RepublicDos
Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,
Premesso che coltivo diversi Amorphophallus, mi ritrovo a scontrarmi un con un bulbo appena preso, che dopo circa una settimana ha iniziato a dare i numeri.
Conservato in una scatola di cartone, nelle stesse modalità in cui vengono conservate altre 10 specie o esemplari diversi, in contemporanea, al buio, a temperature sempre almeno sui 15 gradi.
Questo quando lo controllo (perché li controllo periodicamente tutti) dopo una settimana, è avvolto da una muffa bianca pelosa.
Appuro allora che la scatola in cui rimane conservato risulta quasi bagnata, compreso lo scottex che lo avvolge.
Sostituisco allora lo scottex, pulisco il bulbo dalla muffa, e lo ripongo nel cassetto senza scatola, ormai andata.
Inizio allora a pensare che, visto che la scatola degli altri bulbi è asciutta, il bulbo del paeonifolius stia sudando da sé.
Compro dello zolfo, per ostacolare la formazione della muffa stessa. Lo spolvero dopo un paio di giorni, e mi accorgo che un punto ben preciso dello stesso, nella parte inferiore, inizia a rammollirsi, e rimuovo la parte che si sta disgregando.
Rimetto scottex e conservo.
Settimana successiva, ricontrollo, la ferita si è allargata, rimuovo altra parte andata e metto dello scottex nella ferita con un cerotto, sperando che potesse lo scottex assorbire l'umidità del punto e portarlo in uno stato asciutto.
Ulteriore settimana e il cerotto ha assorbito così tanta acqua che si è gonfiato. Ripulisco la ferita questa volta con un disinfettante, e controllando tutta la superficie del bulbo, mi accordo di un po' di muffa pelosa nella parte superiore, dove non ho distribuito lo zolfo, perché l'area in cui la pianta da vita alle radici e alla foglia. Dunque si conferma che è il bulbo a sudare e non l'ambiente che è troppo umido, visto comunque tutto lo zolfo quasi dappertutto. E alcune delle protuberanza del bulbo seppur secche, nascondono sotto la copertura secca, delle zone umide, non vive vive però.
Adesso ho tolto il bulbo da cassetto e messo in cucina, dove ho un Sauromatum in fiore, sperando che possa asciugarsi meglio la ferita.
Penso che sia opera di un batterio.
Volevo sapere se qualcuno ha avuto esperienza con casi simili, e se esiste un cicatrizzante idoneo per Amorphophallus, già testato, che possa scongiurare il propagarsi della marcescenza.
Ringrazio tutti in anticipo,
Buon Weekend,
Alessandro
Tutte foto di rilevante importanza, qui!
Zona in marcescenza
Altra area simil contagiata
Bulbo nella sua interezza, di 1.8kg
Premesso che coltivo diversi Amorphophallus, mi ritrovo a scontrarmi un con un bulbo appena preso, che dopo circa una settimana ha iniziato a dare i numeri.
Conservato in una scatola di cartone, nelle stesse modalità in cui vengono conservate altre 10 specie o esemplari diversi, in contemporanea, al buio, a temperature sempre almeno sui 15 gradi.
Questo quando lo controllo (perché li controllo periodicamente tutti) dopo una settimana, è avvolto da una muffa bianca pelosa.
Appuro allora che la scatola in cui rimane conservato risulta quasi bagnata, compreso lo scottex che lo avvolge.
Sostituisco allora lo scottex, pulisco il bulbo dalla muffa, e lo ripongo nel cassetto senza scatola, ormai andata.
Inizio allora a pensare che, visto che la scatola degli altri bulbi è asciutta, il bulbo del paeonifolius stia sudando da sé.
Compro dello zolfo, per ostacolare la formazione della muffa stessa. Lo spolvero dopo un paio di giorni, e mi accorgo che un punto ben preciso dello stesso, nella parte inferiore, inizia a rammollirsi, e rimuovo la parte che si sta disgregando.
Rimetto scottex e conservo.
Settimana successiva, ricontrollo, la ferita si è allargata, rimuovo altra parte andata e metto dello scottex nella ferita con un cerotto, sperando che potesse lo scottex assorbire l'umidità del punto e portarlo in uno stato asciutto.
Ulteriore settimana e il cerotto ha assorbito così tanta acqua che si è gonfiato. Ripulisco la ferita questa volta con un disinfettante, e controllando tutta la superficie del bulbo, mi accordo di un po' di muffa pelosa nella parte superiore, dove non ho distribuito lo zolfo, perché l'area in cui la pianta da vita alle radici e alla foglia. Dunque si conferma che è il bulbo a sudare e non l'ambiente che è troppo umido, visto comunque tutto lo zolfo quasi dappertutto. E alcune delle protuberanza del bulbo seppur secche, nascondono sotto la copertura secca, delle zone umide, non vive vive però.
Adesso ho tolto il bulbo da cassetto e messo in cucina, dove ho un Sauromatum in fiore, sperando che possa asciugarsi meglio la ferita.
Penso che sia opera di un batterio.
Volevo sapere se qualcuno ha avuto esperienza con casi simili, e se esiste un cicatrizzante idoneo per Amorphophallus, già testato, che possa scongiurare il propagarsi della marcescenza.
Ringrazio tutti in anticipo,
Buon Weekend,
Alessandro
Tutte foto di rilevante importanza, qui!
Zona in marcescenza
Altra area simil contagiata
Bulbo nella sua interezza, di 1.8kg