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albicocco in pericolo!

pibo5

Aspirante Giardinauta
Il mio albicocco improvvisamente ha fatto un ramo (non un ramoscello, ma un ramo laterale abbastanza grosso),con le foglie appassite.....anche le albicocche stanno rinsecchendo,senza un trauma o altre cause evidenti.
Non capisco perchè e non so cosa fare. Sul ramo c'è un po' di gommosi,ma che sia stata quella a fare seccare un ramo tanto grosso? E che fare, ora che le albicocche sono già grossette? In febbraio l'avevo irrorato con prodotti contro la gommosi! Potrebbe morire?
AIUTATEMI PER FAVORE!!!!!!!!:cry: :cry: :cry: :cry:
 

Marco.C

Aspirante Giardinauta
E' la monilia, la sempre e perennemente in agguato monilia :)
A sto punto usa qualcosa di eradicante, iniziando anche a tenere d' occhio i tempi di carenza.
Quali fungicidi hai in casa?
 

pibo5

Aspirante Giardinauta
Cos'è la monilia? In casa ho OSSIRAM e POMARSOL come fungicidi. Vanno bene? E cosa intendi per 'tempi di carenza'? (scusa la mia ignoranza!)
E grazie grazie grazie per la tua risposta!!!!
 

SuperGeo

Aspirante Giardinauta
Monilia laxa, Monilia fructigena
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TIPO DI PATOGENO: Fungo
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BIOLOGIA: La conservazione avviene per mezzo dei frutti mummificati sia ancora pendenti che caduti a terra. In minor misura contribuiscono il micelio presente nei cancri rameali e i conidi, liberi o riuniti nei caratteristici cuscinetti (muffa).
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ORGANI VEGETALI SOGGETTI ALL'ATTACCO: Rami, foglie, fiori, frutti
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SINTOMATOLOGIA: Sui rami si formano tacche depresse, allungate o rotondeggianti, che in breve tempo si fessurano longitudinalmente, con formazione di cancri che portano alla morte rapida della porzione distale dell'organo colpito, talvolta così rapidamente che le foglie e i fiori non hanno tempo di distaccarsi. I fiori attaccati imbruniscono e disseccano, le infiorescenze si disarticolano e cadono. Sui frutti si può avere marciume bruno, marciume nero e marciume del cuore. Il marciume bruno si manifesta con un'area rotondeggiante, spesso centrata su una ferita, di colore bruno, su cui si differenziano cuscinetti giallo-ocra, in cerchi concentrici (Muffa a circoli). Il frutto o si disintegra rapidamente o si trasforma in mummia, disidratandosi ed acquisendo aspetto legnoso. Il marciume nero si ha quando l'infezione rimane in forma larvata e non si forma muffa all'esterno. Nel marciume del cuore l'infezione si localizza intorno ai semi: i frutti si colorano più rapidamente e cascolano.
Sulle drupacee è molto più frequente Monilia laxa, che è attiva già alle temperature basse e colpisce i fiori prima dell'apertura.
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DANNO: Gli attacchi ai rametti causano profonde lesioni corticali cui fa seguito la morte dei rami infetti. Inoltre si ha riduzione di produzione per la presenza di frutti mummificati.
Difesa fitosanitaria
Monilia - difesa con metodo integrato Epoca e modalità
Mezzi di controllo
Note
Agronomico:
• effettuare irrigazioni equilibrate ed assicurare sempre il drenaggio delle acque in eccesso;
• limitare le concimazioni azotate;
• durante la fase di riposo vegetativo asportare e bruciare le mummie ed i rami infetti.
Chimico:
• a bottoni rosa;
• un secondo trattamento non oltre la fase di postallegagione al verificarsi di condizioni predisponenti.
• procimidone (3)
• bitertanolo (4)
• tebuconazolo (4)
• fenbuconazolo (4)
• propiconazolo (4)
• fludioxonil + cyprodinil
(5)
• cyprodinil
• fenexamid
• pyraclostrobin + boscalid (5)
Al massimo 2 interventi annui contro questa avversità.
(3) Ammesso fino alla scamiciatura.
(4) Al massimo 2 interventi annui con gli IBE, indipendentemente dall’avversità.
(5) Al massimo 2 interventi annui indipendentemente dall’avversità.
Monilia - difesa con metodo biologico Fase fenologica
bottoni rosa - allegagione
Modalità di campionamento e soglia di intervento
Campionamento: - verificare durante le operazioni di potatura invernale la presenza di mummie e di rami infetti; Soglia di intervento: - effettuare in tutti gli albicoccheti (sani o già infetti) due trattamenti cautelativi nelle fasi fenologiche indicate.
Interventi complementari
  • effettuare irrigazioni equilibrate ed assicurare un buono sgrondo delle acque in eccesso;
  • non eccedere nelle concimazioni azotate;
  • durante le operazioni di potatura invernale asportare e bruciare le mummie ed i rami infetti e potare per ultime le piante colpite.
Principi attivi, ausiliari e altri mezzi
• composti rameici (a) (h) • bicarbonato di sodio (b) + olio di paraffina • zolfo • zolfo + silicato di sodio (b)
Note
Non usare i composti rameici in prossimità della fioritura, ma opportunamente distanziati da essa.
(a) la necessità d’utilizzazione di tale sostanza deve essere riconosciuta dall’organismo di controllo.
(b) possono essere impiegati in agricoltura biologica purché non vengano utilizzati come prodotti fitosanitari (circ. MIPAF n. 8990634 del 06.05.98)
(h) il limite massimo di rame metallico per ettaro consentito è di 8 kg/anno fino al 31 dicembre 2005. Tale quantitativo sarà portato a 6 kg/anno a partire dal 1 gennaio 2006.
 

pibo5

Aspirante Giardinauta
Caaaspita!
Però, visto e sentito quanto sopra, forse nel mio caso non è monilia....e sono al punto di partenza:
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
infatti la moniliosi attacca solo rametti di certe dimensioni, cioè piccoli, molto probabilmente c'è un cancro a livello del legno in corrispondenza del ramo colpito (di conseguenza alla sua radice). Purtroppo nn avendo foto posso solo ipotizzarlo, resta chiaro che i prodotti già menzionati sono ottimi a tutti i livelli.
Ti consiglio di eliminare completamente il ramo grosso, spennellare la zona con rameici concentranti; nei prossimi anni sicuramente si evidenzieranno i danni reali al tronco principale, utilizza sempre e comunque rameici nelle zone cancerose e nelle future lacerazioni.
Ogni altro prodotto deve essere solo di supporto ai rameici, mantieni in salute la pianta perchè anche se colpita fortemente potrà continuare a vivere e produrre.

Ciao
 
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