• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Aceri o non aceri

Ducan

Maestro Giardinauta
L'anno scorso ho raccolto questi 2 piccoli in una mezza foresta di aceri, ce n'erano tantissimi nati da poco.
Li ho travasati in un bel vaso grande e ora ho un dubbio...ma sono aceri o platani:confuso:

1lrpw.jpg


il fratellino

2cyf7ef.jpg


la foglia

5fmf84.jpg


Consigli sulla potatura di formazione?
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ciao, dalle gemme che stanno aprendosi mi sembrano aceri.
Non ricordo bene quelle dei platani però, ma mi sembra che siano più compatte e voluminose rispetto all'acero.
Dalle foglie direi "acero platanoide" (acero riccio) all'85-90%
Escludo qualsiasi platano.
(ho consultato "Riconoscere gli alberi, di Roger Phillips - Atlanti della natura, della De Agostini)

Ciao
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Concordo acero riccio.
Direi che assieme al montano sono quelli con le foglie più grandi e gli internodi più lunghi, perciò non molto adatti....
 

Ducan

Maestro Giardinauta
Benissimo!!
Pazienza ho trovato questi e finchè vorranno vivere li terrò così come sono:)
Grazie a tutti.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Cara Anna,

se è davvero così, apprezzo che tu voglia tenerli ugualmente, ma suggerisco e contemporaneamente chiedo una verifica alla mia opinione, di non lasciare che si allunghi liberamente, ma di iniziare fin d'ora a costringere le foglie ad esser più piccole e gli internodi a contenersi.
Penso che quando la pianta così costituita si lignificherà, pur allungandosi lo farà con minor rapidità.
So che questo rallenta l'aumento di diametro del tronco, ma io penso che si potrebbe dare "un colpo al cerchio ed uno alla botte" per esempio continuando a "ridurlo" quest'anno, lasciarlo crescere più liberamente l'anno prossimo perché tanto, il diametro del tronco più o meno velocemente dovrà aumentare in entrambi i modi.

Ciao
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Non so, come pianta è un po' "ostica": potrebbe lasciarli crescere, o meglio dare solo un primo movimento al tronco finchè è sottile, ma lasciare andare qualche anno la vegetazione, in modo da farlo ingrossare in fretta senza che però diventi un manico di scopa, e magari tenerlo leggermente "cimato" ma solo una volta all'anno, in modo da creare un tronco conico, con cambi di direzione dovuti a sostituzioni di apice successivi. Perchè questi alberi hanno la "pecca" che, specie da giovani, tendono a privilegiare solo i rami alti e anche se li cimi ti sparano germogli vigorosissimi senza che i rami bassi ne traggano vantaggio più di tanto.
Io ho provato entrambi i metodi: un acero montano nato da seme l'ho sempre tenuto cimato e potato, con il risultato che non mi ha mai sparato rami bassi (ma solo dai punti vicini al taglio, i quali in poco tempo raggiungevano lo tesso diametro del tronco, e quindi poi era tutto da tagliare nuovamente più in basso). Invece uno l'ho lasciato crescere per un anno a fila in piena terra, poi l'ho capitozzato basso e lasciato crescere un'altro anno, e così via fino a ottenere un tronco conico... ma purtroppo pieno di grosse cicatrici. Ora sto cercando di sistemarlo alla meno peggio facendo innesti passanti in modo da innestare rami alti più in basso.... insomma un casino.
Ho persino un boschetto di aceri montani, ma in effetti non ho ancora capito come prenderli...
Di certo non hanno problemi di salute comunque, non riesco a farli schiattare....
 

Greenray

Esperto di Bonsai
L'ultima tua frase è un ottimo incoraggiamento!
Le spiegazioni che la precedono rendono iteressante lavorare su piante "difficili".
Quindi grazie Boba per l'approfondimento da cui vedo che sfruttare la "piena terra" è un formidabile acceleratore.
Ciao
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
vero, ma in piena terra occorre tenere d'occhio i rami che ingrossano troppo e tagliarli in tempo (a prescindere dal periodo) altrimenti rischiano di laciare cicatrici indelebili.
 

Ducan

Maestro Giardinauta
Ehi ragazzi parlate troppo difficile per me, già il termine "capitozzare" mi da l'idea di fare del male alla pianta. Più di spuntare o tagliare qualche rametto non so fare:martello:
In ogni caso proverò a farli invecchiare cimandoli una volta all'anno.
Di sicuro non li butto solo perchè hanno le foglie grandi:eek:k07:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Hai ragione Ducan, la capitozzatura è proprio una "decapitazione", ma a differenza che per noi umani, non è mortale salvo eccezioni.
Lo si fa ad esempio quando una pianta è cresciuta sviluppandosi molto in altezza e diventa pressoché cilindrica ed è quasi impossibile recuperare la "conicità" desiderata oppure quel minimo accettabile per un bonsai.
Allora questa operazione stabilisce il diametro massimo (al momento) su cui si vuole che partano apicalmente dei nuovi rami che ingrossandosi, andranno a raggiungere o quasi il diametro della sommità del tronco da cui si sono sviluppati.
In genere questi nuovi rami pur essendo apicali, non partono dalla superficie del taglio, ma nei casi fortunati dalla circonferenza del taglio che è opportuno sia a fetta di salame e concavo, affinché cicatrizzandosi venga il più possibile inghiottito dalla crescita circostante, peraltro un po' nascosta dai nuovi rami.
I rami probabilmente tenderebbero a svilupparsi radialmente, ma solitamente se ne individua uno e lo si induce a raddrizzarsi il più possibile, per sostutuire la parte capitozzata, restituendo alla pianta un aspetto più naturale ed un po' "mosso".

Non voglio dire che sia come per noi tagliarci le unghie o i capelli, ma quando se ne osservano i risultati, si stenta a pensare che la pianta ne abbia davvero sofferto.
Di sicuro ne viene appagato il nostro gusto estetico ed in questo caso credo che i risultati che si ottengono, giustidichino questa pratica.
Ricordiamoci inoltre che questa pratica è parente molto stretta di quello che si fa per realizzare un innesto, su cui nessuno si sogna di fare obiezioni.

Ciao
 

patrizia

Maestro Giardinauta
Il mio acero
15699_1321915201365_1035371409_30760543_7890641_n.jpg

Siccome il mio acero è lievemente diverso da quello delle foto sopra, allora il mio è un acer platanoides (acero di monte) oppure è uno pseudoplatanus (riccio) anche il mio?
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Attenta: "acero platanoide" = (acero riccio)

Il tuo però potrebbe anche essere un acero campestre: è difficilissimo dirlo senza vedere le foglie, quindi aspetta ancora un po'.
Ciao
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Devo anzi aggiungere che è molto difficile distinguere gli aceri quando le piante sono così giovani, perchè tendono ad avere delle "foglie d'infanzia" molto simili tra loro.
Io ho avuto modo di vedere in vivaio piantine di circa un anno di acero campestre e distinguerlo da un altro acero (che ora non ricordo) solo per la corteccia che il campestre tende ad "scanalare in senso verticale soprattutto quando è giovane e molto giovane, ma nemmeno su tutta la sua superficie e in modo differente fra esemplare ed esemplare.
Quando le foglie assumono una certa dimensione la rotondità della lobatura aumenta le probabilità che si tratti di un campestre, ma per la certezza serve aspettare.
Mentre aspetto osservo, un pochino imparo e man mano abbandono la fretta che ho di scrivere su di un cartellino il nome esatto.

Per la tua autoaccusa, non lagnartene, ora hai messo a fuoco una cosa in più sugli aceri, ma temo che di confusione ne sarà fatta ancora, se non da te, sicuramente da me ed è solo un grosso libro che un po' m'aiuta nel riconoscimento e nell'associare i nomi botanici con quelli comuni, molto più variabili non solo fra nazioni, ma anche fra regioni.

Ciao
 

patrizia

Maestro Giardinauta
E' vero, potrebbe essere anche il campestre, non ci ho pensato, ma sarebbe meglio se cercassi di riconoscere il genitore, così è già grande, si tratta dell'albero del mio vicino di casa, ogni anno semina acerini dappertutto!
Però, come tutti gli alberi nati da seme manifesta una certa difformità, fra i suoi fratelli molti sono simili al genitore (foglie di colore scuro, gemme rosse, peduncoli rossi), altri, come questo, hanno foglia verde brillante e peduncoli chiari, niente rosso, nemmeno in gemme.
:confuso: cercherò meglio...
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Immagino che anche il "padre" del tuo acero abbia più foglie ed una fotografia aiuterebbe.
Per il colore dipende molto dal clima e dalla stagione, per esempio l' "acero rosso" e per lo più verde, ma diventa del rosso brillante ce lo caratterizza solo in alcuni periodi della sua vegetazione.
Importante esaminare la foglia, la forma i bordi e anche il colore, tenendo presente quando è stata scattata.
Ma una volta conosciuto il periodo di ciascun colore, non potrà più trarti in inganno.

Ciao
 
Alto