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Ariocarpus

pacho

Aspirante Giardinauta
Cerco una bella pianta di Ariocarpus Fissuratus oppure Ariocarpus Agavoides di 6 o 7 anni ma nella mia zona (BOLOGNA) non so a chi rivolgermi.
Posso cambiare con retusus.

Avete suggerimenti ?


:pPS pensate che sia il caso di chiedere un preventivo per un mutuo alla banca ?
 
Ultima modifica:

Lilio apulo

Giardinauta
Deve essere davvero un regalo speciale !!
Non ci sono molte persone in giro che apprezzano tali piante.
La misura che cerchi è difficile da trovare e comunque preparati ... alla botta !!
 
A

*Ale*

Guest
La mia passione

A me gli Ariocarpus piacciono da morire pero' costano una cifra....:bigeyes:
Io come regalo lo apprezzerei moltissimo.:froggie_r
Alessia:smok:
 

pacho

Aspirante Giardinauta
Cerco ancora

reginaldo ha scritto:
Credo che un buon vivaista possa avere una di queste piante, prova a vedere nel sito .....
Grazie lunedi provo a contattare qualcuno per mail o al telefono perche in catalogo mi sembra abbiano robetta di 2 o 3 cm di diametro quindi giovane, avevo trovato cose simili anche da http://www.cactus-art.biz/ ma ....
Grazie ancora continuo la caccia
 

pacho

Aspirante Giardinauta
reginaldo ha scritto:
Credo che un buon vivaista possa avere una di queste piante, prova a vedere nel sito di Botaniké (http://www.botanike.com) o di Corazza(http://www.vivaiocorazza.com) o mandando una e-mail a Fioreverde di Reggio-Emilia (fioreverde@tin.it) o anche a Panarotto(http://www.panarottocactus.it/ ; ppanat@tin.it)
Ciao
Reginaldo
Sono rimasto un po perplesso e preoccupato dalla risposta di Corazza

Gli Ariocarpus non possono essere venduti poiché sono nell'appendice I della CITES (piante protette a livello mondiale il cui commercio è proibito).
E' possibile trovarli forse da qualche privato amatore a titolo gratuito.Nessun vivaio italiano, che sappia io, è autorizzato dalla CITES a venderli.
Mi dispiace.
Cordiali saluti,
Gianluca Corazza

 
A

alealdo

Guest
cites

Mi incuriosiva questa storia del CITES e ho fatto una piccola ricerca:
http://www.cites.org/eng/append/appendices.shtml
Se cercate Ariocarpus trovate tutta la lista delle cactacee dell'appendice I. Effettivamente Corazza ha ragione, Ariocarpus spp significa tutte le specie appartenenti al genere Ariocarpus.
Ciao,

Alessandro
 

Lilio apulo

Giardinauta
pacho ha scritto:
Sono rimasto un po perplesso e preoccupato dalla risposta di Corazza

Nessun vivaio italiano, che sappia io, è autorizzato dalla CITES a venderli

Non è vero, ci sono almeno tre persone di mia conoscenza certificate Cites.
Per quanto riguarda il Cites, questo si riferisce alle importazioni di materiale raccolto in natura.
Panarotto sono almeno 10 anni che li ha regolarmente in catalogo. Certo, roba piccola perchè fatta da seme, ma costa.
 

pacho

Aspirante Giardinauta
Ma il problema non è tanto di dove puoi trovarli ma come gestirli dopo, come giustificarne la provenienza e o la circolazione anche a titolo gratuito !!!
Non ci sono solo gli ari (CITES da pag 66 in avanti) ma un elenco impressionante.
Non ci si puo comportare al solito all'italiana facendo finta di non sapere e confidando nel buon cuore di chi controlla !!!
 
I

Isabella1

Guest
In effetti se acquisti all'interno della comunità auropea da vivaisti certificati non hai problemi, perchè il vivaista ti certifica che la pianta è stata prodotta in europa; se acquisti al di fuori della comunità europea un vivaista serio dovrebbe produrre un certificato che comprova che la pianta è stata coltivata "in cattività", così come dovrebbe certificarti che è esente da malattie. Per esperienza personale i vivaisti da cui mi sono servita nel corso degli anni mi hanno sempre fornito piante corredate da certificato. Per quanto riguarda glia riocarpus la cosa diventa costosa, perchè devi aggiugenre il prezzo dei certificati al prezzo di piante già di per sè costose. Mi sembra un po' eccessivo il vivaista che ritiene che le piante nelle liste del cites non si possano assolutamente commerciare.
Ciao
Isabella
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Il senso potrebbe essere che essendo in via di estinzione, per tutelarle, evitando che gente senza scrupoli le prelevi dal loro habitat, è proibito in generale il commercio a pagamento (non potendole venderle è inutile che le rubino!). Forse non c'entra niente ma è la stessa cosa che diceva Mimma per le tartarughe (anche quelle nella lista CITES): lei deve registrarne nascite, cessioni e morti e NON può venderle, casomai solo regalarle.
 

pacho

Aspirante Giardinauta
Ipotesi

Comunque il tutto non è per niente chiaro !!
Se io ho in casa una pianta in lista che ci posso fare ? La devo buttare di nascosto ?
Se qualcuno mi chiede di renderne conto , e io ce l'ho da anni e non so nemmeno più da dove arrivi, magari l'ha seminata mio nonno ?
Se qualcuno me ne regala una , come faccio a dimostrare da dove arriva ? Punto il dito verso chi me l'ha regalata ?
Se mi produce semi che io semino e nascono altre piante che succede ?
Ecc. Ecc............
QUALCUNO SA ESATTAMENTE COME FUNZIONA ??
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
pacho ha scritto:
QUALCUNO SA ESATTAMENTE COME FUNZIONA ??
Ci vorrebbe Mimma, così ti dice di sicuro come funziona per le tartarughe... :rolleyes: Immagino la situazione sia quantomeno simile...
 

mimma69

Maestro Giardinauta
eccola eccola.Allora,se e' come per le Tartarughe(ed il CITES e' lostesso)funziona cosi'.
Nel 1990(all'incirca,ora non ho i documenti sotto mano)la guardia forestale(di cui la CITES ne fa' parte)ha fatto una specie di condono/censimento per chi aveva le tartarughe.Dal condono in poi,le tarta non potevano piu' essere esportate.Di conseguenza,la vendita fini'.Chi l'aveva,doveva o regalarle o venderle(aprendo partita iva)Il sono "costretta,tutti gli anni,ha dichiarare le varie nascite,morti e cessioni(questo sempre per censire le tarta in Italia).Se io regalo una tarta a Elebar,sono costretta a regalargliela con tanto di certificato,in cui e' scritto il numero d'iscrizione e numero di protocollo della mia pratica,senno' penabile di multa sia io che lei.Non posso venderle,xche' non ho partita iva.Secondo me e' la stessa cosa per le piante.Si possono comprare,xche' se fatte da seme,non sono importate,ma ci vuole una certificazione che attesti la provenienza.Chi ne e' in possesso adesso.......stia zitto e se la tenga.Anche perche',la forestale,si muove solamente "sotto indicazione" di qualcuno,quindi...chi vi viene a rompere???se pero' dovete comprarla,fatevi dare la certificazione,che fra l'altro,se sono sotto la convenzione della CITES,sono obbligati a darvela.
Spero d'essere stata chiara:slow:
 
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