Io credo che il leggero malessere sia dovuto proprio alla perdita di equilibrio fra l'acqua che evapora dalle foglie e quella assorbita dalle radici, che sicuramente si è ridotta a causa dell'espianto e della messa a dimora nel vaso.
Per quanta attenzione e cura si applichi in queste operazioni, le radici si "sconnettono" più o meno leggermente dai punti da cui stanno assorbendo nutrimento e acqua.
Poi ci vuole un po' di tempo affinché le "connessioni" vengano ripristinate ed in questo intervallo di tempo c'è un po' di parapiglia e sirene che suonano e avvisatori luminosi intermittenti dentro la pianta che segnalano ai suoi organi una notevole allerta.
Per fortuna i compiti vengono ridiscussi (senza riunioni) ed alle foglie viene sospeso il loro ruolo di far evaporare l'acqua sicché seccano e cadono.
Giustissimo allarmarsi perché come ho detto si tratta realmente di un grave allarme, ma la sua durata può essere ridotta se seguendo uno dei consigli del Conte Verde, si aiuta la pianta anticipando l'interruzione del compito delle foglie, appunto tagliandone una grande quantità.
L'altro suo consiglio, quello di tenere la pianta all'ombra, è senz'altro per far si che la poca acqua che la pianta deve conservare gelosamente, non evapori per un aumento di temperatura che in condizioni normali alla pianta farebbe bene, ma che in quella fase le renderebbe più difficile il "rientro allarme".
Ricorda che superati i momentanei ostacoli, dall'ombra potrà (dovrà) tornare alla luce a cui fra l'altro era abituata e da cui dipende la sua crescita.
L'olmo è una pianta tenace e le si potrebbe fare di tutto senza scalfire la sua forte corazza, ma vale la pena di riservarle ugualmente una grande attenzione e cura durante queste operazioni, soprattutto se è una pianta che hai avuto dal tu babbo.
Qui avrei messo una "faccina", ma nessuna rappresenta l'invidia che provo per questo ultimo punto.