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Alberi rachitici

Zappaterra

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, è da un po che manco su questo forum, per una serie di vicissitudini.
Vorrei chiedere aiuto per un problema forse difficilmente risolvibile.
Mettetevi seduti perchè la storia è un pò lunghetta.
Otto anni fa ho comprato una casetta nei dintorni di rieti a 850 mt slm. Ho piantato 4 alberi (2 ciliegi e 2 pruni) sul lato dx del giardino che mi stanno dando soddisfazioni (soprattutto un ciliegio ROMA).
Sul lato sx invece gli alberi stentano di brutto.
Nei primi anni ho piantato kaki, fico, pero ed ulivo. In particolare gli ulivi ne ho piantati 3 perchè morivano ed i kaki 2.
Devo precisare che la terra è pessima formata da materiale di riporto e soprattutto argilla: ogni volta che ho piantato alberi ho fatto buche sempre più profonde e large riempiendole poi di terriccio, compost, letame, foglie e poca terra locale. Questo durante l'estate poi a gennaio piantavo l'albero.
I primi mesi erano rigogliosi , facevano fiori e qualche frutto poi durante l'estate stentavano sempre di più fino a morire.
Ho pensato fosse un problema di acqua nei mesi estivi (non abitandoci non potevo annaffiarli regolarmente). Ho fatto quindi un impianto di irrigazione automatico a goccia che arriva direttamente alle radici attraverso un tubo di corrugato. In effetti non solo non sono più morte ma addirittura, almeno il pero, ha ripreso a fare fiori e qualche frutto.
Ma sono rimaste esattamente della grandezza di quando , circa 5 anni fa, le ho comprate. Avendo ricevuto in regalo un albero di pesche tabacchiera (non so se il clima è idoneo) l'ho sostituito al pero : quando sono andato a dare la prima vangata è uscito col pane di radici esattamente come l'ho piantato 5 anni fa si riconosceva pure la forma del vaso e la terra originale.
Ora sono proprio scoraggiato: non so più cosa gli devo fare. Credo esistano prodotti a base di ormoni per aiutare la radicazione ma non so se sono adatti allo scopo e poi gli eventuali frutti possono contenere tali sostanze?
Che mi dite? Mi conviene prendere la motosega e fare legna per il camino (almeno 2 minuti di fuoco li ottengo). Avete idee? Consigli? Posto la foto del pero dell'anno scorso che mi ha prodotto 7 pere.
Ringrazio anticipatamente chi ha la buona volontà di rispondermi.
 

NicolaScru

Giardinauta
Visto che non risponde nessuno, ti dico cosa ne penso io da non esperto..
Intanto non capisco se gli alberi comprati sono giovani o hanno già 4 /5 anni. In tal caso quando li interri, il panetto di terra deve essere sgretolato con le mani, in modo che le radici non continuino a crescere con andamento circolare intorno al vaso.
Ricorda poi che per quanto sia bello avere un albero già pronto per la fruttificazione, è meglio se compri un astone di un anno: si adatterà al terreno dove viene piantato con molta più facilità.
Comprare piante in vaso già vecchie funziona soprattutto su terreni freschi.
Hai fatto bene a scavare buche fonde e larghe. Se puoi, allargale ulteriormente in caso volessi piantare un nuovo albero.
Eviterei ormoni o forti concimazioni ...è inutile forzare una pianta. Altro consiglio è quello di usare portainnestri vigorosi, adatti per terreni anche asfittici o aridi. È una cosa importantissima! Cercali con google, sono diversi per ogni frutto: ad esempio se vuoi un melo, non puoi comprarlo innestato su portainnesto M9, sarebbe una condanna a morte, anche se usassi l'impianto a goccia! Un melo innestato su MM111 invece,come puoi vedere dalla tabella che ti allego, va bene anche sul tuo terreno.
Infine una procedura che costa ma che ti potresti fare è una analisi chimica del terreno: capiresti esattamente di che tipo di terreno si tratta e che ph ha: da lì, scegliere le piante adatte per quel terreno...e anche questo è importantissimo!
Ad esempio gli ulivi stentano in terreni argillosi e prosperano in quelli sabbiosi, quindi è stato uno sbaglio piantarli su quel terreno che a tuo detto è argilloso.
Ogni pianta ha un suo terreno ideale, acido o basico, sabbioso, umido, roccioso ecc ecc. Una analisi ti consentirebbe di selezionare le piante adatte.

Riassumendo:
-Pianta delle piante giovani, di 1 anno
-scegli un portainnesto adatto a qualsiasi terreno. (Solitamente questi portainnesti ritardano la fruttificaz di qualche anno, ma te la garantiscono abbondante per il futuro perché diventano alberi grandi che vivono molto).
- allarga la buca dove vuoi piantare l'albero: se le radici trovano terreno morbido intorno a sé i primi anni,si rafforzano
-(facoltativo): analisi del terreno per identificare le piante adatte a prosperare.

Ps: un albero che io amo molto in quanto molto resistente a qualsiasi terreno e che produce tanto è il gelso...se hai molto spazio pensaci

Spero di esserti stato di aiuto
Nicola
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billgates13

Giardinauta Senior
Salve a tutti, è da un po che manco su questo forum, per una serie di vicissitudini.
Vorrei chiedere aiuto per un problema forse difficilmente risolvibile.
Mettetevi seduti perchè la storia è un pò lunghetta.
Otto anni fa ho comprato una casetta nei dintorni di rieti a 850 mt slm. Ho piantato 4 alberi (2 ciliegi e 2 pruni) sul lato dx del giardino che mi stanno dando soddisfazioni (soprattutto un ciliegio ROMA).
Sul lato sx invece gli alberi stentano di brutto.
Nei primi anni ho piantato kaki, fico, pero ed ulivo. In particolare gli ulivi ne ho piantati 3 perchè morivano ed i kaki 2.
Devo precisare che la terra è pessima formata da materiale di riporto e soprattutto argilla: ogni volta che ho piantato alberi ho fatto buche sempre più profonde e large riempiendole poi di terriccio, compost, letame, foglie e poca terra locale. Questo durante l'estate poi a gennaio piantavo l'albero.
I primi mesi erano rigogliosi , facevano fiori e qualche frutto poi durante l'estate stentavano sempre di più fino a morire.
Ho pensato fosse un problema di acqua nei mesi estivi (non abitandoci non potevo annaffiarli regolarmente). Ho fatto quindi un impianto di irrigazione automatico a goccia che arriva direttamente alle radici attraverso un tubo di corrugato. In effetti non solo non sono più morte ma addirittura, almeno il pero, ha ripreso a fare fiori e qualche frutto.
Ma sono rimaste esattamente della grandezza di quando , circa 5 anni fa, le ho comprate. Avendo ricevuto in regalo un albero di pesche tabacchiera (non so se il clima è idoneo) l'ho sostituito al pero : quando sono andato a dare la prima vangata è uscito col pane di radici esattamente come l'ho piantato 5 anni fa si riconosceva pure la forma del vaso e la terra originale.
Ora sono proprio scoraggiato: non so più cosa gli devo fare. Credo esistano prodotti a base di ormoni per aiutare la radicazione ma non so se sono adatti allo scopo e poi gli eventuali frutti possono contenere tali sostanze?
Che mi dite? Mi conviene prendere la motosega e fare legna per il camino (almeno 2 minuti di fuoco li ottengo). Avete idee? Consigli? Posto la foto del pero dell'anno scorso che mi ha prodotto 7 pere.
Ringrazio anticipatamente chi ha la buona volontà di rispondermi.

il problema è solo di impianto.
le piante in vaso sono belle ma per attecchire bene dovevi smuovere le radici rompere il vaso dato che erano già vecchie.
intorno terra e letame andava bene quella del posto non altra eventualmente un pò di sabbia in mezzo.
negli anni a venire dovevi seguirle con vangature e concimazioni oltre ad acqua nei primi anni di impianto.
gli olivi perché morivano gelavano?
il terreno argilloso non è un problema per gli ulivi basta solo smuovere il terreno e mescolare letame ed un po' di sabbia.
Se in vece il problema è il freddo allora puoi provare con il leccino oppure con piante del posto.
 

NicolaScru

Giardinauta
Chiedo scusa se ho dato errate informazioni, ho letto in più parti che il terreno argilloso non è adatto per gli ulivi...ma ovviamente vale di più l'esperienza personale
 

Zappaterra

Aspirante Giardinauta
In primis voglio ringraziare per le utili informazioni ricevute.
Per rispondere ad entrambi ciò che ho piantato è quello che avevo comprato dal vivaista. Credo siano piante di 2/3 anni. Non avevo idea delle differenze tra portainnesti altrimenti avrei chiesto.
Una personale riflessione: come riconoscere i porta innesti senza affidarsi al vivaista?
Nel piantare gli alberi in effetti non ho rotto il pane liberando le radici proprio perchè la consideravo terra migliore di quella del posto per non creare shock alla pianta. Invece ho concimato con stallatico acquistato in sacchi (poco per non essere troppo aggressivo) e dato attraverso il corrugato di irrigazione direttamente alle radici. Altra cosa che non ho fatto è quella di vangare attorno (da quest'anno inizierò a farlo)
Da notare però che tutto ciò che ho fatto (ed anche quello che non ho fatto) l'ho applicato anche nel piantare gli alberi sul lato Dx, che sono cresciuti molto e bene.
Per gli olivi, abbondantemente presenti in zona ma a quota leggermente più bassa, il problema è stato sicuramente l'acqua. (La zona è la sabina che è abbastanza conosciuta ed apprezzata per l'olio.)
Ho saputo tardi che nei primi anni gli olivi hanno necessità di acqua poi quando hanno radicato bene se la vanno a cercare in profondità. Avevo letto su internet della maggiore resistenza al freddo dei leccini ed in effetti l'ultimo piantato e stato proprio un leccino. In circa 3 anni anche lui, pur essendo una pianta che non manifesta sofferenza, non è cresciuto di molto e neppure ha fruttificato anche se in primavera si è riempito di fiori.
gli ulivi stentano in terreni argillosi
il terreno argilloso non è un problema per gli ulivi
Tra i due post c'è una leggera differenza di opinioni sugli olivi ma è solo una sfumatura: in realtà il problema è comune a tutti gli alberi.
Riguardo alle piante giovanissime circa due anni fa ho piantato un castagno selvatico prelevato direttamente da un castagneto campano di non più di un anno (NB. In zona non esistono castagni).
Anche in questo caso buca di quasi 1 m3 di dimensione usata come compostiera (rifiuti umidi) in primavera/estate con aggiunta di terriccio, foglie e stallatico e poi a fine inverno (febbraio/marzo) piantato il castagno.
Identica sorte : non è morto ma non è neppure cresciuto (qui il pane non c'era e le poche radici sono state interrate nude nella terra).
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

devi anche tener conto del tempo necessario alla pianta per creare un buon apparato radicale ed iniziare a crescere.
Io, che abito a 650 metri s.l.m., ho piantato varie piante da frutto e solo ora, passati 5 anni, iniziano ad ingrossarsi ed a produrre fiori/frutta.
Dipende molto dal tipo di piante acquistate, dall'età che anno e dalla facilità di attecchimento.
La cosa fondamentale però è aprire il pane di terra prima di interrarlo. Non serve distruggerlo (rovineresti molte radici). Basta fare dei tagli verticali, ad una distanza di 15/20 centimetri l'uno dall'altro, ed aprire leggermente il reticolato di radici che, se le piante erano in vaso da un po', si sarà creato lungo i bordi del vaso.
Con questa operazione si permette alle piccole radici, che si creano dopo il primo anno dalla messa a dimora, di andare verso l'esterno e non continuare a "correre" in rotondo.
Spesso, senza questa operazione, anche a distanza di anni, si trova il pane radicale originale intatto. Questo significa che la pianta ha continuato a crescere come fosse in un vaso, con difficoltà ad assimilare acqua e nutrimenti, fino ad autosoffocarsi.
Magari in un terreno più buono, meglio esposto al sole etc, le radici riescono da sole a trovare la strada. Ma con terreno compatto e scarso apporto di sole e calore, questa operazione è molto difficile...deve quindi essere aiutata.

Il periodo più critico per la messa a dimora delle piante sono i mesi di luglio ed agosto del primo anno. In questo periodo hanno bisogno di acqua per alimentare le piccole radici nate un paio di mesi prima. Senza questa acqua le piccole radici non si sviluppano e la pianta è spesso destinata ad avere una crescita lenta oppure a morire. Questo spiega perché una pianta, messa a dimora in inverno, a primavera mette le foglie, i fiori, magari inizia a fruttificare e poi, di punto in bianco, muore. Passato il primo anno diventa tutto più semplice.

Meglio sempre potare la pianta prima di metterla a terra. Questo stimola la produzione di radici e nuova vegetazione.

Ste
 

billgates13

Giardinauta Senior
In primis voglio ringraziare per le utili informazioni ricevute.
Per rispondere ad entrambi ciò che ho piantato è quello che avevo comprato dal vivaista. Credo siano piante di 2/3 anni. Non avevo idea delle differenze tra portainnesti altrimenti avrei chiesto.
Una personale riflessione: come riconoscere i porta innesti senza affidarsi al vivaista?
Nel piantare gli alberi in effetti non ho rotto il pane liberando le radici proprio perchè la consideravo terra migliore di quella del posto per non creare shock alla pianta. Invece ho concimato con stallatico acquistato in sacchi (poco per non essere troppo aggressivo) e dato attraverso il corrugato di irrigazione direttamente alle radici. Altra cosa che non ho fatto è quella di vangare attorno (da quest'anno inizierò a farlo)
Da notare però che tutto ciò che ho fatto (ed anche quello che non ho fatto) l'ho applicato anche nel piantare gli alberi sul lato Dx, che sono cresciuti molto e bene.
Per gli olivi, abbondantemente presenti in zona ma a quota leggermente più bassa, il problema è stato sicuramente l'acqua. (La zona è la sabina che è abbastanza conosciuta ed apprezzata per l'olio.)
Ho saputo tardi che nei primi anni gli olivi hanno necessità di acqua poi quando hanno radicato bene se la vanno a cercare in profondità. Avevo letto su internet della maggiore resistenza al freddo dei leccini ed in effetti l'ultimo piantato e stato proprio un leccino. In circa 3 anni anche lui, pur essendo una pianta che non manifesta sofferenza, non è cresciuto di molto e neppure ha fruttificato anche se in primavera si è riempito di fiori.


Tra i due post c'è una leggera differenza di opinioni sugli olivi ma è solo una sfumatura: in realtà il problema è comune a tutti gli alberi.
Riguardo alle piante giovanissime circa due anni fa ho piantato un castagno selvatico prelevato direttamente da un castagneto campano di non più di un anno (NB. In zona non esistono castagni).
Anche in questo caso buca di quasi 1 m3 di dimensione usata come compostiera (rifiuti umidi) in primavera/estate con aggiunta di terriccio, foglie e stallatico e poi a fine inverno (febbraio/marzo) piantato il castagno.
Identica sorte : non è morto ma non è neppure cresciuto (qui il pane non c'era e le poche radici sono state interrate nude nella terra).


io sono in sabina....ho ulivi in terreno argilloso e producono senza problemi .
Devi sapere ( forse non tutti sanno...) che il terreno argilloso è si pesante ma è il terreno migliore che ci sia per quanto riguarda qualità di fertilità in quanto i principi attivi li mantiene non li dilava.
Ho un orto in terreno argilloso e non ti dico quanto produce (in estate) in inverno un po' meno in quanto mantiene l'acqua(rischio di asfissia e gelata invernale) ha poco drenaggio se non mescolato con sabbia o letame con ciò basta solo saperlo lavorare.
quindi secondo me le tue piante sono sofferenti per mancata cura nell'impianto e forse te pretendi tutto subito e di più senza dare tempo alla natura stessa.
Ci son piante che attecchiscono subito e qui dipende dalla stessa se in vaso e nell'impianto non hai fatto alcune cose come già detto.
Altre non attecchiscono subito solo perché vecchie di suo in vaso e non fatto quegli accorgimenti descritti sopra.
Devi avere pazienza innanzitutto e se qualcosa non va provare a tirar fuori le piante e vedere i motivi nel pane radicale e nello stesso terreno.
Tutto ciò va aiutato nei primi anni con acqua .
 
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