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Additivi alimentari

Figliadellaluna

Giardinauta
Dopo l'inquisizione sull'aspartame, sono diventata ancora più sensibile ai contenuti di molti dei cibi che mangiamo quotidianamente (non che prima fossi meno attenta), e quante volte ci si ritrova a chiedere che cavoli sono queste "E" maledette che sono scritte in praticamente tutti i cibi confezionati, e soprattutto: fanno male, in che misura, a cosa servono, e tante altre domande. quindi far luce in questo mondo vastissimo è uno dei miei obiettivi, perlomeno per rendermi conto almeno in parte di quello che mangio, anche se ovviamente bisogna fidarsi su quello che c'è scritto sull'etichetta, vai a sapere se poi c'è dentro dell'altro che non è scritto?si spera sempre di no....

dunque, visto che riportare tutto qui mi pare inutile, vi rimando a questa pagina, so che citare wikipedia non è autorevole, ma non mi pare un argomento su cui si possano sparare cavolate. http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alimentari

è una bella lista in cui ogni E è collegata ad un nome, molti dei quali mai sentiti e difficili da pronunciare, altri meno spaventosi. ad esempio con questa lista ho scoperto che nel pane che mangio è contenuta solo la vitamina C (che fa di certo meno paura di un E300) come additivo, e mi sembra molto positiva la cosa, piuttosto che trovarci un E951 che è l'aspartame (giusto per rimanere in tema col topic precedente)

ma un elenco è sterile, e per la maggior parte delle persone poco comprensibile, io avrò sentito sì e no quattro o cinque di quelle sostanze, e a parte i coloranti, non avevo molta idea di cosa potessero servire le altre cose

quindi ho spulciato un pò nella legge che regola l'uso degli additivi: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1995L0002:20060815:IT:PDF dove mi pare sia spiegato tutto molto bene. in questo momento non ho tempo, ma appena posso riporto degli stralci in modo da evitare la noia di leggersi tutto!
 

Figliadellaluna

Giardinauta
ecco comincio a riportare qualche stralcio di quella legge:

parte facendo qualche considerazione:

"sulla base delle ultime informazioni scientifiche e
tossicologiche concernenti queste sostanze, alcune di queste devono
essere permesse soltanto per determinati prodotti alimentari ed in determinate
condizioni di impiego"

"i prodotti alimentari
non lavorati e certuni altri prodotti alimentari non dovrebbero contenere
additivi alimentari"

"è necessario stilare norme rigorose per l'uso di additivi
negli alimenti per lattanti"

poi parte col descrivere le varie tipologie di additivi:

a) i «conservanti» sono sostanze che prolungano il periodo di validità
di prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato da
microorganismi;
b) gli «antiossidanti» sono sostanze che prolungano il periodo di validità
di prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato
dall'ossidazione, come l'irrancidimento dei grassi e le variazioni
di colore;
c) «coadiuvanti», inclusi i solventi veicolanti, sono sostanze utilizzate
per sciogliere, diluire, disperdere o altrimenti modificare fisicamente
un additivo alimentare o una sostanza aromatizzante senza alterarne
la funzione tecnologica (e senza esercitare essi stessi alcun effetto
tecnologico) allo scopo di facilitarne la manipolazione, l'applicazione
o l'impiego;
d) gli «acidi» sono sostanze che aumentano l'acidità di un prodotto
alimentare e/o conferiscono ad esso un sapore aspro;
e) i «regolatori dell'acidità» sono sostanze che modificano o controllano
l'acidità o l'alcalinità di un prodotto alimentare;
f) gli «antiagglomeranti» sono sostanze che riducono la tendenza di
particelle individuali di un prodotto alimentare ad aderire una all'altra;
g) gli «agenti antischiumogeni» sono sostanze che impediscono o riducono
la formazione di schiuma;
h) gli «agenti di carica» sono sostanze che contribuiscono ad aumentare
il volume di un prodotto alimentare senza contribuire in modo
significativo al suo valore energetico disponibile;
i) gli «emulsionanti» sono sostanze che rendono possibile la formazione
o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi
immiscibili, come olio e acqua, in un prodotto alimentare;
j) i «sali di fusione» sono sostanze che disperdono le proteine contenute
nel formaggio realizzando in tal modo una distribuzione omogenea
dei grassi e altri componenti;
k) gli «agenti di resistenza» sono sostanze che rendono o mantengono
saldi o croccanti i tessuti dei frutti o degli ortaggi, o che interagiscono
con agenti gelificanti per produrre o consolidare un gel;
l) gli «esaltatori di sapidità» sono sostanze che esaltano il sapore e/o la
fragranza esistente di un prodotto alimentare;
m) gli «agenti schiumogeni» sono sostanze che rendono possibile l'ottenimento
di una dispersione omogenea di una fase gassosa in un
prodotto alimentare liquido o solido;
n) gli «agenti gelificanti» sono sostanze che danno consistenza ad un
prodotto alimentare tramite la formazione di un gel;
o) gli «agenti di rivestimento» (inclusi gli agenti lubrificanti) sono
sostanze che, quando vengono applicate alla superficie esterna di
un prodotto alimentare, gli conferiscono un aspetto brillante o forniscono
un rivestimento protettivo;
p) gli «agenti umidificanti» sono sostanze che impediscono l'essiccazione
dei prodotti alimentari contrastando l'effetto di una umidità
atmosferica scarsa, o che promuovono la dissoluzione di una polvere
in un ambiente acquoso;
q) gli «amidi modificati» sono sostanze ottenute mediante uno o più
trattamenti chimici di amidi alimentari, che possono aver subito un
trattamento fisico o enzimatico e essere acidi o alcalini, diluiti o
bianchiti;
r) i «gas d'imballaggio» sono gas differenti dall'aria introdotti in un
contenitore prima, durante o dopo aver introdotto in tale contenitore
un prodotto alimentare;
s) i «propellenti» sono gas differenti dall'aria che espellono un prodotto
alimentare da un contenitore;
t) gli «agenti lievitanti» sono sostanze, o combinazioni di sostanze,
che liberano gas e in questo modo aumentano il volume di un
impasto o di una pastella;
u) gli «agenti sequestranti» sono sostanze che formano complessi chimici
con ioni metallici;
v) gli «stabilizzanti» sono sostanze che rendono possibile il mantenimento
dello stato fisico-chimico di un prodotto alimentare; gli stabilizzanti
comprendono le sostanze che rendono possibile il mantenimento
di una dispersione omogenea di due o più sostanze immiscibili
in un prodotto alimentare, le sostanze che stabilizzano, trattengono
o intensificano la colorazione esistente di un prodotto alimentare
e le sostanze che aumentano la capacità degli alimenti di
formare legami, compresa la formazione di legami tra le proteine
tale da consentire il legame delle particelle per la formazione dell'alimento
ricostituito;
w) gli «addensanti» sono sostanze che aumentano la viscosità di un
prodotto alimentare.

e quindi in questo elenco, ci "vendono" tutti gli additivi come elementi utili ai fini di mantenimento, conservazione e altro...ma se da una parte sono utili, dall'altra?possono essere dannosi? diciamo che il testo non è chiarissimo su questo argomento, ma nelle pagine successive stila elenchi lunghissimi di sostanze e quantità massime consentite in ciascun alimento, e quando c'è una dose massima consentita, penso sia chiaro a tutti che significa che il superamento di questa dose non è una cosa positiva, probabilmente per la nostra salute.

il problema di questo elenco, analizzandolo, secondo me, è che moltissime sostanze riportano come dose massima consentita un "quanto basta" che viene spiegato così:

"Negli allegati della presente direttiva, «quanto basta» significa che
non è specificato alcun livello massimo. Tuttavia, gli additivi alimentari
devono essere usati secondo le norme di buona fabbricazione ad un
livello non maggiore di quello necessario per realizzare lo scopo ricercato
e non devono in nessun caso indurre in inganno il consumatore"

però a me viene da pensare: il quanto basta è talmente soggettivo che per me significa una cosa e per te un'altra. e se a me viene bene utilizzare tantissimo di quell'additivo per raggiungere il mio scopo, nulla mi vieta di usarlo, dato che è appunto indicata come dose massima un q.b...

cosa molto positiva è invece l'allegato riguardante i prodotti per i lattanti, in cui le dosi massime sono specificate molto bene, almeno i più piccoli sembrerebbero più tutelati.
 

Piper

Maestro Giardinauta
A proposito di alimenti per l'infanzia... avete presente la linea "i piccolini" di quella notissima marca di prodotti alimentari leader mondiale nella produzione di pasta?
OK.... dal nome stesso, e dai soggetti che mangiano pasta e sughi negli spot pubblicitari, è evidente che sia rivolta ai bimbi.
Ebbene, tempo fà un qualche istituto che non ricordo ne analizzò il quantitativo di pesticidi, che risultò del tutto fuori dai parametri massimi ammessi per i prodotti destinati all'alimentazione degli infanti (ma dentro i limiti per gli adulti).
Il produttore si difese asserendo che la linea era destinata al consumo da parte degli adulti, e quindi andava benissimo e rispettava tutte le leggi.

Insomma, non ci si salva da niente... se poi decidi di comprare prodotti bio, molto spesso non lo sono realmente, anzi.
Succede che ti rifilano prodotti ancor peggiori, derrate destinate all'alimentazione animale, magari risultate un po' bruttine (così sembrano più genuine) e ugualmente piene di antiparassitari, a prezzo molto più caro.
Accadeva a Verona, poco tempo fà, figuriamoci in altre zone soggette al controllo della criminalità organizzata, alle campagne piene di discariche abusive ecc eccc...
E i cosidetti fornitori di fiducia????
C'è un piccolo allevatore di maiali dalle mie parti dove la gente si rivolge per avere carne allevata "in casa", e perciò pagata il doppio di quella dei grossisti, come pure le macellerie che si fregiano di avere la carne del tal dei tali... fattò sta che questo vende maiali a tutta la vallata, ma nella sua fattoria c'è spazio si e no per 20 animali... e gli altri??? li moltiplica come i pani e i pesci?
Gira voce che di notte gli arrivino camion di maiali provenienti da altri allevamenti... il che mi pare abbastanza verosimile!
La cosa più sensata, secondo me, è lavare meglio che si può la frutta e la verdura, anche quelle già lavate, e per il resto cercare di avere una dieta varia, diversificando tipo e provenienza degli alimenti.
Oggi incappo in un prodotto dopato, ma domani cambio e spero di trovarne uno più sano.
Anche il farsi tutto in casa lascia il tempo che trova... se la farina che uso per panificare e fare pasta ecc non è davvero bio, tanto vale.
E dubito che in molti abbiano il campo di grano personale, l'orto, il frutteto, l'allevamento...
Ah.... tanto per dire... da sempre mangio con estrema fiducia i prodotti dell'orto di mio padre, e li dò a mia figlia... poche settimane fa mi sono accorta che li annaffia con l'acqua raccolta dalle grondaie che stanno a valle della copertura dei garages... copertura in ETERNIT!!!!
Semplicemente, mio padre non ci aveva mai pensato!!!
 
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