Non so, come pianta è un po' "ostica": potrebbe lasciarli crescere, o meglio dare solo un primo movimento al tronco finchè è sottile, ma lasciare andare qualche anno la vegetazione, in modo da farlo ingrossare in fretta senza che però diventi un manico di scopa, e magari tenerlo leggermente "cimato" ma solo una volta all'anno, in modo da creare un tronco conico, con cambi di direzione dovuti a sostituzioni di apice successivi. Perchè questi alberi hanno la "pecca" che, specie da giovani, tendono a privilegiare solo i rami alti e anche se li cimi ti sparano germogli vigorosissimi senza che i rami bassi ne traggano vantaggio più di tanto.
Io ho provato entrambi i metodi: un acero montano nato da seme l'ho sempre tenuto cimato e potato, con il risultato che non mi ha mai sparato rami bassi (ma solo dai punti vicini al taglio, i quali in poco tempo raggiungevano lo tesso diametro del tronco, e quindi poi era tutto da tagliare nuovamente più in basso). Invece uno l'ho lasciato crescere per un anno a fila in piena terra, poi l'ho capitozzato basso e lasciato crescere un'altro anno, e così via fino a ottenere un tronco conico... ma purtroppo pieno di grosse cicatrici. Ora sto cercando di sistemarlo alla meno peggio facendo innesti passanti in modo da innestare rami alti più in basso.... insomma un casino.
Ho persino un boschetto di aceri montani, ma in effetti non ho ancora capito come prenderli...
Di certo non hanno problemi di salute comunque, non riesco a farli schiattare....