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A Verona per un giorno

Louder Than Hell

Giardinauta Senior
Salve, mia madre deve andare ad un congresso e mi ha proposto di andare con lei ma dato che io non devo partecipare al congresso....che si può fare di bello a verona? ma soprattutto..dove si possono comprare orchidee:D :D :D :lol:
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
Ogni occasione è buona per farci stregare dalle orchi eh!
Io non sono mai stata a Verona, ma se farai qualche bella foto sarò in prima fila per rifarmi gli occhi:
 
A

ambapa

Guest
Louder Than Hell ha scritto:
Salve, mia madre deve andare ad un congresso e mi ha proposto di andare con lei ma dato che io non devo partecipare al congresso....che si può fare di bello a verona? ma soprattutto..dove si possono comprare orchidee:D :D :D :lol:

Louder, capisco la tua passione per le orchidee ma...io per un giorno solo a disposizione lascerei perdere! Lo passerei bighellonando per il centro storico che davvero ne vale la pena! Non devi far altro che passeggiare e ammirare. L'unica cosa da eviatare è il balcone di Giulietta e Romeo!
 

celeste

Giardinauta Senior
Quoto ambapa. Verona è una città bellissima, ma non molto grande. Con un giorno a disposizione te la puoi girare abbastanza bene e le orchidee te le compri quando torni a casa. Vedrai che sarà una splendida gita.
 
A

ambapa

Guest
LolòGi ha scritto:
E perchè? In genere chi va a Verona è la prima cosa che va a vedere!:squint:

Appunto...io ne sono rimasta sconvolta..e orripilata! Un luogo incantevole martoriato da scritte e graffiti oscenamente melensi...ressa di gente a fare la fila per affacciarsi dal balcone...no, non è il tipo di cose che mi interessano..
 

Louder Than Hell

Giardinauta Senior
Be avete ragione per le orchi ma dato che qui non ho tante possibilita e mi sono mangiato le mani per l'EOC.....
Mi farò una passeggiata (ma se trovo un bel negozio di orchi..:D)
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
ambapa ha scritto:
Appunto...io ne sono rimasta sconvolta..e orripilata! Un luogo incantevole martoriato da scritte e graffiti oscenamente melensi...ressa di gente a fare la fila per affacciarsi dal balcone...no, non è il tipo di cose che mi interessano..

ah, capisco..allora sono d'accordo con te. cat:
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
Piazza Bra[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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Si entra in questa piazza, che è la più vasta di Verona e, insieme, una delle più grandiose e monumentali piazze italiane, passando sotto i Portoni della Bra, due grandi archi merlati facenti parte della cerchia di mura costruite da Gian Galeazzo Visconti alla fine del sec. XIV, e fiancheggiati da un lato dalla Torre Pentagona, pure trecentesca. Vicino ai Portoni, si trova l'ingresso al Museo Lapidario Maffeiano. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'irregolare perimetro della piazza è costituito, per tre lati, da edifici di grande pregio monumentale: primo, a destra dei Portoni, il Palazzo della Gran Guardia, di gusto sanmicheliano, ma eretto nel 1610 da Domenico Curtoni. Rimasto incompiuto, il palazzo - che è caratterizzato soprattutto dalla mole, oltre che dal chiaro disegno del bugnato, del portico e delle finestre - fu condotto a termine nel 1820. [/FONT]
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Il lato successivo è chiuso dal neoclassico Palazzo Barbieri (o Gran Guardia, oggi sede del Municipio), costruito nel 1838 da G.Barbieri in forme grandiose arieggianti, nel gusto dell'epoca, a quelle degli antichi templi romani. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'ultimo lato della piazza, non certo il meno interessante, è definito da una lunga schiera curvilinea di palazzi,
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di diversa mole e altezza e in buona parte porticati, con eleganti negozi, ristoranti, caffè, ecc.: segue la curva della caratteristica palazzata un vastissimo marciapiede, il "Liston", mèta preferita del passeggio dei veronesi. [/FONT]



Via Mazzini[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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Dalla piazza Bra ci si incammina verso il vero centro storico della città percorrendo la lunga e stretta Via Mazzini, una delle più antiche e famose "pedonali" europee: è la strada dello shopping, nota ormai ai turisti di mezzo mondo. La via Mazzini sfocia in quello che è il cuore vero della città: Piazza Erbe. Ed è veramente questa piazza, corrispondente in parte al Forum dell'età romana, quanto di più vivo e rallegrante si possa immaginare, piena di forme e di colori. [/FONT]
Piazza delle Erbe[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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Piazza Erbe è una delle più belle e pittoresche piazze italiane, ed è il luogo più adatto ad esprimere il carattere estroso e vivace della città, per l'animazione che le è data dal colorato e popolaresco mercato della frutta e della verdura, per la singolare difformità degli edifici che la fiancheggiano, per i notevoli monumenti che la adornano. [/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Iniziando il giro della piazza dall'angolo con la Via Mazzini, si noterà, dopo le alte e scure case dell'antico Ghetto, il basso edificio merlato e porticato dell'antica Domus Mercatorum, le cui originali, magnifiche forme romaniche dovute ad Alberto I della Scala (1301), furono alterate da restauri ottocenteschi. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Fa da sfondo alla Piazza l'imponente e massiccio Palazzo Maffei del 1668, dove ha sede l'Azienda di Pr
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omozione Turistica. Alla sinistra del Palazzo Maffei s'innalza la quadrata Torre del Gardello, in mattoni, costruita nel 1370 da Cansignorio della Scala, e completata con copertura a campana nel 1626. Il lato nord est della piazza comincia con la pittoresca Casa Mazzanti, ornata di affreschi mitologici cinquecenteschi: dopo l'arco della Costa (si noti appeso l'enorme osso di balena che gli dà il nome), il Palazzo del Comune al cui paramento medievale fu sovrapposta su questo lato, una facciata neoclassica. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Al centro della Piazza, disseminati fra i banchi lungo la platea marmorea, alcuni singolari monumenti: primo di essi la Colonna cinquecentesca col Leone di San Marco (distrutto dai Giacobini, e poi sostituito con altro sul finire dell'Ottocento), cui segue la Fontana di Madonna Verona, eretta da Cansignorio nel 1368, con vasca e stelo ornati di teste a rilievo e figure simboliche, e sormontata da una statua romana fatta completare dallo stesso Cansignorio; poi un'edicola cinquecentesca a pianta quadrata, la cosiddetta Berlina, che serviva in antico per le cerimonie d'investitura delle cariche pubbliche; infine, sul margine del "tolonèo" (lo spazio destinato al mercato), un elegante tabernacolo cuspidato, con fusto a colonna, del XV secolo. [/FONT]
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Nella piazza s'innalza la più alta torre della città, la Torre dei Lamberti. Unica torre privata di Verona, fu iniziata nel 1172 dalla famiglia dei Lamberti. E' stata ulteriormente elevata ed ultimata nel XV secolo. Dalla sommità (83 m.) si gode un'ampia veduta sulla città antica. E' raggiungibile con ascensore o con una scala di 368 gradini. tel. 8032726 (lunedì chiuso).[/FONT]
Piazza dei Signori[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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Una piazza che, per quanto vicinissima a Piazza Erbe, e con essa facente quasi parte d'un unico complesso, si differenzia totalmente per forma, spirito e qualità, dalla prima. Qualcuno l'ha definita in passato, un po' romanticamente, il "salotto" di Verona. In questo senso Piazza dei Signori è veramente il luogo più aristocratico della città, notevole soprattutto per la sua raccolta armonia. A destra di chi viene da Piazza Erbe, la mole quadrata del Palazzo del Comune, con aggiunte rinascimentali sulla facciata romanica singolarmente caratterizzata da fasce alternate di mattoni e di pietra (si ricordi che il colore è l'elemento saliente, il leit-motiv di Verona). Di qui, per un angusto sottoportico, si raggiunge lo splendido e suggestivo Corlile del Mercato Vecchio, solenne e quadrato nella maestà delle arcate e delle forti muraglie, rese severamente pittoriche dalla zebratura dei corsi alternati di tufo e cotto.Quattrocentesca, invece, l'elegante scala marmorea, detta Scala della Ragione. In direzione della Via Dante Alighieri, e nella stessa, recenti scavi hanno messo in luce importanti resti di murature romaniche e medievali, piani stradali, ecc.: la zona archeologica continua nel sottosuolo del vicino cortile appartenente al Palazzo del Capitano, caratterizzato da un'alta torre scaligera merlata sull'angolo, mentre la facciata verso la piazza è cinquecentesca, con bel portale sanmicheliano. Qui si può ammirare la famosa Porta Bombardiera, del 1687. Fa da sfondo alla piazza il Palazzo degli Scaligeri (ora Prefettura), il cui nucleo originale risale al XII secolo, ma che fu assai rimaneggiato in epoche diverse (anche l'attuale aspetto della facciata, coronata da merli ghibellini, è frutto d'un abbastanza recente restauro). Di particolare interesse il Cortile, con bellissimo pozzo del Rinascimento, e con la loggia gotica già recante affreschi di Altichiero (XIV sec.). Questo palazzo, con la vicina Chiesa di Santa Maria Antica, è particolarmente legato al ricordo di Dante, che presso gli Scaligeri trovò "lo primo refugio, il primo ostello". [/FONT]




Il monumento di gran lunga più importante di Piazza dei Signori è però la splendida Loggia del Consiglio, eretta fra il 1476 e il 1493 (è assai discussa la sua attribuzione all'architetto veronese Fra' Giocondo): il più cospicuo fra gli edifici del Rinascimento a Verona, che unisce alla grazia quasi toscana delle forme la sottile preziosità della decorazione e i caldi toni del colore veneto (le statue sulla cornice superiore, opera di Alberto da Milano, raffigurano Catullo, Plinio, Marco, Vitruvio e Cornelio Nepote).Da notare, sempre nella piazza, la facciata settecentesca della Domus Nova, con grande fornice centrale; e, a titolo di curiosità, il caffè Dante, l'unico in Verona che mantenga quasi intatto il tradizionale aspetto ottocentesco. Sugli archi voltati al di sopra delle vie d'ingresso, le statue di Enrico Noris, di Scipione Maffei e di Girolamo Fracastoro; al centro della piazza, invece, il bel monumento a Dante dello scultore Ugo Zannoni (1865). Attigua alla Piazza dei Signori, la Via Mazzanti, col bellissimo pozzo e l'arditissima scala medievale.Castelvecchio[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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Rosso e imperioso,il castello venne costruito tra il 1354 e il 1356 per esaudire la volontà di Cangrande II della Scala, che lo volle come abitazione ma anche come baluardo di difesa. La sua storia attraverso i secoli si fa articolata e complessa avendo attraversato le vicissitudini di Verona sotto tutte le dominazioni da quella dei Visconti (1389-1405), a quella veneziana (1405-1796), a quella napoleonica, per finire con quella austriaca. Durante tutto questo tempo il castello fu dimora, deposito di munizioni, collegio militare, caserma, finché nel 1925 divenne la sede del Museo Civico di Verona. [/FONT]
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Da allora Castelvecchio subì due restauri il secondo dei quali fu iniziato nel 1958 su progetto dell'arch. Carlo Scarpa. Nel 1984 le 29 sale del Museo vennero definitivamente aperte al pubblico, che ora può ammirare circa 400 opere, donate all'ente pubblico da importanti famiglie veronesi, come i Bernasconi, i Pompei e i Monga, sotto la spinta patriottica dello spirito risorgimentale. [/FONT]
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
Ponte Pietra[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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È l'unico superstite dei due ponti romani di Verona (dell'altro, il Postumio, frammenti sul greto dell'Adige all'altezza di Sant'Anastasia): anticamente "Pons marmoreus". È a cinque arcate, e la sua costruzione è riferibile ad epoca preaugustea: l'arcata prossima alla riva destra fu ricostruita nel 1298, insieme con l'alta Torre di guardia, da Alberto della Scala. La varietà del materiale impiegato conferisce al manufatto un carattere estremamente pittorico. Ben quattro archi, da sinistra, e parte delle pile furono distrutti sul finire della guerra nell'aprile 1945: integrale peraltro la successiva ricostruzione, che si valse in buona parte delle pietre originali ricuperate dal fiume. [/FONT]
Casa di Giulietta[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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(Via Cappello). - L'amorosa vicenda di Giulietta e Romeo, resa immortale dalla tragedia di William Shakespeare, oltre a trovare generica rispo
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ndenza nell'atmosfera dell'ambiente medievale veronese, ha in Verona anche precisi e concreti riferimenti. Uno di questi è la cosiddetta Casa di Giulietta in Via Cappello, a pochi passi da Piazza Erbe: un alto edificio, visitabile, risalente forse al XIII secolo, dalla bella facciata in mattoni, che la tradizione indica appunto come la casa dei Capuleti (la famiglia veronese dalla quale sarebbe uscita Giulietta). [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Nel cortile interno, restaurato in anni recenti, è visibile il famoso balcone della leggenda; e accanto ad esso una lapide reca, in inglese e in italiano, i versi del celebre passo della tragedia shakespiriana. [/FONT]

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[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif](Via Arche Scaligere). Tombe monumentali degli Scaligeri, (1277-1387). Poste vicino ai loro palazzi, sono insigni monumenti dell'arte gotica (XIV sec.). Sarcofagi marmorei posti a terra o su mensole ed anche aerei sostenuti da colonne con capitelli gotici. La scala, simbolo della Signoria, è il motivo dominante della pregevole cancellata di recinzione in ferro battuto a maglie appoggiata su un muretto di marmo rosa. [/FONT]
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Il nome Arena deriva dal nome latino della sabbia che ricopriva la platea dove si svolgevano gli spettacoli. Ha pianta elittica. I suoi assi misurano 74 x 44 metri all'interno e 152 x 123 metri all'esterno. Dal 1913 ospita, nei mesi estivi, la stagione lirica veronese. È considerata il più grande teatro all'aperto. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Dell'anello esterno alto più di 30 metri rimane solo l'"ala" dopo il terremoto del 1117. L'interno a gradoni poteva accogliere circa 30.000 spettatori. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Anfiteatro Arena (romano, 1° sec. d.C.),Piazza Brà -[/FONT]

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Le colline che circondano a semicerchio la città sono chiamate dai veronesi "Le Torricelle", per le numerose torri e fortificazioni erette in quest'area soprattutto dagli Austriaci. Numerosi e splendidi punti panoramici si aprono in un itinerario immerso nel verde, segnato da bastioni, mura e forti.







Teatro Romano[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]([/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Regaste Redentore.)
Iniziato nel I secolo a.C. fu costruito per rappresentazioni teatrali e riti. Si trova sulla riva sinistra dell'Adige, ai piedi del Colle di San Pietro, fra il ponte romano della Pietra e il distrutto Ponte Postumio. Rimase sepolto per molti secoli fino a quando nel 1800 iniziarono gli scavi per riportare alla luce l'imponente struttura che, oggi, ospita spettacoli di prosa e danza a cura dell'Ente comunale Estate Teatrale. E' visibile solo la cavea e parte della scena in quanto la parte alta delle gradinate non è stata riscostruita. [/FONT]
Castel San Pietro[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Giosuè Carducci, nello scrivere la celebre poesia su Teodorico, raccolse la vecchia tradizione [/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]popolare che voleva Castel S.Pietro come reggia di Teodorico. In realtà, il palazzo di Teodorico era ai piedi della collina, sulla sponda dell'Adige. Nel Medioevo, durante il breve dominio dei Visconti, fu eretto un castello con torri chiamato San Pietro, le cui rovine si possono ancora vedere dietro la caserma fortificata che gli Austriaci costruirono nel 1854, assicurandosi una formidabile posizione di controllo sull'intera città. La demolizione del castello visconteo iniziò nel 1801 ad opera delle truppe napoleoniche e fu [/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]completata dagli Imperiali austriaci.
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[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]A dispetto dell'evidente degrado dell'edificio, la collina del castello offre invece una veduta incomparabile sulla città e la vista spazia, se l'aria è tersa, sino alle montagne del Lago di Garda e alla pianura padana.[/FONT]

Giardino Giusti[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
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[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Via Giardino Giusti 2, tel. 8034029. Aperto tutti i giorni.

Tipico giardino all'italiana, è stato creato nel 1400 ma si presenta oggi nella configurazione cinquecentesca. E' stato progettato come sfondo del palazzo Giusti e conserva intatte fontane, grotte acustiche, pergole, bossi geometrici e statue mitologiche. Dal belvedere si gode uno dei più bei panorami di Verona. Presenta un piccolo labirinto di difficile tracciato che è fra i più antichi in Europa. Con il contiguo palazzo cinquecentesco costituisce un insieme urbano di grande interesse e bellezza[/FONT]




le orchidee in centro le trovi, ci sono dei bei negozi, ma..... i prezzi.....!!!! ho visto phalaenopsis a 50/60 euro


spero di non avervi annoiato

buona visita!
 
Ultima modifica:

LolòGi

Maestro Giardinauta
Louder Than Hell ha scritto:
Grazie antonella sei mitica!!!! Mi porto il navigatore satellitare di mio padre cosi sto tranquillo:D
Con tutto quello che ti ha scritto Antonella il navigatore neanche ti serve :lol:
 

Daniela S.

Guru Giardinauta
ma che leggono i miei occhi :eek:

vai in una città come verona e pensi alle orchi???? cat:

louuuuuuuuu :martello2 :martello2 :martello2
 
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