• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

aiutoooo

G

gulde

Guest
premetto di essere ignorante in materia.
circa 15 anni fa mio padreha piantato un piccolo albero di albicocche nel giardino del condominio fortunatamente e cresciuto (nel frattempo mio padre e morto) ed ogni anno mi donava i suoi bei frutti.
quest'anno (il 20 gennaio 03) il condominio ha deciso di potare dei pini che abbiamo nel giardino e durante la potatura di questi ultimi erroneamente (roba da ucciderli)gli addetti hanno tagliato la testa al mio albero di albicocche.
quindi dove fino a sei giorni fa cera un sano albero dormiente oggi si erge un tronco monco alto circa due metri e mezzo spesso circa 10 cm di diametro.
secondo voi come posso fare per recuperare il disastro?ho speranze che qualche ramo ricresca? aiutatemi :(
 
M

mdl

Guest
Io non me ne intendo molto, però credo nelle forti capacità delle piante.
Se sono rimaste delle gemme potrebbero rispuntare i rami.
Ciao
 
M

micio

Guest
Ciao,

Ho trovato questo in giro per il web:
"Prima di tutto con la capitozzatura avrai eliminato la maggior parte dei rami che portavano formazioni fruttifere, e questo ti costerà quasi tutta la produzione di quest'anno.
Inoltre con tagli di diametro cospicuo (diciamo più di 8-10 cm) esponi la pianta alla penetrazione di funghi patogeni, in particolare qelli della gommosi dell'albicocco, in grado di bruciarti due terzi della produzione nella fase manifesta.
Infine ancora, la ricrescita successiva al taglio è fatta da getti lunghi e vigorosi, per nulla adatti alla produzione di frutta, che richiederanno ulteriore regolazione negli anni a venire.
Dunque che fare?
Direi che la prima cosa (dopo aver licenziato il giardiniere...) da fare è quella di pennellare tutte le superfici di taglio con poltiglia bordolese (un prodotto ammesso in agricoltura biologica, che contiene rame ed è in grado di proteggere le ferite dall'attacco di funghi). La pennellatura va fatta solo dopo aver "aggiustato" le eventuali scortecciature, o i danni più evidenti, al fusto e ai rami. Dove fossero stati fatti grandi tagli a superficie piatta, devono essere resi obliqui per facilitare lo sgrondo dell'acqua (la cui permanenza sul legno tagliato di fresco è uno dei motivi principali dello sviluppo di patologie fungine).
Poi, riposto per un annetto il cestino della frutta, bisognerà attendere con pazienza il prossimo inverno, per effettuare una potatura di aggiustamento (possibilmente gestita da un vero esperto) che elimini alla base i succhioni improduttivi nuovi nati, e privilegi quella parte della nuova disordinata chioma, che più si presterà negli anni futuri a produrre nuove formazioni fruttifere (dardi).
Attenzione, nel corso del primo anno dopo la capitozzatura, a non concimare chimicamente, e a tenere sotto controllo il vigore della pianta, per non aumentare il danno già fatto.
Nel giro di qualche anno, con amore e attenzione, la pianta potrà tornare a produrre regolarmente, ma solo se non sarà nel frattempo diventata preda di cancri o gommosi a causa delle ferite."
E' una risposta data da un agronomo :(
 
Alto