• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Analfabeti e snumerati

pa0la

Florello
Il profilo che tracciano le statistiche dei ragazzi che escono dalla scuola italiana assomiglia pericolosamente al titolo del Thread. Peraltro che molti sappiano poco lo si vede "a occhio nudo".


Non sarà che è ora di fare un passo indietro e rivedere le elementari?
Io non le ho fatte nel medioevo ma avevo una maestra sola che mi ha insegnato a leggere scrivere e fare di conto con solo due penne.
La rossa per la data e il titolo, la blu per tutto il resto.

Agli insegnanti della materia più "debitata" in Italia chiedo:

Non sarà che impegnare metà del cervello di un bambino che impara le addizioni a ricordarsi che le unità sono nere, le decine rosse, le centinaia verdi e le migliaia gialle insegna loro a comprare tante penne e a coordinare i movimenti, più di quanto non insegni a contare?

I dettati ortografici sono scomparsi, ai miei figli però i dettati li ho fatti io al pomeriggio, perchè c'è un tempo per ogni cosa e l'ortografia o la impari entro i 10 anni o è un treno perso per sempre.

ciao a tutti
pa0la
 

Permalosa

Giardinauta Senior
Hai ragione io non capisco come possa essere possibile,ma mi trovo a fare ripetizioni a ragazzini di prima superiore che non concepiscono il fatto che 12-15 faccia -3!!..non sanno usare i numeri negativi..non sanno le tabelline..e non sanno fare i calcoli piu semplici a mente!io non pretendo certo che li facciano in 2 secondi..ma una volta ho dato un esercizio a uno e mentre ero girata a controllare che i compiti del fratello fossero giusti quello ha tirato fuori la calcolatrice!!!!!!io fino alle superiori a meno che non ci fossero numeri con la virgola non la usavo!!non certo perché fossi super dotata ma per il semplice fatto che i professori non volevano!se ora la fanno usare anche per fare 7x9 dove andremo a finire????
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
ciao Paola, io ho iniziato la prima elementare nel 1980 ed avevamo pochissime materie tra cui; scienze e geografia (dove si studiavanole le provincie, i fiumi ed i monti d'Italia), matematica (tabelline e +x-: ), italiano, dove ci veniva insegnato come coniugare i verbi ed inglese.
La settimana scorsa ero a casa di alcuni parenti il cui bimbo ha iniziato da qualche giorno la prima elementare e mi sono spaventata nel vedere il piano studi, una miriade di materie di cui ho faticato non poco a trovare il significato, accanto a matematica, italiano e geografia c'erano educazione alla tecnologia (x imparare ad usare internet), educazione all'immagine e sua interpretazione (ai miei tempi era quell'ora dedicata al disegno libero :squint: ) e poi 2 ore di una materia extraterrestre, guida alla scoperta ed all'interpretazione delle figure piane..........:confused: ah si, io a scuola la chiamavo geometria!
E poi si chiedono come mai i bambini di oggi non sanno usare il congiuntivo e le tabelline non sanno nemmeno cosa siano :eek:
 
Ultima modifica di un moderatore:

Vincenzo VA

Florello
Il profilo che tracciano le statistiche dei ragazzi che escono dalla scuola italiana assomiglia pericolosamente al titolo del Thread. Peraltro che molti sappiano poco lo si vede "a occhio nudo".
pa0la

"Le nuove generazioni sono migliori delle vecchie"...dicevo sempre a mio padre. Di questo sono convinto. Ad occhio nudo si vede solo che sono diverse dalle vecchie.
Non è certo leggendo frettolosamente statistiche trovate su qualche rivista o ascoltando le esternazioni del Ministro della Pubblica Istruzione di turno che si può giudicare il prodotto scolastico italiano.
Statistiche: esistono differenze enormi nelle varie zone d'Italia.
Per la matematica, ad esempio, la media nazionale è effettivamente inferiore a quella europea, ma i valori relativi ad alcune zone (ogni zona è formata da diverse regioni) riultano molto superiori a quelli di paesi come Stati Uniti, Germania, Francia, Finlandia e alla media europea. D'altra parte i valori più bassi si riscontrano nelle zone italiane con fortissima disoccupazione giovanile dove non funziona quasi nulla...oltre alla scuola. :cry: In quelle zone ad esempio gli ospedali sono disastrosi, non solo i quaderni degli alunni.
Da qui ad affermare che il problema sta tutto nel conoscere le tabelline o l'ortografia, il passo è lungo.
Il modello di scuola di 30 anni fa è superato.
A determinare questo fatto non è la volontà dei professori o dei genitori, ma il gigantesco cambiamento che la società ha avuto. Quando eravamo piccoli, noi pensavamo di diventare medici o avvocati, non ipotizzavamo certo di laurearci in lettere per essere assunti da una banca per la valutazione dei clienti che chiedono un prestito.
Alcune conoscenze del passato erano spesso legate ad un nozionismo sterile. Io stesso sfido i miei amici con i nomi delle capitali...e ne conosco davvero tante...ma da ciò non ho vantaggi, a parte il divertimento.
Non sto dicendo che le nozioni siano inutili, affermo solo che la prospettiva educativa è un'altra. I nostri ragazzi, piuttosto che imparare i Sepolcri a memoria, devono imparare a lavorare in team, a scegliere le informazioni utili, visto che ai nostri tempi ne ricevevamo in quantità limitatissima rispetto ad oggi.
Quanto alle calcolatrici (ma solo per ricollegarmi al discorso dell'amica) non penserete che prima di un'assunzione chiedano la tabellina del nove! Occorre conoscere alla perfezione il pacchetto Office con le funzioni avanzate di Excel, saper presentre un bel curriculum con Power Point, conoscere il Cad ecc. Molti italiani adulti si vantano invece di non saper accendere un pc e non tentano neppure di imparare.
Vi comunico che le tabelline si possono imparare benissimo anche dopo i dieci anni: si prende la calcolatrice, si digita 6 x 7 , si dice la risposta ad alta voce, si schiaccia = e si legge il risultato (vietato dire il risultato dopo aver schiacciato = ). La differenza sta solo nel fatto che le mamme non vengono più stressate dai figli che vogliono farsi interrogare. Con 10 minuti al giorno, in 15 giorni le tabelline sono imparate. Parola di prof di matematica delle medie. :eek:k07:
I miei alunni non usano la calcolatrice e sono tutti capaci (e dico tutti) di fare a mente qualsiasi divisione per 5 anche se il risultto ha la virgola.
Es. 432 : 5 oppure 2403 : 5.
Metodo: dividi per dieci spostando la virgola, raddoppia.
Mamme e papà stupiti!
Giochiamo con le divisioni solo negli ultimi cinque minuti, quando sta per suonare la campana. La matematica vera è un altro discorso!
 

palifer

Aspirante Giardinauta
E' anche per questo che il ministro ha chiesto di fare un passo indietro e dare più importanza, soprattutto nelle elementari, a tabelline, grammatica e geografia (altra materia sconosciuta!!!)
Meglio tardi che mai...
Paola
 

Antonella73

Giardinauta Senior
"Le nuove generazioni sono migliori delle vecchie"...dicevo sempre a mio padre. Di questo sono convinto. Ad occhio nudo si vede solo che sono diverse dalle vecchie.
.......

Ciao Vincenzo!!! sono d'accordissimo, quoto tutto il messaggio, (ma era troppo lungo per riportarlo tutto)

anche se ad esempio con l'inglese qui si inizia all'asilo, e questo mi lascia qualche dubbio, ma solo perchè ci sono una marea di bimbi stranieri che masticano male l'italiano e forse farebbe comodo impararlo bene, soprattutto quando a casa si parla solo la lingua d'origine...poi chissà, non avendo competenze in merito...può essere un gioco divertente anche imparare l'inglese all'asilo...

ciao!
 

pa0la

Florello
Ciao Vincenzo, ti aspettavo!
Ti aspettavo perchè già so che sei un insegnante quasi raro ma anche tu sai bene che la scuola non è sempre quella che fai tu.
Io sto parlando da madre, da zia, da chi vive la scuola da utenza.
Utenza privilegiata e fortunata, che ha potuto scegliere la scuola per i propri figli, che considero anche io, come tu dici, diversi e per tanti aspetti migliori di noi, e cresco con loro.
Ma davvero ho insegnato loro l'ortografia mentre a scuola aprivano la loro mente ad altre cose, davvero ho contato mettendo in fila le matite a mo' di pallottolliere e son lieta di averlo fatto, ora che sono alle superiori.
(una cosa te la concedo e l'avevo dimenticata - salvo alle elementari l'insegnamento della logica matematica)

La figlia piccola di mio fratello è alle elementari e di nuovo contiamo e giochiamo con l'acca.....
Ma io al pomeriggio ero a casa, avevo tempo e conoscenze sufficienti per farlo.
E' vero che nessuno ti chiede le tabelline per assumerti, ma io mi trattengo dal cestinare i curricula con gli errori di ortografia e provo a guardare oltre ma è difficile non farsi cadere le braccia.
Quello che temo è che una scuola elementare così finisca per spalancarla la cosidetta forbice sociale più che tentare di ridurla......
Ti ascolto, grazie della risposta
pa0la
 

palifer

Aspirante Giardinauta
Paola, hai perfettamente ragione!!!
Purtroppo rendere la scuola più "facile" e meno selettiva, meno ricca di conoscenza di base, quella che poi ti permette in seguito di accrescere la tua cultura, ha una ricaduta grave proprio sulle persone più deboli dal punto di vista economico, o culturale. Gli altri possono in qualche modo sopperire, loro no. La scuola dovrebbe invece fornire a tutti i bambini la giusta dose di conoscenze, di strumenti, per affrontare il futuro con il bagaglio adatto, cominciando proprio dalle nozioni elementari. Siamo proprio sicuri che chi esce dalle elementari con gravi carenze ortografiche o di tipo matematico possa o voglia in seguito recuperare? Qualcuno, forse, ma la maggior parte se le trascina dietro e con fatica affronta gli studi seguenti.
Ciao, a presto
Paola
 

Vincenzo VA

Florello
Ciao Vincenzo, ti aspettavo!
Ti aspettavo perchè già so che sei un insegnante quasi raro ma anche tu sai bene che la scuola non è sempre quella che fai tu.
Io sto parlando da madre, da zia, da chi vive la scuola da utenza.
Utenza privilegiata e fortunata, che ha potuto scegliere la scuola per i propri figli, che considero anche io, come tu dici, diversi e per tanti aspetti migliori di noi, e cresco con loro.
Ma davvero ho insegnato loro l'ortografia mentre a scuola aprivano la loro mente ad altre cose, davvero ho contato mettendo in fila le matite a mo' di pallottolliere e son lieta di averlo fatto, ora che sono alle superiori.
(una cosa te la concedo e l'avevo dimenticata - salvo alle elementari l'insegnamento della logica matematica)

La figlia piccola di mio fratello è alle elementari e di nuovo contiamo e giochiamo con l'acca.....
Ma io al pomeriggio ero a casa, avevo tempo e conoscenze sufficienti per farlo.
E' vero che nessuno ti chiede le tabelline per assumerti, ma io mi trattengo dal cestinare i curricula con gli errori di ortografia e provo a guardare oltre ma è difficile non farsi cadere le braccia.
Quello che temo è che una scuola elementare così finisca per spalancarla la cosidetta forbice sociale più che tentare di ridurla......
Ti ascolto, grazie della risposta
pa0la

Dici cose giuste.
Il problema è anche che la scuola stessa non capisce più che obiettivi perseguire. Da Berlinguer in poi, le regole del gioco sono cambiate diverse volte. Occorre ridurre la dispersione scolastica, l'obbligo è stato alzato a 16 anni...e mio figlio, di neppure14 anni, si trova in prima geometra in una classe con 30 alunni di cui 21 ripetenti; due alunni hanno rispettivamnte 18 e 19 anni. Che senso ha? La maturità? Non ne parliamo. I debiti e i crediti scolastici? Per l'amor del cielo!
La scuola opera con risorse economiche sempre minori ed è difficile sperimentare cose veramente nuove.
Ecco allora che ci coglie la nostalgia del "vecchio" inteso non in senso negativo, ma nel senso di "vecchia scuola". La nostra scuola era davvero rassicurante, questo è certo.
 
Ultima modifica:

Picara

Giardinauta Senior
Io ormai sono uscita dalla scuola da molti anni, e da pochi anche dall'università, però di quest'ultima ho avuto modo di seguire l'evoluzione da vicino. Per un anno ho insegnato in una scuola privata tipo Cepu. Già dalla mia esperienza personale mi sono accorta che la riforma (l'ultima) dell'università ha peggiorato la situazione. Gli esami, per lo meno nelle tre università pubbliche di Roma, si preparano con le dispense e gli appunti. Certo, a volte gli appunti sono meglio di tanti libri scritti con i piedi, ma c'è gente che va a fare l'esame di ragioneria e non sa cos'è un cespite:burningma! E' come non sapere chi ha scritto la Divina Commediacat:.
Parlando poi con altri insegnanti, apriti cielo. Ho parlato a lungo con un signore laureato in medicina che si disperava per la limitatezza dei suoi studenti! Questi saranno i futuri medici...:fifone2:. Qualcuno potrebbe dire che nelle scuole tipo Cepu ci finiscono i peggiori, ma anche quelli che studiano per conto loro devono superare lo stesso esame, preparato con le stesse dispense: insomma, non è detto che sappiano cos'è un cespite...
Non so che pensare, ma quest'esperienza mi ha demoralizzato sulla preparazione culturale delle generazioni future:storto:.
 

Danilis

Apprendista Florello
Secondo me quello che ha rovinato la scuola è il fatto che, in passato, il non superamento di un debito non andasse poi a pesare sulla valutazione finale. Ora con il fatto che se non passi un debito non vieni ammesso all'esame di maturità, si spera migliori la cosa. Personalmente, come studente liceale, vi posso dire che la colpa non è tutta degli studenti. Spesso la colpa è degli insegnanti, a volte ti chiedi come abbiano fatto a prendere la laurea.
Dany
 

pa0la

Florello
Dici cose giuste.
Il problema è anche che la scuola stessa non capisce più che obiettivi perseguire. Da Berlinguer in poi, le regole del gioco sono cambiate diverse volte. Occorre ridurre la dispersione scolastica, l'obbligo è stato alzato a 16 anni...e mio figlio, di neppure14 anni, si trova in prima geometra in una classe con 30 alunni di cui 21 ripetenti; due alunni hanno rispettivamnte 18 e 19 anni. Che senso ha? La maturità? Non ne parliamo. I debiti e i crediti scolastici? Per l'amor del cielo!
La scuola opera con risorse economiche sempre minori ed è difficile sperimentare cose veramente nuove.
Ecco allora che ci coglie la nostalgia del "vecchio" inteso non in senso negativo, ma nel senso di "vecchia scuola". La nostra scuola era davvero rassicurante, questo è certo.

La mia non è tanto nostalgia del vecchio quanto cercar di capire dove nasce il problema. Per questo mi sono riferita alla scuola elementere. Perchè da Berlnguer in poi tutti quelli che si sono susseguiti hanno riformato i cicli superiori, con grande passione per il cambio biennale delle modalità della maturità.
ma se i ragazzi a quel punto arrivano così, se trascinano un debito per anni io mi chiedo, non sarà davvero che il primo ciclo non da più loro gli strumenti per affrontare tutto il resto?

:Saluto:
pa0la
 

Commelina

Master Florello
"Le nuove generazioni sono migliori delle vecchie"...
Giochiamo con le divisioni solo negli ultimi cinque minuti, quando sta per suonare la campana. La matematica vera è un altro discorso!

la matematica vera è questa, vincenzo! dare lo strumento divertente per affrontarla.
se io, o i miei figli, avessimo avuto insegnanti come te, la matematica ci sarebbe piaciuta. e invece adesso loro "se ne sono liberati" (sic) ed io mi metto sempre alla prova "sono capace ancora di risolvere un'equazione" tipo parole crociate. ma non ci riesco mica più tanto.

già te l'ho detto un'altra volta, mi piace leggerti. i tuoi interventi dovrebbero metterli nel faq del forum!
 

Vincenzo VA

Florello
la matematica vera è questa, vincenzo! dare lo strumento divertente per affrontarla.

Certamente è possibile rendere divertente la matematica, le letteratura, il latino. :lol:
E' invece molto difficile fornire basi solide mentre si affronta con "originalità" una materia.
I docenti più motivati riescono quasi sempre a far amare agli allievi la propria disciplina, ma non è detto che automaticamente producano alunni preparati. Questi insegnanti considerano accessorie molte nozioni di base che, a differenza dei loro studenti, conoscono benissimo. Un'insidia molto pericolosa è infatti la tendenza narcisistica di alcuni docenti a mostrare la propria bravura e preparazione: i ragazzi rimangono affascinati, si trasformano in pubblico :hands13:eek:sannante, ma traggono poco vantaggio da questa situazione e alla fine imparano poco. :confuso:
Altri insegnanti, meno ambiziosi, si accontentano di fare il loro dovere trasmettendo i contenuti ritenuti da tutti indispensabili. Questi insegnanti, seri e scrupolosi, talvolta annoiano a morte :sleep2: i propri alunni portandoli a non amare la materia. Il prodotto è un allievo abbastanza preparato, ma poco interessato a proseguire lo studio di quegli argomenti.:(
Non parlo neppure degli insegnnti demotivati e poco preparati che ognuno di noi ha conosciuto durante il proprio percorso scolastico.
Ecco allora che i migliori risultati si ottengono adottando un po' di ciascuno degli atteggiamenti (positivi) di cui ho parlato.
Occorre anche che i docenti siano persone in grado di rispettare i propri alunni; senza questo presupposto ogni forma di reale comunicazione è impossibile. Molti docenti non rispettano i ragazzi :martello2 e non instaurano un rapporto empatico.:angue: La situazione di solito determina uno dei seguenti casi: a) gli alunni subiscono il docente come un dittatore cat: e non lo stimano b) gli alunni percepiscono la preparazione del docente, ma non sono motivati :embarrass allo studio c) gli alunni odiano il prof e sparano palline di carta. :froggie_r
 
Ultima modifica:

pa0la

Florello
:rolleyes: io aspetto ancora che qualcuno parli della scuola elementare però?
Non c'è nessuna maesta elementare a darmi torto? ( o ragione)
ciao
pa0la
 

Permalosa

Giardinauta Senior
Certamente è possibile rendere divertente la matematica, le letteratura, il latino. :lol:
E' invece molto difficile fornire basi solide mentre si affronta con "originalità" una materia.
I docenti più motivati riescono quasi sempre a far amare agli allievi la propria disciplina, ma non è detto che automaticamente producano alunni preparati. Questi insegnanti considerano accessorie molte nozioni di base che, a differenza dei loro studenti, conoscono benissimo. Un'insidia molto pericolosa è infatti la tendenza narcisistica di alcuni docenti a mostrare la propria bravura e preparazione: i ragazzi rimangono affascinati, si trasformano in pubblico :hands13:eek:sannante, ma traggono poco vantaggio da questa situazione e alla fine imparano poco. :
Altri insegnanti, meno ambiziosi, si accontentano di fare il loro dovere trasmettendo i contenuti ritenuti da tutti indispensabili. Questi insegnanti, seri e scrupolosi, talvolta annoiano a morte :sleep2: i propri alunni portandoli a non amare la materia. Il prodotto è un allievo abbastanza preparato, ma poco interessato a proseguire lo studio di quegli argomenti.:(
Non parlo neppure degli insegnnti demotivati e poco preparati che ognuno di noi ha conosciuto durante il proprio percorso scolastico.
Ecco allora che i migliori risultati si ottengono adottando un po' di ciascuno degli atteggiamenti (positivi) di cui ho parlato.
Occorre anche che i docenti siano persone in grado di rispettare i propri alunni; senza questo presupposto ogni forma di reale comunicazione è impossibile. Molti docenti non rispettano i ragazzi :martello2 e non instaurano un rapporto empatico.:angue: La situazione di solito determina uno dei seguenti casi: a) gli alunni subiscono il docente come un dittatore cat: e non lo stimano b) gli alunni percepiscono la preparazione del docente, ma non sono motivati :embarrass allo studio c) gli alunni odiano il proff e sparano palline di carta. :froggie_r

Hai descritto benissimo i vari "profili" di insegnante..non posso far altro che darti ragione.
Al liceo avevo una bravissima professoressa di latino e italiano,preparatissima..non ho mai conosciuto persona tanto competente in quello che fa,e la cosa bella è che sapeva trasmettere a noi studenti tutto ,allo stesso tempo però era autoritaria quanto basta..mi sarebbe piaciuto che scendesse un po' più al nostro livello..invece avevamo quasi timore a far battute o prender confidenza con lei..(anche se ovviamente ogni tanto anche con lei si scherzava).A mio parere ha saputo insegnarci bene..certo di italiano son rimasta un po una scarpa..ma son convinta che se prendessi un libro di latino e provassi a darci una spolverata qualcosa mi è rimasto..Invece altri professori saranno anche preparati ma comportandosi da dittatori non ti trasmettono niente...la poca filosofia che so è quella che ho imparato aiutando mio fratello a studiare ..e me ne pento perché mi sento ignorante..così come storia..che mi piace tantissimo ma conosco poco..tutto causa di questo professore..e poi certo c'era anche la prof da palline di carta..beh a dire il vero più di una prof..povere donne se ci penso:lol:
 

nicola71

Guru Giardinauta
:rolleyes: io aspetto ancora che qualcuno parli della scuola elementare però?
Non c'è nessuna maesta elementare a darmi torto? ( o ragione)
ciao
pa0la

io sono un ex studente e alle elementari la mia maestra mi ha insegnato a fare i braccialetti con le perline e quei affarini che si infilano nell'ago e si può scrivere il nome usando colori diversi. Ecco perchè sono un asino e scrivo cosi male.Aspetta, non pensare che ho fatto le elementari 60 anni fa,io sono del 1971,sono un bimbo. Alle medie quindi mi son ritrovato che non sapevo poco o nulla,alle superiore ero uno dei migliori,a parte in quarta e in quinta che praticamente ho messo la folle.Tutto questo monologo che a nessuno può interessare per dirti che non sempre la scuola era migliore ma che erano altri tempi,ora si pretende secondo me un po troppo da questi bambini,già alle elementari fanno le espressioni equazioni,studiano l'inglese. Alle medie addirittura due lingue.....Poi i programmi da rispettare sono molto tosti, e spesso i proff sono costretti a far una volata,chi percepisce bene,chi non percepisce in fretta si arrangia.Per me la colpa è spesso del programma,danno un infarinatura di tutto che basta una leggera brezza per soffiare via tutto:Saluto:
 

aseret

Florello Senior
Concordo con Nicola: si sopravvaluta la capacità di concentrazione e di apprendimento dei bambini, si tende a ritenerli più maturi di quanto in realtà siano. Secondo me, sono troppe le materie e a volte troppo astrusi gli argomenti che vengono trattati...a un bimbo di prima, con qualche difficoltà, si chiedeva cos'è il soluto e il solvente... Se non imparano le basi della lettura, della scrittura e della matematica nei primi anni delle elementari, si vanifica in buona parte il lavoro dei cicli successivi. Possibile che arrivino alle medie ragazzi che ancora non sanno leggere e a fatica riescono a capire il significato delle espressioni appena appena più complesse? per non parlare dell'esposizione orale e scritta! Ci sono troppe materie, delle quali, per forza di cose, si può dare solo un'infarinatura. Tornerei a considerarare almeno i due primi anni delle elementari propedeutici all'apprendimento soprattutto dell'italiano e dellla matematica.
 
Alto