Analfabeti e snumerati

[Picara]

Concordo con Nicola: si sopravvaluta la capacità di concentrazione e di apprendimento dei bambini, si tende a ritenerli più maturi di quanto in realtà siano.

Sul fatto che si pretenda troppo non sono assolutamente d'accorso. I bambini hanno una capacità di apprendimento notevolmente superiore rispetto agli adulti. Con il crescere questa capacità si riduce. Quindi è necessario approfittare delle capacità che hanno quando è il momento giusto.
Vi ricordo che i Cinesi ed i Giapponesi, imparano gli ideogrammi sin da bambini, e non sono semplici come la lingua italiana. A parità di condizioni un bambino italiano ed uno cinese sono uguali, con la differenza che il cervello di quello cinese viene stimolato molto di più. Forse è anche per questo che stanno conquistando il mondo.
Ovviamente non sto proponendo di adottare lo studio degli ideogrammi!

 

[pa0la]

Ciao Picara, sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che i bambini hanno più capacità degli adulti ad imparare certe cose.
Il problema è che li si fa saltabeccare da una fantasia all'altra senza che davvero imparino qualcosa.
Allora meglio sarebbe sfruttare questa loro capacità al momento giusto, e far loro imparare meno cose ma bene........così bene da diventare automatiche

:Saluto:
pa0la

 

[nicola71]

Ciao Picara, sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che i bambini hanno più capacità degli adulti ad imparare certe cose.
Il problema è che li si fa saltabeccare da una fantasia all'altra senza che davvero imparino qualcosa.
Allora meglio sarebbe sfruttare questa loro capacità al momento giusto, e far loro imparare meno cose ma bene........così bene da diventare automatiche

:Saluto:
pa0la

D'accordo che i bambini sono come le spugne ,assorbono tutto,ma la spugna prima o poi si riempie e comincia a perdere. Io sono un bambino,e le mie capacità di imparare sono notevoli,superiori a quelle di un adulto ,però non mi possono insegnare oggi la divisione e domani senza che io abbia avuto il tempo di assorbire bene il concetto,passare alle espressioni,solo perchè l'insegnante è indietro con il programma, e giuro spesso succede cosi.Con la mia maestra non ho avuto difficoltà a passare dai braccialetti alle collanine,si trattava solo di allungare il filo,il concetto era semplice e ho imparato subito e oggi dopo parecchi anni so ancora fare .Insomma io sono dell'idea che i bambini sono intelligentissimi,ma spesso tornano a casa con un casino nella testa che il genitore poi deve mettere chiarezza e approfondire di più l'argomento...ma quando che si lavora tutto il giorno e si arriva a casa distrutti.???Chi a voglia di spiegare ad un bambino di 6 anni che un metro corrisponde a 100cm ?o che la e non è uguale alla è con l'accento?:Saluto:

 

[Picara]

D'accordo che i bambini sono come le spugne ,assorbono tutto,ma la spugna prima o poi si riempie e comincia a perdere. Io sono un bambino,e le mie capacità di imparare sono notevoli,superiori a quelle di un adulto ,però non mi possono insegnare oggi la divisione e domani senza che io abbia avuto il tempo di assorbire bene il concetto,passare alle espressioni,solo perchè l'insegnante è indietro con il programma, e giuro spesso succede cosi.Con la mia maestra non ho avuto difficoltà a passare dai braccialetti alle collanine,si trattava solo di allungare il filo,il concetto era semplice e ho imparato subito e oggi dopo parecchi anni so ancora fare .Insomma io sono dell'idea che i bambini sono intelligentissimi,ma spesso tornano a casa con un casino nella testa che il genitore poi deve mettere chiarezza e approfondire di più l'argomento...ma quando che si lavora tutto il giorno e si arriva a casa distrutti.???Chi a voglia di spiegare ad un bambino di 6 anni che un metro corrisponde a 100cm ?o che la e non è uguale alla è con l'accento?:Saluto:

Beh Nicola, i "mali" di quest'epoca sono tanti. C'è da dire che mia mamma, che lavorava in casa, mi ha sempre aiutato a fare i compiti, soprattutto matematica, perchè lei era brava solo a fare di conto. Fino alla prima media mi è stata dietro, poi non era più in grado. Oggi le mamme lavorano, i papà pure, ed i figli stanno con i nonni, che hanno più o meno la cultura dei miei genitori, quindi scarsa. Difficile che riescano a stare dietro ai bambini. L'emancipazione della donna è sacrosanta, però ha anche i suoi aspetti negativi, soprattutto quando ci sono famiglie in cui non c'è bisogno che lavorino tutti e due i genitori, però lo fanno lo stesso, e vi posso assicurare che ce ne sono.
Per quanto mi riguarda, se dovessi avere dei figli, li vorrei crescere io, e seguirli nei loro studi. Non vorrei che fosse la baby sitter a fargli da mamma!

 

[scardan123]

Assurdo che ai bambini si vogliano imparare due lingue, con insegnanti che spesso le sanno male, e col risultato che i bambini italiani escono che hanno fatto anni e anni di inglese ma non sanno sostenere una normale conversazione in inglese e non sanno scrivere in italiano. Quando si legge nei curricula "inglese scolastico" per dire "non ci capisco una mazza" non è forse una umiliazione per la scuola? Che tristezza... e poi ci sono insegnanti bravissimi e altri pessimi, tutti che guadagnano uguale: come si fa? Se uno sa che anche se lavora poco e male guadagna uguale e ha anzi meno problemi perché non dà brutti voti a nessuno, si fa una selezione al contrario, dove i comportamenti peggiori sono incentivati, e quelli "virtuosi" sono disincentivati.

 

[elebar]

Assurdo che ai bambini si vogliano imparare due lingue...

Una delle due è l'italiano? k07: :love_4:

Scherzi a parte, ci sono delle materie che secondo me è molto positivo vengano insegnate alle elementari, a parte la matematica "di base" (tabelline & C.) e la grammatica, che mi sembrano il minimo :squint: : una è l'inglese e un'altra l'informatica (nel senso di presa di confidenza con il computer).

E' proprio una questione di "apertura mentale" dei bambini piccoli che farà la differenza per il futuro, nel senso che non è necessario che i bambini escano dalla quinta elementare "spikkando" perfettamente, per quello ci saranno i cicli successivi, ma avendo precocemente le basi grammaticali l'apprendimento sarà sicuramente migliore.
Io posso dire di aver imparato l'inglese in quinta elementare. Ai miei tempi (detta così... ), nel 1980 o giù di lì, non era certo insegnato normalmente alle elementari ma nella mia scuola "familiare" (piccolo paesino e seconda scuola appena aperta; eravamo tre - quattro studenti per classe!) molto opportunamente decisero di insegnarcelo e negli anni seguenti mi sono resa conto di quanto quelle poche ore mi siano servite e di quanto profondo fosse il "gap" rispetto a quelli che l'"inglese scolastico" lo hanno imparato dopo.

Idem per lo "smanettamento computeristico"; io metto già ora la mia bambina di sei mesi davanti al monitor :cool3: , ma c'è anche gente che ancora oggi non ha mai messo le mani sul computer e i cui figli hanno sicuramente vantaggio dal poterci prendere confidenza e familiarità almeno a scuola, non avendolo a casa.

P.S.: Emma vi saluta!

 

[Picara]

Anch'io l'inglese ho iniziato a studiarlo alle elementari, nel dopo scuola. Studiavamo piccole filastrocche e canzoncine, niente di complicato, però mi è stato d'aiuto per gli anni successivi, e mi ha fatto scoprire una passione per le lingue in generale.

 

[Antonella73]

Una delle due è l'italiano? k07: :love_4:

Scherzi a parte, ci sono delle materie che secondo me è molto positivo vengano insegnate alle elementari, a parte la matematica "di base" (tabelline & C.) e la grammatica, che mi sembrano il minimo :squint: : una è l'inglese e un'altra l'informatica (nel senso di presa di confidenza con il computer).

E' proprio una questione di "apertura mentale" dei bambini piccoli che farà la differenza per il futuro, nel senso che non è necessario che i bambini escano dalla quinta elementare "spikkando" perfettamente, per quello ci saranno i cicli successivi, ma avendo precocemente le basi grammaticali l'apprendimento sarà sicuramente migliore.
Io posso dire di aver imparato l'inglese in quinta elementare. Ai miei tempi (detta così... ), nel 1980 o giù di lì, non era certo insegnato normalmente alle elementari ma nella mia scuola "familiare" (piccolo paesino e seconda scuola appena aperta; eravamo tre - quattro studenti per classe!) molto opportunamente decisero di insegnarcelo e negli anni seguenti mi sono resa conto di quanto quelle poche ore mi siano servite e di quanto profondo fosse il "gap" rispetto a quelli che l'"inglese scolastico" lo hanno imparato dopo.

Idem per lo "smanettamento computeristico"; io metto già ora la mia bambina di sei mesi davanti al monitor :cool3: , ma c'è anche gente che ancora oggi non ha mai messo le mani sul computer e i cui figli hanno sicuramente vantaggio dal poterci prendere confidenza e familiarità almeno a scuola, non avendolo a casa.

P.S.: Emma vi saluta!

mhh mi ci hai fatto riflttere...penso che tu abbia ragione, sia per l'inglese che per il pc...sempre tornando alla forte immigrazione a Milano...moli bambini sono poco stimolati a casa...(non solo i figli i immigrati ma di tutte le famigilie con un basso tenore di vita) e difficilmente hanno un PC.. se ci si prende confidenza da bambini sicuramente lo sapranno usare meglio di noi alla nostra età...
anche a mia figlia, che quasi 3 anni piace molto il pc, guardiamo insieme le foto che scattiamo in giro...e così lei sa qual'è la cartelletta da "aprire" per vedere le foto...e sa che per farlo uso il mouse... e speso lo fa lei...e ogni tanto gioca con i videogames tipo spyro o quello con le scimmiette di cui mi sfugge il nome...col suo papà...
beh ha una manualità col joypad che fa paura!! io sono imbranatissima con ste cose...
però è vero..non tutti possono avere gli stessi stimoli a casa ed è giusto che la scuola pubblica almeno provi a colmare questo gap tra i bimbi con diverse estrazioni sociali.....

un bacio alla tua Emma, Ele!

 

[aseret]

Qui da noi alle elementari è diventato obbligatorio far studiare l'inglese e il tedesco fin dalla terza. Anche l'uso del computer è diventato obbligatorio.
Il problema, secondo me, è che prima si fanno le leggi, poi, con molta lentezza si danno gli strumenti per attuarle, a meno che non cambino le regole dopo qualche anno, quando finalmente anche gli insegnanti avevano incominciato a prendere confidenza con le riforme.

 

[elsa!]

ciao o tutti!
non ho letto tutti i messaggi, ma eccomi ugualmente qua: maestra elementare a rapporto!!!:froggie_r
insegno matematica-scienze-informatica-motoria in una terza.
è vero: a scuola è un macello:squint: . Prima la Moratti dice una cosa, poi Fioroni un'altra...l'unico modo di riuscire a barcamenarsi è aggiornarsi quotidianamente (o quasi!) e non perdere di vista le priorità (le classiche "leggere, scrivere e far di conto") cercando di rendere meno ostili le discipline, più accattivanti, insomma.
nulla mi vieta - ad esempio - di spiegare il ciclo dell'acqua mostrando ai bambini come il cubetto di ghiaccio messo sul termo si sciolga, e poi come si formi la condensa sul cellophane messo sopra il bicchiere, e poi come la condensa formi gocciolone sempre più grandi e...
scherzi a parte, i bimbi di oggi sono cambiati: più stimolati, più ricettivi, ma - e qui mi duole dirlo - anche più giiustificati dai genitori, almeno in qualche caso, che preferiscono che la creatura diventi un campione di calcio piuttosto che studi le tabelline:martello: :martello: :martello: ...e qui dobbiamo entrare in gioco noi maestre, lavorando sul bambino, cercando di rendergli piacevole la permanenza fra le quattro mura della scuola, scuola che spesso non ha neppure la carta per le fotocopie nè soldi per pagare i supplenti...(l'anno scorso non ho ricevuto il mio magro stipendo da febbraio a giugno perchè...la scuola non aveva fondi!!!)
insegno da poco, ma credo che nel nostro lavoro, per fare sì che la scuola italiana cominci a funzioonare bene, ci voglia passione, talento ed ambizione. è poco, ma è meglio che niente.