi fa male parlarne anche con le persone a me più vicine .......me lo tengo dentro lo considero come te molto personale .......ma non posso negare che, anche se doloroso, mi è a volte liberatorio poterlo condividere con chi davvero lo sa condividere, chi lo può capire.......
ma difficilmente questo potrà appunto confortarmi .....rimane tutto uguale
ma se per conforto intendi una forma di aiuto , ricordando dei momenti con chi può capire queste esperienze o il dolore , e aiutandoti nel ricordare, mitigando con qualche battuta o scritto di vicinanza, i nostri amici ......potrebbe essere anche come dici .......
forse, dico forse, in quest'ottica ,e mi riallaccio al quesito iniziale del 3D, ci sono persone che vanno oltre, fregandosene del "cosa dice o pensa la gente" sapendo di rivolgersi "tra i tanti" a gente che condivide il gesto senza, come faccio io , "selezionarli" e rivolgersi unicamente a loro.
forse, sempre forse, considera (luciana matalon) il gesto (la pagina del giornale, "l'urlare") un atto consono all'ampiezza dei sentimenti provati ......"meritato e dovuto e sincero" (e d'obbligo il "condizionale" )
dico forse perchè ad alcuni è sembrato che questo "urlare" sia sospetto di
"prodomo -pubblicitario" ....attinente ad alcuni eventi a cui luciana matalon sta partecipando
e quindi sinceri "anche", ma "usati" alla bisogna........