Aiuto, piante invase da funghi

[CoPi]

Ciao a tutti,

con l'arrivo dell'autunno ho diverse piante invase da funghi. Premetto che già da tempo le piante in questione hanno presentato disseccamenti e strani deperimenti. Infatti avevo già chiesto parere su questo forum.

Vi riporto sotto due foto: la prima riguarda il rosmarino prostrato, la seconda riguarda l'hypericum hidcote. I funghi sono sono simili e sono fioriti intorno alla parte centrale della pianta. Si tratta di esemplari che si trovano in due grandi aiuole. Per adesso gli attacchi riguardano tre piante di rosmarino (sono tutte una vicina all'altra), e due piante di hypericum. Lo scorso anno erano nati funghi simili vicino ad un vecchio ceppo di pero vicino all'hypericum.

Ho letto in giro che certi funghi tendono ad infestare i terreni e distruggono anche grandi piante. Io non sono un esperto e non conosco la natura di questi che vedete in foto.

Puo' essere che i danni alle piante riscontrati in precedenza siano stati causati dai funghi prima ancora di svilupparsi così a vista? Tenete conto che nel raggio di pochi metri ho piante di ulivo abbastanza grandi.

Come mi consigliate di procedere? Io per adesso non ho toccato niente perché ho letto che il miglior modo per farli proliferare e spargere le spore.

Grazie in anticipo
Pietro

 

[Datura rosa]

Credo, ma spero di sbagliare, che possa essere Armillaria mellea, un fungo parassita delle piante arboree nelle quali sembra provochi marciume radicale e che sta creando seri danni alle foreste del nord Europa.
La sua commestibilità è piuttosto controversa, se viene congelato allo stato fresco può risultare tossico, dando disturbi di tipo gastrointestinale. E', comunque, un fungo edibile con carne soda nel cappello ma fibrosa nel gambo che non deve essere consumato ma necessita di una buona cottura (prebollitura ed eliminazione dell'acqua di prima cottura), ma anche l'essiccamento rende le tossine in esso contenute inoffensive e il fungo può essere tranquillamente mangiato.
E' un fungo camaleontico che muta tonalità di colore a seconda della pianta che lo ospita: giallo miele se nasce dal Gelso, bruno o bruno-rossastro dalle Querce fino a volte completamente candido se ospite dell'Acacia.

L’infezione inizia dai residui di radici infette o da spore trasportate dal vento. Il fungo penetra dalle radici o dal colletto soprattutto se presenta lesioni. Prima che l’infezione si manifesti possono trascorrere mesi o, addirittura, anni.
La difesa consiste nell’evitare che l’acqua ristagni nel terreno per non favorire lo sviluppo del fungo ed eliminando le piante colpite con tutti i residui di radici.

Nei terreni infestati è consigliabile attendere alcuni anni prima di impiantare altre piante.


Io ne ho avuti per anni sul "percorso" delle radici di due albicocchi morti da tempo.
Spero che qualcuno intervenga per dire che ho detto solo scempiaggini!
Ciao, ciao

 

[CoPi]

Grazie del feedback. Leggendo in giro sull'Armillaria Mellea ho letto cose terribili. Comunque confrontando con le foto che vedo in giro mi sa che è proprio lui.

Ora mi chiedo, come procedere per provare a prevenire l'espansione di questo fungo maledetto?

P

 

[Datura rosa]

Preferirei che alla tua domanda rispondesse un esperto. Come rimedi io ho solo degli appunti presi leggendo un vecchio articolo in rete dove veniva consigliato di rimuovere tutte le parti della pianta con foglie ingiallite mettendo allo scoperto i rami colpiti dal fungo, raschiarli in superficie (facendo attenzione a non scoprire il legno vivo) e trattando con sali di rame o ferro per combattere l'azione del fungo.
E' molto importante trattare anche il terreno e si consigliava l'uso dello zolfo.
Sicuramente ci saranno metodi più efficaci ma io non ne conosco.
Comunque a scopo preventivo occorre migliorare il drenaggio del terreno (areazione e pacciamatura, che aiutano a prevenire la formazione di malerbe e a controllare il livello di umidità nel terreno) per evitare quanto più possibile ristagni.

Aspetta altri interventi di esperti in materia.

 

[Alessandro2005]

Io penso che identificare un fungo vedendo solo il cappello dal di sopra, senza neppure avere un confronto per le misure, sia praticamente impossibile anche per un micologo.
Di conseguenza il resto.
In ogni caso l'attacco di Armillaria si riconosce osservando le radici e il colletto delle piante dove sono visibili le tipiche formazioni di questo fungo; peraltro mi pare improbabile che si sviluppi su rosmarino (esistono elenchi delle piante ospiti come questo http://hilgardia.ucanr.edu/fileaccess.cfm?article=152569&p=SZZFQV )

 

[Datura rosa]

Visto che siamo a un punto morto, perché non chiami la Asl di Avellino e chiedi se è operante l'Ispettorato micologico per il controllo dei funghi raccolti e eventualmente chiedi se li puoi portare per il controllo anche se sono nati in giardino (sempre che al momento tu ne abbia ancora di disponibili) e ti togli il dubbio? Più di no non possono dirti.

 

[CoPi]

Ciao a tutti

grazie delle risposte, scusate se replico in ritardo ma non ho ricevuto le notifiche degli ultimi messaggi. Chiamare l'ASL? Bhè se uno vivesse in un paese normale potrebbe essere un'opzione, ma sono messi molto male, è tempo perso.

Comunque, capisco che non è possibile stabilire a vista se si tratta di Armillaria, però l'evidenza dei fatti è che su due aiuole molto grandi con decine di piante, quelle con i funghi si sono ammalate ed alcune sono già morte. Credo che procederò all'estirpazione, ma non ho ben capito quale è il metodo di bonifica migliore. In giro si leggono diverse cose, quale sarà il metodo giusto?

P