Buongiorno!!
Credo che una precisazione sia d'obbligo: con l'"avvento" delle variazioni climatiche la potenza dell'irradiazione solare sta cambiando velocemente. Pertanto, per come la penso io, stiamo entrando in una fase di coltivazione "sperimentale": per tutte le piante date per esposizione al sole occorre, via, via, testare quanto questa indicazione sia ancora pienamente valida per le varie piante, per la propria zona climatica, per la disponibilità di acqua per le irrigazioni.........
Per esperienza diretta, nella scorsa estate, ho visto soffrire piante date per pieno sole ed alcune ho dovuto eliminarle perché il sole le ha completamente seccate.
Va anche ricordato il cambiamento, anche se graduale, che le piante si trovano e si troveranno ad affrontare a causa dello stretto legame tra l’andamento climatico delle stagioni e la vegetazione che fa anche sì che cominci ad esserci un’alterazione temporale anche del rapporto insetti fitofagi e piante ospiti e tra impollinatori e agenti della dispersione dei semi (la forza del vento, gli animali, i volatili).
Un consiglio sempre valido credo sia quello che fu dato a me quanto, avendo trasferito dove sono ora la mia adorata "collezione! di Dature (ora chiamate Brugmansie), mi intestardivo a coltivarle nonostante nella nuova "residenza" le temperature per loro fossero troppo alte in estate e basse in inverno.
Quando si vogliono inserire delle nuove piante nel giardino è cosa buona guardare nei giardini degli altri intorno a noi per scoprire quali siano pienamente adatte a prosperare nelle nostre condizioni ambientali e di terreno.
Questo non significa standardizzare l'aspetto dei giardini ma creare un'"ossatura" che vegeti alla grande per poi inserire, mano a mano, piante innovative per il luogo e studiarne le reazioni evitando il rischio di avere un giardino che "vivacchia" nel suo insieme anziché prosperare come vorremmo.